NON MI PIACE!

Questa sezione è dedicata alle discussioni su OASIS, Beady Eye e Noel Gallagher (che non siano news o che si parli di novità , nuovo album ecc..) e su tutta la musica

Moderatori: silvietta, admin

Messaggioda Harry Rag il ven mar 12, 2004 2:10 pm

per quanto riguarda i Beatles come dici anche tu dal 60 al 67 scrissero canzoni tecnicamente uguali (e per 7 anni, per decine di album). poi tentarono e dico tentarono di adattarsi alla "moda", ovvero la psichedelia ma con risultati negativi dato che quello che proposero era già stato proposto in maniera + convincente da gruppi prima di loro come Jefferson Airplane, The Doors e altri gruppi americani. e la lora era una pseudo psichedelia. difatti ci misero sette o nove mesi per comporre SGT PEPPER. chissà cosa avrebbero fatto in quel tempo altri gruppi di vera psichedelia.


Allora, a parte che le "decine di anni" non esistono, perchè se tra i primi quattro dischi (‘63-’64) si possono trovare delle affinità (nei quali cmq puoi decisamente notare l'evoluzione, come compositori, di Lennon/Macca), già in "Help" ('65) trovi il 4tetto d'archi in Yesterday (cosa impensabile ai tempi di Twist & Shout), il folk di “You’ve got to hide…”, il pattern di batteria di Ticket to ride suonato come in loop, e alla fine dell'anno, in Rubber Soul cominciamo a trovare sitar, pianoforti registrati a velocità accelerata e di nuovo l' inusuale utilizzo di strumenti classici come non se n'era ancora sentito prima. E a metà '66 esce Revolver, che non credo abbia bisogno di commenti, tanto è pieno di spunti e innovazioni impossibili addirittura da portare in tour (Tomorrow never Knows come esempio eclatante di primo pezzo “techno” della storia, tanto che Setting Sun dei Chemical Bros ne è un dichiarato “rifacimento”), tu parli di canzoni tecnicamente uguali, ma io ti sfido a trovare similitudini tra proprio Tomorrow never knows ('66) e She's a woman ('64), sotto il profilo compositivo, esecutivo e di registrazione, per es. proprio tra la parte di basso di She's a woman e quello che Macca suona su "Taxman" o "Rain". E nel '67, cioè solo 4 anni dopo She loves you troviamo cose che NESSUNO, nella musica pop, aveva mai fatto prima, e che (quasi) nessuno farà dopo, per fare un piccolo salto in avanti nel '68 sul doppio bianco viene pubblicata Revolution 9, un pezzo che ancora oggi la gente non riesce a capire. Che c'entrano i Doors o i Jefferson? A parte che entrambi questi gruppi facevano dei live una delle basi stesse della propria attività, contrariamente ai Beatles del periodo ‘65-’66, e quindi quello che facevano in studio doveva essere riportato sul palco. Poi alla base di questi gruppi amricani ci stava un mondo completamente differente da quello dei Beatles (non mi pare che nel loro periodo psichedelico abbiano mai suonato dilatatissimi blues o canzoni che affrontassero in maniera tanto eclatante la guerra, la repressione sessuale, la pazzia e un generale senso di decadimento…)voglio dire, non c’entrano un cazzo gli uni con gli altri, a meno che di vederla sotto il profilo che so, che nel ’67 l’universo musicale pop è cambiato per sempre e questo perché una cifra di gruppi, nello stesso momento, volevano cambiare le cose…cos'è, It’s all too much (reg nel ’67) non è vera psichedelia? Sei o sette mesi per scrivere e registrare il disco che avrebbe, molto più di altri, influenzato il futuro non mi sembra così tanto...
scusate per l’assurda lunghezza del post ma i fab four non si battono davvero…cmq per rientrare nel topic, per me:

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Messaggioda theliam il ven mar 12, 2004 3:23 pm

Harry Rag ha scritto:
per quanto riguarda i Beatles come dici anche tu dal 60 al 67 scrissero canzoni tecnicamente uguali (e per 7 anni, per decine di album). poi tentarono e dico tentarono di adattarsi alla "moda", ovvero la psichedelia ma con risultati negativi dato che quello che proposero era già stato proposto in maniera + convincente da gruppi prima di loro come Jefferson Airplane, The Doors e altri gruppi americani. e la lora era una pseudo psichedelia. difatti ci misero sette o nove mesi per comporre SGT PEPPER. chissà cosa avrebbero fatto in quel tempo altri gruppi di vera psichedelia.


