Baustelle!

Questa sezione è dedicata alle discussioni su OASIS, Beady Eye e Noel Gallagher (che non siano news o che si parli di novità , nuovo album ecc..) e su tutta la musica

Moderatori: silvietta, admin

Re: Baustelle!

Messaggioda porzel il mar mar 23, 2010 2:04 pm

Bianconi ha scritto: lo rifaremmo molto volentieri, ad esempio con Sorrentino, Garrone,


bene
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porzel
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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mar mar 23, 2010 3:21 pm

Quanto sono mistici questi Baustelle

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Sta per uscire il nuovo disco dei Baustelle, la band di Montepulciano nata nella prima metà degli anni '90. I Mistici dell'Occidente si chiama l'album e l'11 marzo è uscito il primo singolo, Gli spietati. Per Francesco Bianconi, leader della band, questo è il disco più solare. Avete capito bene: solare.

Siete diventati ottimisti?

«Secondo me lo siamo di più, L'indaco è un messaggio di speranza. È quello che vogliamo dire adesso: questo mondo continua a non piacerci, ma su coraggio»

Molto mistico. Come la canzone che dà il nome all'album, I Mistici dell'Occidente.

«Ho iniziato a riflettere sul misticismo dopo un "furto". La canzone ha il titolo di un saggio di Elémire Zolla, un'antologia di mistici occidentali. L'ho comprato in libreria e ho pensato: "Ottimo titolo, potrebbe essere un disco di Battiato". Leggendolo è nata la canzone, che è una riflessione sul nostro tempo. Mi ha ispirato soprattutto il pensiero di Iacopone da Todi sul valore effimero dei beni materiali. Canto: Ci salveremo disprezzando la realtà, che sono parole sue»

Siete anche tornati alle canzoni d'amore, come Gli spietati.

«È un interrogarsi sull'amore tra due persone e parla della possibilità di vivere i sentimenti senza sentimento. La canzone si chiede: se fosse così sarei più felice? Alla fine la risposta è: forse no, l'essere umano vive di passioni».

In Groupies si passa al sesso in h.otel.

«È un pezzo che si interroga sulle relazioni, un po' mercificate, veloci, materiali, che vanno di moda oggi».

Due anni fa raccontava a Vanity Fair che conviveva e voleva diventare padre, come il suo chitarrista Claudio, che ha due figli. Ha cambiato idea? E lei, Rachele?

«Confermo, vorrei ancora un figlio, che è sempre più un atto di coraggio. Ma mi manca la materia prima, gliel'ho detto, sono solo».

Quindi il teschio della copertina del singolo non ci deve spaventare.

«È solo un monito, un mementomori di questo Medioevo, del film horror che viviamo. Dice: ricordatevi di non dare troppa importanza all'esperienza dei sensi, non è tutto lì. Ricordatevi che, per quanto possiamo fare ora, finiremo così. Ma, e questo è il bello: magari non è la fine».

Il servizio fotografico dei Baustelle è stato ospitato in una location speciale: lo studio-casa del designer Fabio Novembre e prossimamente uscirà l'intervista su vanity Fair

Potete trovare l'intervista completa sul numero di Vanity Fair 12/2010 in edicola da mercoledì 24 marzo
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.

iaia ha scritto:zio bubu.

liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..
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Re: Baustelle!

Messaggioda Elsa skelter il mar mar 23, 2010 11:41 pm

mi piace tantissimo il nuovo singolo, ho avuto modo di sentirlo solo oggi :)
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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 8:36 am

Baustelle, svolta mistica

"A forza di cantare si finisce per pensare"

BRUNO RUFFILLI
MILANO
Questo venerdì esce un disco dove si parla di carri funebri, Huckleberry Finn e San Francesco. Di cimiteri, rane e crisantemi neri, e pure della spiaggia di Follonica. È I mistici dell’Occidente, quinto album dei toscani Baustelle. Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno confezionato dodici canzoni con melodie orecchiabili e testi impegnati (e impegnativi, come si evince dal titolo dell’album, ispirato a un’opera di Elémire Zolla). Finiranno in cima alla top ten, com’è successo col precedente Amen, che due anni fa li ha consacrati tra le band più importanti del rock italiano.

