«Lazio, non potrò dimenticarti mai»
Oddo: «All’ingresso in campo mi batterà forte il cuore ho ricordi indelebili dei cinque anni in biancoceleste»
Un anno fa scriveva per noi, Massimo Oddo, da capitano della Lazio: aveva sposato le nostre iniziative benefiche. Oggi, nel giorno del suo ritorno all’Olimpico con il Milan, ha accettato ancora di scrivere le sue sensazioni per il Corriere dello Sport-Stadio.
di Massimo Oddo
E’
con piacere che apÂprofitto della opportuÂnità datami, di esprimere le mie sensazioni ed esternare i miei sentimenti in occaÂsione della prossima partiÂta in programma contro la mia ex squadra, la Lazio. Tornerò, quindi, all'OlimpiÂco, con la maglia del Milan che indosso da gennaio in forza del trasferimenÂto nel mercato invernale.
In questi mesi che mi separano da quella data, ho vissuto momenti di grande gioia, vincendo le mie scommesse con la conquista della ChamÂpions League e della Supercoppa europea, con l'opportunità di giocare a dicembre un campionaÂto del mondo per club. Schiaccio ancora mentalÂmente il tasto play che mi mostra le immagini del derby vittorioso per 3 a 0, e tutte le altre battaglie sostenute con i miei ex compagni di squadra che avrò modo di salutare con sincero affetto.
La rosa della Lazio non è cambiata di molto, il gruppo portante è lo stesso, compatto, determinaÂto e ben amalgamato dal mister Rossi. RecuperaÂti alcuni infortunati, è tornata ad offrire ottime prestazioni come quella recente in Champions contro il Real Madrid e di sicuro raccoglierà i meÂritati successi dello scorso campionato. Squadra capace di velenose ripartenze, supportate da un ottimo centrocampo e finalizzate da un grande attacco. Il gioco sulle fasce è arioso e penetrante con capitan Zauri, Behrami (che sta mostrando tutto il suo valore e non avevo dubbi a riguardo), e che assieme alla crescita del promettente De Silvestri offrono adeguate garanzie ed ottime potenÂzialità , così da non far rimpiangere in alcun moÂdo le giocate di Massimo Oddo.
Passando al mio Milan, vorrei rassicurare i nostri tifosi e chiedere loÂro di non perdere la fiducia nella squadra, che, inÂdubbiamente, non sta attraversando un buon peÂriodo, soprattutto per quanto riguarda i risultati. Per il gioco, in diversi incontri abbiamo esibito decorose prestazioni sfoggiando talvolta buone trame e piacevoli fraseggi. E' evidente, però, che in altrettanti incontri sono emerse incertezze paÂgate, ahinoi, spesso a caro prezzo con risultati non del tutto rispecchianti l'andamento delle gare.
Siamo consapevoli di tutto questo ma siamo alÂtrettanto certi che il nostro mister saprà prendeÂre le contromisure adeguate per ritrovare, conforÂtato dal nostro massimo impegno, gioco risultati... e magari un pizzico di fortuna in più.
Per quanto riguarda il campionato, mi sembra, a parte il nostro colpevole ritardo, che sia l'Inter che la Roma stiano rispettando le aspettative ed i pronostici dei tifosi e degli addetti ai lavori, con una Juve che dimostra una forte personalità noÂnostante i molti volti nuovi ed una Fiorentina che viaggia forte. Comunque un bel campionato, emoÂzionante, divertente e capace di offrire ancora tante sorprese.
Tornando alla partita di stasera, sicuramente mi batterà forte il cuore quando farò il mio ingresÂso in campo, se il Mister vorrà schierarmi: non è faÂcile dimenticare cinque anÂni passati nella capitale, i ricordi che mi legano ad esÂsa, in campo e fuori, come la nascita di mio figlio DaÂvide e cosi come le visite in veste di capitano che mi hanno permesso di conoÂscere autorità , istituzioni e monumenti, ma anche di farmi calare in tristi realtà ed estreme condizioÂni di vita.
con questi sentimenti, dunque, che mi apÂproccio all'incontro con la mia ex squadra, abbracciando idealmente i tifosi che mi hanno soÂstenuto ed apprezzato, augurando loro tante sodÂdisfazioni e vittorie. Mi aspetto di certo qualche fiÂschio, magari voluto da tifosi che vanno allo staÂdio con il cuore, ma spero in qualche applauso voÂluto da altri che oltre a questo capiscano che nelÂla vita si debbano fare delle scelte (a volte forzaÂte) e che nei miei anni biancocelesti ho sempre cercato di dare tutto, a volte bene e a volte meno, ma sempre con il massimo della mia professionaÂlità .
BATTIAMO LE MANI AI VERI LAZIALI