ROMA - Per ben 7 italiani su 10 quelle che stanno per iniziare saranno delle vacanze 'all'ingrasso': tra cene con parenti, spuntini di mezzanotte e gelati ad ogni ora, gli italiani si ritroveranno a settembre con una media di tre chili in più a testa. Parenti lontani, villaggi all-inclusive e agriturismo rappresentano i maggiori 'pericoli'. E' quanto emerge da un'indagine della rivista Dimagrire (Edizioni Riza), condotta su oltre 1.000 soggetti tra i 25 e i 55 anni e relativa alle cattive abitudini alimentari in vacanza.
"Purtroppo una buona parte degli italiani afferma Michele Carrubba, presidente della Società Italiana sull'Obesità parte già con l'idea di mangiare parecchio e di sperimentare tutte le prelibatezze che la buona tavola offre durante la stagione estiva. Ma se non esiste alcuna controindicazione nell'assaggiare i prodotti locali dei paesi in cui si soggiorna - afferma l'esperto - è altamente sconsigliato programmare una vacanza orientata esclusivamente verso la buona tavola".
Ma quali sono le occasioni di vacanza più 'dannose' per la linea? Per quasi un italiano su tre (27%) il ritorno annuale dai parenti lontani. Seguono i villaggi vacanze all-inclusive, dove un intervistato su quattro (24%) troverà pane per i suoi denti 24 ore su 24, e soggiorni in agriturismo per uno su cinque (19%). Insomma, resistere alle tentazioni gastronomiche diventa un'impresa quasi impossibile. Il risultato? Una media di due-tre chili in più a testa da smaltire (58%). Un italiano su cinque (22%), secondo l'indagine, accumulerà più di tre chili, con punte che supereranno anche i quattro (12%) o i cinque chili (4%). La colpa è delle abitudini alimentari, che in questo periodo cambiano radicalmente. Le più errate? Mangiare in modo sregolato (64%), passare troppo tempo a tavola (58%) e consumare gelati e dolci ad ogni ora della giornata (52%). Non è tutto: colazioni esagerate (46%), porzioni troppo abbondanti (36%) e uso indiscriminato di alcolici (36%) rischiano di diventare all'ordine del giorno durante l'estate.
Dopo aver seguito magari diete eccessivamente rigide (32%) per affrontare la prova costume, l'estate diventa quindi per molti l'occasione per 'sfogarsi', rimandando a settembre qualsiasi preoccupazione per la linea (23%). Solo un intervistato su cinque (19%) cerca di smaltire le grandi mangiate con un po' di sport, mentre il 15% al massimo si cimenta in una tranquilla passeggiata. Tanto che gli esperti stimano che per tornare in forma bisognerà sudare: per il 32% degli italiani occorrerà minimo un mese, per uno su quattro (23%) almeno 2 mesi e per il 12% anche di più. Si salveranno gli amanti del campeggio (solo 1 su dieci a rischio) e chi sceglierà di andare all'estero (a rischio ingrasso il 14%), soprattutto se il viaggio viene affrontato da soli (il 25% non ingrassa).
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ma sti italiani stanno sempre a magnà ??