Bianconi, ma delle vostre canzoni al pubblico arriva il ritornello o il messaggio?
«Si parte dall’orecchiabilità, certo, ma poi a forza di cantare ogni tanto si finisce per pensare. Essere oscuri dà a chi ascolta il compito di cercare il senso nascosto».

Il brano che dà il titolo all’album ricorda De André: un caso o una scelta?
«La strofa ha un giro armonico da ballata popolare, che De André adoperava spesso, e anche il mio timbro vocale è simile».

E l’ispirazione mistica arriva da Battiato?
«Non esattamente, anche se Battiato è per noi un riferimento. Nell’album il misticismo è una metafora: si parte dalla vita terrena e si afferma che la verità è un’altra. Ma per me, laicamente, questa esperienza significa interpretare il presente come se non fosse tutto qui e ora, ma esistesse un’altra prospettiva. Nella cultura come nella politica».

A proposito di politica, lei parla di un Presidente: chi è?
«Oggi Silvio Berlusconi ed è per lui che è nata I mistici dell’Occidente. Nel testo non compare il suo nome perché, da buon anarchico, considero il potere sempre negativo in sé, quindi spero che il riferimento rimanga universale. Dall’altra parte, però, mi auguro che questa canzone possa essere presto superata dalla storia che avanza».

Lei canta testualmente: «questo branco di coglioni sparirà». Lo crede davvero?
«Non so, ma anche solo dirlo è liberatorio».

Avete collaborato con Valeria Golino per Giulia non esce la sera e ne è nata Piangi Roma, che ha vinto il Nastro d’argento. Ci sarà ancora cinema nel futuro dei Baustelle?
«Mi piacerebbe fare cinema come attore, ma mi accontenterei anche di comporre musica. È bene confrontarsi con i tempi e le strutture del cinema, perché chi scrive colonne sonore deve mettere da parte l’ego. Per questo la musica da film è colta come l’avanguardia ma meno autoreferenziale e più capace di emozionare: è il caso di Ennio Morricone, ad esempio».

Ma il vostro è ancora pop?
«È un pop barocco, orchestrale, creato a tavolino. Il nuovo album nasce dal silenzio e non dalle improvvisazioni, tagliano e incollando le idee di tutti e tre col computer».

E dal vivo?
«Sul palco saremo con l’Orchestra dei Mistici dell’Occidente, un coro maschile, una sezione di archi: in tutto, una ventina di persone».

Nel 2007 lei ha scritto per Irene Grandi Bruci la città e per l’ultimo Sanremo La cometa di Halley: c’è qualcun altro cui affiderebbe le sue canzoni?
«Celentano, mi piacerebbe molto scrivere per lui».
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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 8:38 am

14 ha scritto:E dal vivo?
«Sul palco saremo con l’Orchestra dei Mistici dell’Occidente, un coro maschile, una sezione di archi: in tutto, una ventina di persone».

8)
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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 9:47 am

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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 9:48 am

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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 11:04 am

'Se siamo cresciuti con questo album? Forse siamo invecchiati'

Dai tempi del loro primo album "Sussidiario illustrato della giovinezza", in cui si parlava di amori estivi ("Le vacanze dell'83") e di violenze adolescenziali ("La canzone del riformatorio"), per i Baustelle sono passati undici anni e una manciata di dischi. Quello che vedrà la luce ufficialmente venerdì 27 marzo sarà il loro quinto album, "I mistici dell'occidente", un disco di dodici brani che sembrano un po' tirare le fila della società moderna e del tempo che passa con la poeticità, prima, e la lucidità, poi, del leader Francesco Bianconi: "Ho comprato il libro di Elémire Zolla 'I misitici dell'occidente', senza conoscerlo", ha spiegato a Rockol il cantante, "Il tema delle canzoni del disco è stato ispirato da questo saggio e da alcuni scritti di mistici vissuti nel Medioevo che raccontavano di temi attuali e ricoducibili all'occidente moderno di oggi. Per il resto, questo nuovo disco nasce semplicemente dalla voglia di pubblicare nuove canzoni".

