johnlord ha scritto:LionGallagher ha scritto: come del resto se la cava facilmente un ateo dicendo che Dio non esiste e basta, è una cosa che non ha senso, perlomeno non è una cosa saggia; come si ci può privare del beneficio del dubbio?? Cosa può dare questa certezza?? Niente direi.
Il beneficio del dubbio è sconosciuto, per definizione, ai credenti.
Sono infatti coloro che hanno la FEDE, cioè che credono senza pretendere prove tangibili.
Le certezze di un credente sai meglio di me da cosa derivano, ma non credo tu possa esprimerti in maniera così superficiale sulle convinzioni di un ateo
Faresti bene ad informarti, se non altro per cultura personale.
Si è sconosciuto ad un credente è vero, io infatti non avevo tirato in mezzo il punto di vista dei credenti.
In ogni caso il credente si appoggia, per vari motivi, in qualcosa a cui credere;
forse perchè per lui ci sono dei segni sufficenti per dimostrare l'esistenza di Dio, forse perchè spera, forse bo.
Vive come si sente e se alla fine si è sbagliato non avrà perso nulla, insomma è un buttarsi "alla cieca" in qualcosa che cmq non porta danni e piace.
L'ateo pur non avendo risposta a moltissime cose, decide di escludere l'esistenza di Dio, il che non ha assolutamente senso;
Se una persona non vuole buttarsi sul credere, perchè ritiene che non ci siano prove a sufficienza lo posso capire, ma decidere che non c'è nulla e basta non lo concepisco proprio, come si può avere la presunzione di dire "è così e basta" quando si sta parlando del mistero più grande che esista??
Le risposte a: "da dove veniamo?? dove andremo a finire??" non le abbiamo, il che esclude categoricamente il fatto di poter dire che Dio non esiste, più le varie cose inspiegabili che accadono come appunto Medjugorje, la Sindone, i miracoli ecc che almeno per ora rimangono cose inspiegabili per la scienza (che poi siano cazzate è anche possibile, ma tanto finche non lo si dimostra nemmeno tramite studi scentifici, direi che rimangono particolari degni di nota), il fatto che la nostra psiche sia un qualcosa di non fisico può farci crescere ancora di più il dubbio che dunque sia una creazione divina, e poi la perfezione della natura, di ciò che ci circonda, di qualsiasi minima cosa.. l'ateo non se la spiega, probabilmente attribuisce tutto al caso?
Per come la vedo io nessuno può azzardarsi a dire "no non esiste nulla di divino e basta" e non credo che questo sia un ragionamento poi tanto superficiale, penso si tratti solo di ragionare un pò e capire che di certezze di questo tipo non se ne possono avere per svariati motivi.