Allora, a parte che le "decine di anni" non esistono, perchè se tra i primi quattro dischi (‘63-’64) si possono trovare delle affinità (nei quali cmq puoi decisamente notare l'evoluzione, come compositori, di Lennon/Macca), già in "Help" ('65) trovi il 4tetto d'archi in Yesterday (cosa impensabile ai tempi di Twist & Shout), il folk di “You’ve got to hide…”, il pattern di batteria di Ticket to ride suonato come in loop, e alla fine dell'anno, in Rubber Soul cominciamo a trovare sitar, pianoforti registrati a velocità accelerata e di nuovo l' inusuale utilizzo di strumenti classici come non se n'era ancora sentito prima. E a metà '66 esce Revolver, che non credo abbia bisogno di commenti, tanto è pieno di spunti e innovazioni impossibili addirittura da portare in tour (Tomorrow never Knows come esempio eclatante di primo pezzo “techno” della storia, tanto che Setting Sun dei Chemical Bros ne è un dichiarato “rifacimento”), tu parli di canzoni tecnicamente uguali, ma io ti sfido a trovare similitudini tra proprio Tomorrow never knows ('66) e She's a woman ('64), sotto il profilo compositivo, esecutivo e di registrazione, per es. proprio tra la parte di basso di She's a woman e quello che Macca suona su "Taxman" o "Rain". E nel '67, cioè solo 4 anni dopo She loves you troviamo cose che NESSUNO, nella musica pop, aveva mai fatto prima, e che (quasi) nessuno farà dopo, per fare un piccolo salto in avanti nel '68 sul doppio bianco viene pubblicata Revolution 9, un pezzo che ancora oggi la gente non riesce a capire. Che c'entrano i Doors o i Jefferson? A parte che entrambi questi gruppi facevano dei live una delle basi stesse della propria attività, contrariamente ai Beatles del periodo ‘65-’66, e quindi quello che facevano in studio doveva essere riportato sul palco. Poi alla base di questi gruppi amricani ci stava un mondo completamente differente da quello dei Beatles (non mi pare che nel loro periodo psichedelico abbiano mai suonato dilatatissimi blues o canzoni che affrontassero in maniera tanto eclatante la guerra, la repressione sessuale, la pazzia e un generale senso di decadimento…)voglio dire, non c’entrano un cazzo gli uni con gli altri, a meno che di vederla sotto il profilo che so, che nel ’67 l’universo musicale pop è cambiato per sempre e questo perché una cifra di gruppi, nello stesso momento, volevano cambiare le cose…cos'è, It’s all too much (reg nel ’67) non è vera psichedelia? Sei o sette mesi per scrivere e registrare il disco che avrebbe, molto più di altri, influenzato il futuro non mi sembra così tanto...
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caro harry grazie per aver ribattuto alla mia risposta. dunque ora passo a esaminare la tua dichiarazione (non so se ce la faccio in tutti i punti). dunque l'album HELP in effetti rappresenta il distacco dal suono merseybeat verso un suono più folk malinconico. il quartetto d'archi da te citato è opera di george martin, produttore dei beatles, non di lennon o mccartney. di quell'album la vera chicca forse è proprio HELP. non furono comunque i primi ad usare gli archi in una canzone pop. sembre nel 1965 Sunny Goodge Street di Donovan usava trombe, violoncello, contrabbasso, flauto e organetto. e cmq utilizzare un quartetto d'archi in una canzone che significa? non è di certo un'innovazione, tutto dipende da come viene utilizzato. per quanto riguarda REVOLVER ha sicuramente il merito di aver creato la cosiddetta arte POP DA SALOTTO e fu anche il primo album in cui si liberarono finalmente delle composizioni costruiti su semplici melodie.
il primo vero pezzo techno (techno-funk a dir la verità) è dei TALKING HEADS "Fear of music" del 1979. che poi i CHEMICAL BROTHERS si siano ispirati a quella determinata canzone dei Beatles non significa che sia stato il primo pezzo techno della storia.
tu parli di musica pop noi di rock. ciò che sto cercando di spiegare agli altri membri di questo forum è che in ambito rock i Beatles non inventarono niente (anzi furono quasi sempre in ritardo coi tempi) ma in pop music non posso risponderti perchè sinceramente non me ne interesso e spero proprio di non interessarmi mai, dato che è musica destinata alle classifiche commerciali.
non capisco poi come fai a dire che SGT. PEPPERS influenzò la musica degli anni successivi. in che punti? in psichedelia, negli strumenti, nella tecnica? già nel 65 ma forse anche nel 65 esistevano album ben più complessi di SGT. PEPPERS. non capisco a ciò che ti riferisci.
ciao.
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Allora, a parte che le "decine di anni" non esistono, perchè se tra i primi quattro dischi (‘63-’64) si possono trovare delle affinità (nei quali cmq puoi decisamente notare l'evoluzione, come compositori, di Lennon/Macca), già in "Help" ('65) trovi il 4tetto d'archi in Yesterday (cosa impensabile ai tempi di Twist & Shout), il folk di “You’ve got to hide…”, il pattern di batteria di Ticket to ride suonato come in loop, e alla fine dell'anno, in Rubber Soul cominciamo a trovare sitar, pianoforti registrati a velocità accelerata e di nuovo l' inusuale utilizzo di strumenti classici come non se n'era ancora sentito prima. E a metà '66 esce Revolver, che non credo abbia bisogno di commenti, tanto è pieno di spunti e innovazioni impossibili addirittura da portare in tour (Tomorrow never Knows come esempio eclatante di primo pezzo “techno” della storia, tanto che Setting Sun dei Chemical Bros ne è un dichiarato “rifacimento”), tu parli di canzoni tecnicamente uguali, ma io ti sfido a trovare similitudini tra proprio Tomorrow never knows ('66) e She's a woman ('64), sotto il profilo compositivo, esecutivo e di registrazione, per es. proprio tra la parte di basso di She's a woman e quello che Macca suona su "Taxman" o "Rain". E nel '67, cioè solo 4 anni dopo She loves you troviamo cose che NESSUNO, nella musica pop, aveva mai fatto prima, e che (quasi) nessuno farà dopo, per fare un piccolo salto in avanti nel '68 sul doppio bianco viene pubblicata Revolution 9, un pezzo che ancora oggi la gente non riesce a capire. Che c'entrano i Doors o i Jefferson? A parte che entrambi questi gruppi facevano dei live una delle basi stesse della propria attività, contrariamente ai Beatles del periodo ‘65-’66, e quindi quello che facevano in studio doveva essere riportato sul palco. Poi alla base di questi gruppi amricani ci stava un mondo completamente differente da quello dei Beatles (non mi pare che nel loro periodo psichedelico abbiano mai suonato dilatatissimi blues o canzoni che affrontassero in maniera tanto eclatante la guerra, la repressione sessuale, la pazzia e un generale senso di decadimento…)voglio dire, non c’entrano un cazzo gli uni con gli altri, a meno che di vederla sotto il profilo che so, che nel ’67 l’universo musicale pop è cambiato per sempre e questo perché una cifra di gruppi, nello stesso momento, volevano cambiare le cose…cos'è, It’s all too much (reg nel ’67) non è vera psichedelia? Sei o sette mesi per scrivere e registrare il disco che avrebbe, molto più di altri, influenzato il futuro non mi sembra così tanto...
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il primo vero pezzo techno (techno-funk a dir la verità) è dei TALKING HEADS "Fear of music" del 1979. che poi i CHEMICAL BROTHERS si siano ispirati a quella determinata canzone dei Beatles non significa che sia stato il primo pezzo techno della storia.
tu parli di musica pop noi di rock. ciò che sto cercando di spiegare agli altri membri di questo forum è che in ambito rock i Beatles non inventarono niente (anzi furono quasi sempre in ritardo coi tempi) ma in pop music non posso risponderti perchè sinceramente non me ne interesso e spero proprio di non interessarmi mai, dato che è musica destinata alle classifiche commerciali.
non capisco poi come fai a dire che SGT. PEPPERS influenzò la musica degli anni successivi. in che punti? in psichedelia, negli strumenti, nella tecnica? già nel 65 ma forse anche nel 65 esistevano album ben più complessi di SGT. PEPPERS. non capisco a ciò che ti riferisci.
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per quanto riguarda i Beatles come dici anche tu dal 60 al 67 scrissero canzoni tecnicamente uguali (e per 7 anni, per decine di album). poi tentarono e dico tentarono di adattarsi alla "moda", ovvero la psichedelia ma con risultati negativi dato che quello che proposero era già stato proposto in maniera + convincente da gruppi prima di loro come Jefferson Airplane, The Doors e altri gruppi americani. e la lora era una pseudo psichedelia. difatti ci misero sette o nove mesi per comporre SGT PEPPER. chissà cosa avrebbero fatto in quel tempo altri gruppi di vera psichedelia.