I brani mantengono gli ingredienti tipici 'baustelliani': poesia, ricordi, citazioni, storie autobiografiche. "E' difficile per me non essere autobiografico quando scrivo. Ci sono brani come 'Il sottoscritto' in cui parlo davvero di me stesso, mentre altri, come 'Le rane' oppure 'Follonica', sono più legati al passato: nella prima racconto quasi con pasoliniana fanciullezza come vivevo bene prima di scoprire il sesso, mentre nella seconda ricordo l'incontro che ho avuto con un amico di infanzia, un incontro che mi ha davvero emozionato e fatto piangere pensando al tempo che passa, ma senza troppa nostalgia, semplicemente con consapevolezza. Altri brani invece sono più d'ispirazione, come per esempio 'L'estate enigimistica', che ha una visione un po' all'Eugenio Montale di 'Meriggiare pallido e assorto', dove racconto di un uomo comune, al mare in agosto, che non sta affatto bene". Per relizzare "I mistici dell'occidente", i Baustelle si sono affidati all'orecchio esperto del produttore Pat McCarthy, già al lavoro con R.E.M., U2, Madonna a tantri altri: "Volevamo lavorare con un ingegnere del suono anglo americano, volevamo un orecchio non italiano a dirigere i suoni e gli arrangiamenti, anche se in realtà molta della produzione artistica l'ho fatta io", spiega il Bianconi, "Abbiamo stilato una lista di produttori papabili, McCarhy ci piaceva molto per i suoni che ha realizzato per i R.E.M., e grazie alla mediazione tra il loro management e la nostra etichetta discografica, siamo riusciti a fargli avere i nostri brani e a portarlo in Italia a seguire le fasi di lavorazione del disco. Abbiamo puntanto molto su un suono eterogeneo, mettendo in primo piano il singolo strumento. Cercavamo suoni dinamici e McCarthy è già abituato a lavorare così, è abituato a comprimere poco i suoni, come invece si fa solitamente nei dischi italiani, e siamo molto soddisfatti del risultato". "Se ci sentiamo cresciuti?", si interroga il chitarrista Claudio Brasini, "Speriamo proprio di sì. Continuare a ripetersi non fa bene a nessuno, si rischia di diventare la caricatura di sé stessi. Vorremmo adare avanti cambiando, cercando di fare sempre il meglio". "Dal nostro primo album sono passati più di dieci anni", ha concluso il Bianconi, "e in dieci anni non è che si cresce, direi più che si invecchia. Se non ci sentissimo soddisfatti, probabilmente non avremmo nemmeno pubblicato un nuovo disco".
I Baustelle presenteranno l'album in tre date, il 17 aprile a Roma, il 19 a Milano e il 27 a Firenze: "Sul palco metteremo in scena una sorta di grande setta dei freaks dell'occidente", spiega la band, "Ci accompagneranno per l'occasione una ventina di elementi, ci sarà un quartetto d'archi, dei coristi, un percussionista, una band rock e tutto il necessario per presentare il disco al meglio".

fonte: rockol.it
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Re: Baustelle!

Messaggioda 14 il mer mar 24, 2010 11:07 am

14 ha scritto:Se non ci sentissimo soddisfatti, probabilmente non avremmo nemmeno pubblicato un nuovo disco".

AHAHAHAAHAH che cazzata assurda!
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Re: Baustelle!

Messaggioda iaia il mer mar 24, 2010 12:49 pm

sono in pochi a rispettare questo pensiero, e a non sottostare ai tempi dettati dalla casa discografica...
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