da porzel il ven ago 14, 2009 8:52 am
Trezeguet lancia la Juve
"Ora dobbiamo vincere"
VINOVO, 13 agosto 2009 - David Trezeguet non ha più dubbi. Ne ha avuti molti quest'estate, reduce da una stagione difficile a causa di un infortunio e un feeling non eccezionale con Claudio Ranieri. Giorni difficili. La voglia di cambiare aria e l'interessamento del Milan e di altre squadre estere lo avevano quasi convinto al grande salto. Ma la Juve non è rimasta a guardare, e ha riconquistato il suo campione grazie agli importanti acquisti di mercato, la fiducia di Ferrara, la stima dei compagni di squadra e della società . Ora David Trezeguet non ha più dubbi, solo certezze.
ELKANN E LA SOCIETA — "Le parole di John Elkann su di me sono state importanti, mi hanno motivato e hanno confermato la fiducia della società nei miei confronti. Spero di dare il mio contributo e giocare una stagione da protagonista. Oggi siamo molto competitivi, i nuovi arrivi hanno creato grande entusiasmo nei tifosi e nel gruppo. Sarà il campo a dimostrare tutto quello che abbiamo fatto di buono fino ad ora. La Juve può e deve vincere qualcosa. Stiamo lavorando anche per questo, ormai sono due anni che non vinciamo, molto tempo. La società ha fatto il suo, ora tocca a noi: dobbiamo arrivare a qualche traguardo. Sarà difficile vincere il campionato, la Champions e la Coppa Italia. Abbiamo armi diverse dal Manchester Utd, dal Real Madrid o dal Barcellona, ma proveremo a fare benissimo anche in Europa. Sono arrivati tre giocatori fondamentali, abbiamo grande qualità in ogni ruolo. Ci sarà spazio per tutti. Metteremo in difficoltà Ferrara, capiterà anche di sedersi in panchina e in tribuna".
LA FIDUCIA DI FERRARA — "Nella mia decisione di rimanere a Torino è stato importante il ruolo di Ferrara. Lo conosco da quando giocava, mi ha fatto un discorso chiaro semplice. Poche parole, come piace a me. Ho parlato anche coi compagni, mi hanno fatto capire quello che ho fatto alla Juve e quello che posso dare ancora. Sono stati momenti delicati, ma ora sono molto contento di essere rimasto. Il Milan mi ha cercato in estate, per me è stato uno stimolo in più. Dopo 10 anni di Juve non mi sembrava il caso di andare a Milano, soprattutto per una questione di rispetto per compagni e tifosi. Non è da molti giocare 10 anni alla Juventus, in particolare per uno straniero. Mi mancano 5 gol per raggiungere Sivori e poi diventerò lo straniero più prolifico della Juventus (anche se Sivori è considerato italiano poiché oriundo n.d.r), Ho la possibilità di entrare nella storia di questo club".
FERRARA COME CAPELLO — "La stagione migliore per me fino ad ora è quella 2004-2005, c'era Capello in panchina, e la Juve era la squadra da battere. Andavo molto d'accordo con quel sistema di gioco. Ora sento lo stesso entusiasmo di quegli anni. Dopo l'infortunio dell'anno scorso con Ranieri per me è stato un anno difficile. Ora ho ritrovato le motivazioni e voglio dimostrare il mio valore. Cosa che l'anno scorso non mi è stato concesso di fare".
INTER SENZA IBRA — "Con l'acquisto di Eto'o i nerazzurri continuano a essere la squadra da battere. La cosa più importante è che la Juve abbia fatto un esborso importante per comprare giocatori di livello. C'è grande entusiasmo nello spogliatoio. L'Inter è favorita, ha la rosa più ampia. Ma noi ci siamo avvicinati. Quanto lo dirà il campo. La Lazio in Supercoppa ha fatto una partita bellissima, ci ha dato un margine di fiducia. Vuol dire che l'Inter ha punti deboli. Il Milan? Il Trofeo Berlusconi sarà l'ultima partita prima di iniziare a fare sul serio. Anche i rossoneri hanno le stesse nostre ambizioni, vogliamo vincere qualcosa quest'anno".
FRANCIA — "La mia Nazionale non sta attraversando un buon momento, la mia priorità è la Juve se poi dovesse arrivare Nazionale ci penserò, ma è un altro discorso".
AMAURI — "Ha voglia di fare il Mondiale, con l'Italia o il Brasile: lo deciderà lui. È tranquillo e lavora bene, quello paga. Se ha la possibilità deve andare in Sud Africa".