Allora, a parte che le "decine di anni" non esistono, perchè se tra i primi quattro dischi (‘63-’64) si possono trovare delle affinità (nei quali cmq puoi decisamente notare l'evoluzione, come compositori, di Lennon/Macca), già in "Help" ('65) trovi il 4tetto d'archi in Yesterday (cosa impensabile ai tempi di Twist & Shout), il folk di “You’ve got to hide…”, il pattern di batteria di Ticket to ride suonato come in loop, e alla fine dell'anno, in Rubber Soul cominciamo a trovare sitar, pianoforti registrati a velocità accelerata e di nuovo l' inusuale utilizzo di strumenti classici come non se n'era ancora sentito prima. E a metà '66 esce Revolver, che non credo abbia bisogno di commenti, tanto è pieno di spunti e innovazioni impossibili addirittura da portare in tour (Tomorrow never Knows come esempio eclatante di primo pezzo “techno” della storia, tanto che Setting Sun dei Chemical Bros ne è un dichiarato “rifacimento”), tu parli di canzoni tecnicamente uguali, ma io ti sfido a trovare similitudini tra proprio Tomorrow never knows ('66) e She's a woman ('64), sotto il profilo compositivo, esecutivo e di registrazione, per es. proprio tra la parte di basso di She's a woman e quello che Macca suona su "Taxman" o "Rain". E nel '67, cioè solo 4 anni dopo She loves you troviamo cose che NESSUNO, nella musica pop, aveva mai fatto prima, e che (quasi) nessuno farà dopo, per fare un piccolo salto in avanti nel '68 sul doppio bianco viene pubblicata Revolution 9, un pezzo che ancora oggi la gente non riesce a capire. Che c'entrano i Doors o i Jefferson? A parte che entrambi questi gruppi facevano dei live una delle basi stesse della propria attività, contrariamente ai Beatles del periodo ‘65-’66, e quindi quello che facevano in studio doveva essere riportato sul palco. Poi alla base di questi gruppi amricani ci stava un mondo completamente differente da quello dei Beatles (non mi pare che nel loro periodo psichedelico abbiano mai suonato dilatatissimi blues o canzoni che affrontassero in maniera tanto eclatante la guerra, la repressione sessuale, la pazzia e un generale senso di decadimento…)voglio dire, non c’entrano un cazzo gli uni con gli altri, a meno che di vederla sotto il profilo che so, che nel ’67 l’universo musicale pop è cambiato per sempre e questo perché una cifra di gruppi, nello stesso momento, volevano cambiare le cose…cos'è, It’s all too much (reg nel ’67) non è vera psichedelia? Sei o sette mesi per scrivere e registrare il disco che avrebbe, molto più di altri, influenzato il futuro non mi sembra così tanto...
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caro harry grazie per aver ribattuto alla mia risposta. dunque ora passo a esaminare la tua dichiarazione (non so se ce la faccio in tutti i punti). dunque l'album HELP in effetti rappresenta il distacco dal suono merseybeat verso un suono più folk malinconico. il quartetto d'archi da te citato è opera di george martin, produttore dei beatles, non di lennon o mccartney. di quell'album la vera chicca forse è proprio HELP. non furono comunque i primi ad usare gli archi in una canzone pop. sembre nel 1965 Sunny Goodge Street di Donovan usava trombe, violoncello, contrabbasso, flauto e organetto. e cmq utilizzare un quartetto d'archi in una canzone che significa? non è di certo un'innovazione, tutto dipende da come viene utilizzato. per quanto riguarda REVOLVER ha sicuramente il merito di aver creato la cosiddetta arte POP DA SALOTTO e fu anche il primo album in cui si liberarono finalmente delle composizioni costruiti su semplici melodie.
il primo vero pezzo techno (techno-funk a dir la verità) è dei TALKING HEADS "Fear of music" del 1979. che poi i CHEMICAL BROTHERS si siano ispirati a quella determinata canzone dei Beatles non significa che sia stato il primo pezzo techno della storia.
tu parli di musica pop noi di rock. ciò che sto cercando di spiegare agli altri membri di questo forum è che in ambito rock i Beatles non inventarono niente (anzi furono quasi sempre in ritardo coi tempi) ma in pop music non posso risponderti perchè sinceramente non me ne interesso e spero proprio di non interessarmi mai, dato che è musica destinata alle classifiche commerciali.
non capisco poi come fai a dire che SGT. PEPPERS influenzò la musica degli anni successivi. in che punti? in psichedelia, negli strumenti, nella tecnica? già nel 65 ma forse anche nel 65 esistevano album ben più complessi di SGT. PEPPERS. non capisco a ciò che ti riferisci.
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Messaggioda Harry Rag il ven mar 12, 2004 10:51 pm

caro harry grazie per aver ribattuto alla mia risposta. dunque ora passo a esaminare la tua dichiarazione (non so se ce la faccio in tutti i punti). dunque l'album HELP in effetti rappresenta il distacco dal suono merseybeat verso un suono più folk malinconico. il quartetto d'archi da te citato è opera di george martin, produttore dei beatles, non di lennon o mccartney. di quell'album la vera chicca forse è proprio HELP. non furono comunque i primi ad usare gli archi in una canzone pop. sembre nel 1965 Sunny Goodge Street di Donovan usava trombe, violoncello, contrabbasso, flauto e organetto. e cmq utilizzare un quartetto d'archi in una canzone che significa? non è di certo un'innovazione, tutto dipende da come viene utilizzato. per quanto riguarda REVOLVER ha sicuramente il merito di aver creato la cosiddetta arte POP DA SALOTTO e fu anche il primo album in cui si liberarono finalmente delle composizioni costruiti su semplici melodie.
il primo vero pezzo techno (techno-funk a dir la verità) è dei TALKING HEADS "Fear of music" del 1979. che poi i CHEMICAL BROTHERS si siano ispirati a quella determinata canzone dei Beatles non significa che sia stato il primo pezzo techno della storia.
tu parli di musica pop noi di rock. ciò che sto cercando di spiegare agli altri membri di questo forum è che in ambito rock i Beatles non inventarono niente (anzi furono quasi sempre in ritardo coi tempi) ma in pop music non posso risponderti perchè sinceramente non me ne interesso e spero proprio di non interessarmi mai, dato che è musica destinata alle classifiche commerciali.
non capisco poi come fai a dire che SGT. PEPPERS influenzò la musica degli anni successivi. in che punti? in psichedelia, negli strumenti, nella tecnica? già nel 65 ma forse anche nel 65 esistevano album ben più complessi di SGT. PEPPERS. non capisco a ciò che ti riferisci.
ciao.


Ciao theliam, scusa se ti rompo le scatole ancora un po, ti giuro che non romperò più così tanto!
Allora, il quartetto d’archi è stato proposto da George Martin, che ha trascritto su pentagramma ciò che PM gli suggeriva, voglio dire che la sua proposta poteva essere rifiutata, ma così non è stato. Se non mi sbaglio (non ho i dischi sottomano) Sunny Goodge Street sta sul 2° di Donovan, sempre del ’65 ma di fine anno, mentre Help! esce a metà: negli anni ’60 uno scarto anche minimo di mesi significava moltissimo, in termini di innovazioni. Nel caso di Yesterday il quartetto d’archi rappresenta un passo in avanti per un gruppo di capelloni e “urlatori”, rappresenta un precedente che anche altri poi possono seguire (Rolling Stones con “As tears go by”), anche nel senso di superare il clichè che voleva i gruppetti di chitarristi come analfabeti, musicalmente.
Per quello che ne so Fear of music è il titolo del terzo disco, ci stava anche un pezzo che si chiama così?
Primo pezzo techno in quanto, secondo me troviamo: loop di batteria martellante e ossessiva, campionamenti e un generale senso di “non suonato”, cioè, l’assemblaggio elettronico (pur con i mezzi del ’66), la fa da padrona e il testo di Lennon parla di estraniamento, visioni e sensazioni ispirate dall’ LSD, là dove magari oggi lo sostituisci con l’ecstasy.
Non vedo come i Beatles stessero in ritardo coi tempi: in pratica sono stati loro a farli, in più di un’occasione.
Il rock nei primi anni ’60 non esisteva: esisteva ancora il rock’n’roll, del quale i Beatles sono stati tra i più grandi celebratori (rifacendo cover di Little Richard, Chuck Berry, Carl Perkins ecc.) e tra quelli che lo hanno fatto passare nella fase più adulta, ciò che noi oggi chiamiamo rock, sia in prima persona che influenzando direttamente i gruppi che gli stavano accanto, Rolling Stones e Who su tutti (e non sono questi due gruppi indubbiamente rock?). Negli anni ’60 I feel free dei Cream, Arnold Layne o Apples and Oranges dei Pink Floyd, You really got me dei Kinks o Substitute degli Who erano dei grandi singoli pop. I feel fine è tra i primi se non il primo 45 giri in cui il feedback sia stato prodotto volontariamente. Ricorderei pure quello che Noel ha detto una volta, e cioè che aveva sentito Helter Skelter da “piccolo” e che aveva pensato che McCartney avesse inventato il punk…
Sgt. Pepper è stato il primo disco nella storia della musica pop (che come dicevo stava in quei giorni subendo una ulteriore disgregazione in rock) a non avere separazione tra le canzoni ed essere stato concepito come un tutt’uno e non come una raccolta di pezzi sparsi, nel senso che la scaletta diventa una cosa seria, è stato il primo ad avere una copertina vera, concepita ed elaborata ad hoc per il disco, non la semplice foto di gruppo, il primo disco a contenere quella che poi è diventata una moda con i cd, cioè la ghost track (in questo caso sul solco di uscita trovi strani effetti, dalla durata di pochi secondi), Nel ’65 in ambito pop non c’erano ancora dischi degni di nota, a parte quelli dei Beatles e di Bob Dylan: c’erano principalmente eccellenti raccolte di pezzi sparsi e singoli. Il singolo dominava incontrastato il mercato della discografia. Sgt. Pepper apre la strada all’album rock, mentre il pop va avanti diventando la cloaca massima che tutti possiamo ammirare su MTV ai giorni nostri. Voglio dire, nei ’60 potevi scegliere se ballare o ascoltare quello che dicevano mentre ballavi. Oggi o balli o ascolti. Porca troia devo stare attento in futuro, sembro un cazzo di professore! Giuro che per scrivere tutta 'sta roba c'ho messo meno tempo di quanto si immagini...
Cmq ciao, a presto!
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Messaggioda theliam il sab mar 13, 2004 2:54 pm

Harry Rag ha scritto:
caro harry grazie per aver ribattuto alla mia risposta. dunque ora passo a esaminare la tua dichiarazione (non so se ce la faccio in tutti i punti). dunque l'album HELP in effetti rappresenta il distacco dal suono merseybeat verso un suono più folk malinconico. il quartetto d'archi da te citato è opera di george martin, produttore dei beatles, non di lennon o mccartney. di quell'album la vera chicca forse è proprio HELP. non furono comunque i primi ad usare gli archi in una canzone pop. sembre nel 1965 Sunny Goodge Street di Donovan usava trombe, violoncello, contrabbasso, flauto e organetto. e cmq utilizzare un quartetto d'archi in una canzone che significa? non è di certo un'innovazione, tutto dipende da come viene utilizzato. per quanto riguarda REVOLVER ha sicuramente il merito di aver creato la cosiddetta arte POP DA SALOTTO e fu anche il primo album in cui si liberarono finalmente delle composizioni costruiti su semplici melodie.
il primo vero pezzo techno (techno-funk a dir la verità) è dei TALKING HEADS "Fear of music" del 1979. che poi i CHEMICAL BROTHERS si siano ispirati a quella determinata canzone dei Beatles non significa che sia stato il primo pezzo techno della storia.
tu parli di musica pop noi di rock. ciò che sto cercando di spiegare agli altri membri di questo forum è che in ambito rock i Beatles non inventarono niente (anzi furono quasi sempre in ritardo coi tempi) ma in pop music non posso risponderti perchè sinceramente non me ne interesso e spero proprio di non interessarmi mai, dato che è musica destinata alle classifiche commerciali.
non capisco poi come fai a dire che SGT. PEPPERS influenzò la musica degli anni successivi. in che punti? in psichedelia, negli strumenti, nella tecnica? già nel 65 ma forse anche nel 65 esistevano album ben più complessi di SGT. PEPPERS. non capisco a ciò che ti riferisci.
ciao.


Ciao theliam, scusa se ti rompo le scatole ancora un po, ti giuro che non romperò più così tanto!
Allora, il quartetto d’archi è stato proposto da George Martin, che ha trascritto su pentagramma ciò che PM gli suggeriva, voglio dire che la sua proposta poteva essere rifiutata, ma così non è stato. Se non mi sbaglio (non ho i dischi sottomano) Sunny Goodge Street sta sul 2° di Donovan, sempre del ’65 ma di fine anno, mentre Help! esce a metà: negli anni ’60 uno scarto anche minimo di mesi significava moltissimo, in termini di innovazioni. Nel caso di Yesterday il quartetto d’archi rappresenta un passo in avanti per un gruppo di capelloni e “urlatori”, rappresenta un precedente che anche altri poi possono seguire (Rolling Stones con “As tears go by”), anche nel senso di superare il clichè che voleva i gruppetti di chitarristi come analfabeti, musicalmente.
Per quello che ne so Fear of music è il titolo del terzo disco, ci stava anche un pezzo che si chiama così?
Primo pezzo techno in quanto, secondo me troviamo: loop di batteria martellante e ossessiva, campionamenti e un generale senso di “non suonato”, cioè, l’assemblaggio elettronico (pur con i mezzi del ’66), la fa da padrona e il testo di Lennon parla di estraniamento, visioni e sensazioni ispirate dall’ LSD, là dove magari oggi lo sostituisci con l’ecstasy.
Non vedo come i Beatles stessero in ritardo coi tempi: in pratica sono stati loro a farli, in più di un’occasione.
Il rock nei primi anni ’60 non esisteva: esisteva ancora il rock’n’roll, del quale i Beatles sono stati tra i più grandi celebratori (rifacendo cover di Little Richard, Chuck Berry, Carl Perkins ecc.) e tra quelli che lo hanno fatto passare nella fase più adulta, ciò che noi oggi chiamiamo rock, sia in prima persona che influenzando direttamente i gruppi che gli stavano accanto, Rolling Stones e Who su tutti (e non sono questi due gruppi indubbiamente rock?). Negli anni ’60 I feel free dei Cream, Arnold Layne o Apples and Oranges dei Pink Floyd, You really got me dei Kinks o Substitute degli Who erano dei grandi singoli pop. I feel fine è tra i primi se non il primo 45 giri in cui il feedback sia stato prodotto volontariamente. Ricorderei pure quello che Noel ha detto una volta, e cioè che aveva sentito Helter Skelter da “piccolo” e che aveva pensato che McCartney avesse inventato il punk…
Sgt. Pepper è stato il primo disco nella storia della musica pop (che come dicevo stava in quei giorni subendo una ulteriore disgregazione in rock) a non avere separazione tra le canzoni ed essere stato concepito come un tutt’uno e non come una raccolta di pezzi sparsi, nel senso che la scaletta diventa una cosa seria, è stato il primo ad avere una copertina vera, concepita ed elaborata ad hoc per il disco, non la semplice foto di gruppo, il primo disco a contenere quella che poi è diventata una moda con i cd, cioè la ghost track (in questo caso sul solco di uscita trovi strani effetti, dalla durata di pochi secondi), Nel ’65 in ambito pop non c’erano ancora dischi degni di nota, a parte quelli dei Beatles e di Bob Dylan: c’erano principalmente eccellenti raccolte di pezzi sparsi e singoli. Il singolo dominava incontrastato il mercato della discografia. Sgt. Pepper apre la strada all’album rock, mentre il pop va avanti diventando la cloaca massima che tutti possiamo ammirare su MTV ai giorni nostri. Voglio dire, nei ’60 potevi scegliere se ballare o ascoltare quello che dicevano mentre ballavi. Oggi o balli o ascolti. Porca troia devo stare attento in futuro, sembro un cazzo di professore! Giuro che per scrivere tutta 'sta roba c'ho messo meno tempo di quanto si immagini...
Cmq ciao, a presto!


e chi ha detto che mi rompi le scatole. anzi, è stupendo avere un rapporto così diretto di scambi d'opinioni, mi ha istruito tantissimo su molte cose con i tuoi interventi. dunque come vedi il quartetto d'archi di YESTERDAY è stato proposto da mccartney a martin: quindi uno si domanda come mai non l'ha scritto mccartney direttamente? probabilmente perchè non aveva una cultura musicale molto approfondita, altrimenti non si sarebbe rivolto al suo produttore. comunque concludendo la storia, cosa portò d'innovativo un quartetto d'archi in una canzone pop da tre minuti quando la scena musicale si stava indirizzando verso composizioni da sette o più minuti costruiti da suite, rumori, richiami orientali scanditi su ritmi deliranti? rispondi sinceramente: fu + il quartetto d'archi di YESTERDAY o la psichedelia a influenzare il prog-rock degli anni '70?
poi come dici tu i beatles erano un gruppo di capelloni e urlatori, cioè fuori dal tempo rispetto a ciò che stava nascendo in quel periodo a livello social-musicale: l'affermazione del giovane nella società. dylan parlava di contestazione, i beatles suonavano canzoni sdolcinate per ragazzine ye-ye che inconsciamente si ritenevano trasgrettrici dei limiti :roll:
i beatles furono in ritardo con i tempi perchè:
1 - riproponevano quello che era stato fatto 20 anni prima
2 - in un'epoca social-rivoluzionaria (e musical-rivoluzionaria) come gli anni '60, loro reinterpretavano il rock'n'roll degli anni '50 come facevano tutti i cantanti di musica leggera del mondo: trasformandole in canzonette, secondo i moduli della musica leggera dell'epoca. Quasi tutti i capolavori del rhythm'n'blues degli anni '50 vennero portati al successo da cantanti bianchi che li trasformavano in canzonette. I Beatles furono fra gli ultimi a farlo.
3 - non cambiarono la storia della musica rock perchè come tutti i cantanti di musica leggera seguivano semplicemente le mode
4 - le loro canzoni, considerate dalla "massa" come innovative, si ispiravano semplicemente a ciò che andava di moda un anno prima
è comunque vero che rivoluzionarono in alcune parti la musica leggera. ma non il rock.
nei primi anni '60 poi esistevano già bob dylan, i blues incorporated (con mick jagger e keith richard), i tokens (che in THE LION SLEEPS TONIGHT utilizzarono elementi proto-elettronici), il wall of sound di Phil Spector, i Tornado che con "Telstar" (strumentale futuristico) scalarono le classifiche americane, i Rolling Stones (che si esibirono per la prima volta il 12 luglio 1962, un mese prima dell'apparizione dei Beatles al Cavern). potrei citartene ancora altri ma non puoi di certo dirmi che esisteva solo chuck berry o little richard... tuttavia non credo come dici tu che i rolling stones o gli who si rifacessero ai beatles.
il primo concept checchè se ne dica è stato BLONDE ON BLONDE di Bob Dylan (1966), tra l'altro doppio album.
comunque non sono qui a rinfacciarti niente. dico solo che i beatles sono passati più alla storia come fenomeno sociale (come marylin monroe o lady diana) che non per meriti musicali. come già detto non è un caso che i beatles si siano sciolti nel 1970 quando morì l'ideatore della beatlesmania brian epstein e quando arrivarono i led zeppelin con il loro hard rock a intromettersi nelle classifiche. e cosa furono i beatles senza martin? meglio non ricordarlo.
poi noel può dire ciò che vuole sui beatles, ognuno la pensa come vuole. ma non posso ascoltare di certo uno che a ogni intervista in cui si parla di storia di musica rock non ricordi figure come i pink floyd, i doors, i queen ma solo un gruppo di musica leggera e i sex pistols (la + grande truffa commerciale di tutti i tempi)...
UNO FACENDOSI I CAZZI SUOI E' CAMPATO FINO A 100 ANNI!
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Messaggioda Harry Rag il sab mar 13, 2004 10:31 pm

Scusa se ti rispondo solo ora, ho avuto 1po da fare, credo che dovremmo continuare il nostro scambio d’opinioni in privato, altrimenti qcn qui ci massacrerà!!!
Allora, quello che volevo dire nei post precedenti è che al tempo di Yesterday (la pubblicazione di Help! risale all’agosto del ’65), quello di cui tu scrivi
composizioni da sette o più minuti costruiti da suite, rumori, richiami orientali scanditi su ritmi deliranti

ancora NON C’ERA! Parlo sempre ed esclusivamente del mondo pop-rock, non considerando quanto avveniva nel jazz o nella musica colta, o in qualsiasi genere che fosse più direttamente collegato ad esempio con la tradizione folk di un qualsiasi paese (dall’ India al Salento). Cmq, appunto, non che inserire degli archi in una composizione pop non avesse precedenti, il fatto è che a farlo in questo modo e con tale “disinvoltura” è stato un gruppo che proveniva da un mondo giudicato come incompetente artisticamente (il rock’n’roll), e che ad abbattere gli steccati tra i generi siano stati i B. tra i più influenti e propensi alla ricerca di nuove forme espressive, e indubbiamente quelli che hanno coniugato qualità (artistica) e quantità (di dischi venduti e soldi guadagnati) come pochissimi.
quindi uno si domanda come mai non l'ha scritto mccartney direttamente? probabilmente perchè non aveva una cultura musicale molto approfondita, altrimenti non si sarebbe rivolto al suo produttore

PMc, così come gli altri B. non sapeva leggere o scrivere la musica, dimostrando così che NON è necessario, per scrivere musica o pensare arrangiamenti, avere un diploma di composizione o conoscere i più reconditi segreti del contrappunto, basta averla in testa, certo poi qualcuno la trascriverà, ma chi metterà le note nero su bianco NON è chi ha pensato la sequenza di note.
cosa portò d'innovativo un quartetto d'archi in una canzone pop da tre minuti quando la scena musicale si stava indirizzando verso composizioni da sette o più minuti costruiti da suite, rumori, richiami orientali scanditi su ritmi deliranti?
Il quartetto d’archi così come gli archi su Strawberry Fields o l’assolo di corno di For no one spiegano meglio di qlsiasi altra cosa da dove i barocchismi e le esasperazioni del prog abbiano preso inizialmente spunto, e in ultima analisi posso dire che sia il quartetto d’archi che la psichedelia (essendo quest’ultimo il genere per antonomasia di “fusione”) abbiano influenzato il prog-rock (Electric Light Orchestra, ad esempio?).
poi come dici tu i beatles erano un gruppo di capelloni e urlatori, cioè fuori dal tempo rispetto a ciò che stava nascendo in quel periodo a livello social-musicale: l'affermazione del giovane nella società. dylan parlava di contestazione, i beatles suonavano canzoni sdolcinate per ragazzine ye-ye che inconsciamente si ritenevano trasgrettrici dei limiti
Capelloni e urlatori era riferito a come erano visti all’epoca: basta riprendere qualsiasi articolo della stampa estera o italiana per leggere ‘sti due nomi. Confronta alcuni dei testi dei Beatles dell'epoca (tipo Can't buy me love) e confrontali con altri: questione di sfumature, ma più di un segno che i tempi stavano cambiando.
1 - riproponevano quello che era stato fatto 20 anni prima
Fai continuamente errori di tipo temporale: 20 anni prima di Please Please Me c’erano blues e jazz e i ventenni si dedicavano a questo genere, principalmente (oltre ovviamente al mondo della musica regionale, ma parlando di radici dirette del rock'n'roll...), più o meno rurale, non esattamente il genere dei Beatles, per quanto anche quello li ha influenzati.
2 - in un'epoca social-rivoluzionaria (e musical-rivoluzionaria) come gli anni '60, loro reinterpretavano il rock'n'roll degli anni '50 come facevano tutti i cantanti di musica leggera del mondo: trasformandole in canzonette, secondo i moduli della musica leggera dell'epoca. Quasi tutti i capolavori del rhythm'n'blues degli anni '50 vennero portati al successo da cantanti bianchi che li trasformavano in canzonette. I Beatles furono fra gli ultimi a farlo.
I Beatles non erano in ritardo (e Paul Anka non aveva registrato e tantomeno scritto da se un pezzo come "Not a second time"), non saprei d’altronde su cosa lo fossero: guarda le classifiche americane immediatamente prima dell’avvento dei Beatles e dimmi se c’era qualcosa che li sovrastasse: da un punto di vista più underground stava succedendo di tutto, parlo del ‘64/’65, a parte Dylan, penso a etichette come la ESP, ma il riscontro sulla “folla”(da parte di queste realtà) era irrilevante (io ho sentito parlare di Ravi Shankar e Stockhausen dai Beatles, non dal povero Joe Meek, purtroppo).
nei primi anni '60 poi esistevano già bob dylan, i blues incorporated (con mick jagger e keith richard), i tokens (che in THE LION SLEEPS TONIGHT utilizzarono elementi proto-elettronici), il wall of sound di Phil Spector, i Tornado che con "Telstar" (strumentale futuristico) scalarono le classifiche americane, i Rolling Stones (che si esibirono per la prima volta il 12 luglio 1962, un mese prima dell'apparizione dei Beatles al Cavern). potrei citartene ancora altri ma non puoi di certo dirmi che esisteva solo chuck berry o little richard...
Dylan stesso ha avuto la svolta elettrica dopo aver ascoltato i Beatles, guarda caso nel ’65. Sicuro la tua citazione dei Tornados coglie nel segno, quello era un gran pezzo, ma non avrà seguito. Grazie ai Beatles e a tutti i gruppi che li imitavano (la famosa “british invasion”) i ragazzi americani e inglesi riscoprivano o scoprivano per la prima volta gli eroi neri del rock’n’roll e r’n’b che erano stati virtualmente cancellati adll'immaginario e la conoscenza giovanile tra il ’60 e il ’62, il rock'n'roll, se ti ricordi, veniva dato per morto. Per riprendere quel tuo post in cui scrivi che i Doors e i Jefferson facevano quelle cose da prima e meglio, ti invito a informarti meglio sulle date non solo di pubblicazione dei dischi ma anche sulla formazione stessa di questi gruppi, e su quanto suonavano ai loro inizi: non c’è nessuna Tomorrow never knows nel repertorio di nessuno di questi due gruppi nel ‘66. Dylan portava avanti la sua proposta principalmente sotto il profilo lirico, non musicale, e secondo quale criterio Bonde on blonde sarebbe un concept? I Rolling Stones non a caso ebbero il primo successo di classifica grazie ai Beatles, con una cover di “I wanna be your man”, e mi fermo qui, perché i rapporti tra i due gruppi sono infiniti, e i Rolling iniziano a suonare nel ’62, proprio quando i Beatles ormai erano diventati professionisti dopo anni di dura gavetta (tra l’altro già nel ’58 i Beatles suonano al Cavern ai tempi dei Quarry Man, e poi nel, mi pare, ’63, tennero lì il loro ultimo concerto). Sicuramente prima di SP ci sono stati altri Dischi, Rubber Soul e Revolver, Pet Sounds dei Beach Boys, i dischi di Dylan e Aftermath dei Rolling ed un altro doppio, Freak Out del grandissimo Frank Zappa, ad esempio, ma nessuno aveva provocato l’impatto di SP sul mondo occidentale e la sua cultura, facendo diventare il pop (e la sua naturale estensione, il rock), da prodotto di consumo quale era prima, al pari del dentifricio, in arte.
4 - le loro canzoni, considerate dalla "massa" come innovative, si ispiravano semplicemente a ciò che andava di moda un anno prima
mi spieghi cos'era di moda prima di "Rain"? Ti potrei dire cos' è diventato di moda da lì fino ad oggi, e cioè i nastri al contrario, quello che oggi viene chiamato "reverse". Quali mode, al momento della sua pubblicazione segue una canzone come Ticket to ride? E’ vero che le loro canzoni all’inizio si ispiravano a quanto c’era stato prima (rock’n’roll), è normale e naturale che sia così per pressochè qualsiasi artista in qualsiasi campo, sta poi a lui aggiungere qualcosa che non c’era prima, cioè lui.
Ti invito a spiegarmi, secondo te, quando nasce il rock (non il rock’n’roll).
non è un caso che i beatles si siano sciolti nel 1970 quando morì l'ideatore della beatlesmania brian epstein e quando arrivarono i led zeppelin con il loro hard rock a intromettersi nelle classifiche. e cosa furono i beatles senza martin? meglio non ricordarlo.
poi noel può dire ciò che vuole sui beatles, ognuno la pensa come vuole. ma non posso ascoltare di certo uno che a ogni intervista in cui si parla di storia di musica rock non ricordi figure come i pink floyd, i doors, i queen ma solo un gruppo di musica leggera e i sex pistols (la + grande truffa commerciale di tutti i tempi)...
L'’”ideatore” (e ho dei seri dubbi) della Beatlemania muore nel ’67, e indubbiamente a parte i primi dischi di Lennon gli altri “soli” non sono proprio pietre miliari…tu mi dici che i Beatles sono un fenomeno sociale. Bene, io ti invito a indicarmi esattamente quali gruppi famosi all'epoca prima o contemporaneamente E NON DOPO loro, in campo pop o rock come dici tu, abbiano osato in termini di arrangiamento/composizione più di “Tomorrow never knows”, “A day in the life”, “Revolution 9” (chi pubblica un pezzo del genere su un disco che venderà milioni di copie? Con tutto il rispetto per, ad ese,pio i Jefferson che hanno fatto dei gran dischi ma cose così estreme non le hanno certo fatte prima del '68, non sono sicuro dopo...) o anche un pezzo minore come “Blue Jay way”, o trattando temi come la morte di una vecchina in chiesa con altrettanta crudezza di "Eleanor Rigby" e comunque un tale caleidoscopio di generi diversi (musica indiana, vaudeville, pop orchestrale, rock’n’roll ed esperimenti avanguardistici) quale è Sgt. Pepper. I Led Zeppelin sicuramente intervengono in un momento nel quale erano indubbiamente il gruppo giusto al momento giusto, e sicuramente meritavano il successo che hanno avuto, ma non sono certo stati loro a distruggere creativamente i Beatles. Cosa sarebbe stato Martin senza i Beatles? Perdonami, ma pochi sono stati più influenzati dei Queen dai Beatles, e i Queen erano, a mio parere molto più “leggeri” dei B. Noel li cita i Doors, Put yer money è decisamente ispirata da Roadhouse Blues, o no? E credo che Noel conosca e apprezzi i gruppi che hai citato e anche molti altri...e poi scusa, ma se i Beatles sono “solo un gruppo di musica leggera” allora i Queen (che comunque, specie i primi, mi piacciono molto) cosa sono?
Grazie per le risposte, è bello scambiare opinioni su argomenti così interessanti, però mi sa che dovremmo continuarla in privato, non sta partecipando nessuno...Ciao!

P.S. ho aggiunto 1paio di cose che mi ero scordato (ancora?) :!:
Ultima modifica di Harry Rag il dom mar 14, 2004 12:16 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Harry Rag il sab mar 13, 2004 10:37 pm

E cmq a me DLBIA piace, è Beatlesiana ma c'ha un testo davvero bello... ;)
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Messaggioda Harry Rag il dom mar 14, 2004 12:05 am

Tra l'altro ho notato che scrivevi le stesse cose in un altro topic (E se non esist?), allora sei recidivo!!! :)
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Messaggioda theliam il dom mar 14, 2004 1:35 pm

caro harry ;) non sono d'accordo con te sul portare avanti l'argomento in privato perchè:
1 - ho notato che abbiamo nozioni musicali differenti come per esempio la morte di epstein o altro ancora.
2 - hai fatto bene a citarmi canzoni dei beatles che poco conosco perchè probabilmente sn quelle che hanno fatto la differenza. ciò che voglio dire io è che i beatles secondo la maggior parte delle persone è la miglior band della storia per le canzoncine da tre minuti che non per gli ultimi.
3 - mi pare che confondi l'aspetto che ha avuto la Beatlesmania che non i Beatles
4 - ultimo punto molto importante: io considero un buon musicista o un buon gruppo chi ha inventato un nuovo genere. i beatles che hanno inventato?
vedi, io per dire che una canzone o una musica è buona guardo il lato estraniante che essa possiede. la musica è magia, non emozioni. musica è riflessione non passatempo. per questo per me i beatles non possono e non potranno mai rientrare in tale sfera. come dici tu mc cartney non era un grande scrittore di musica. ed è per questo che mi piacciono gruppi più colti o comunque + sperimentali. ce ne sarebbero da dire ma penso che ognuno rimarrà nella propria idea. ho un'intera enciclopedia che afferma quanto i beatles fecero in ambito musicale rock (e non social-musicale): ovvero poco o nulla. ispirarono altri gruppi a iniziare una carriera musicale, ma senza la beatlesmania non avrebbero influenzato nessuno. ecco ciò che penso.
ciao. se vuoi ti spedisco documenti in merito alle mie teorie. se vuoi contattarmi questa è la mia e-mail theliam@libero.it
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