Curve&Tifosi: Caso intercettazioni, ironia sugli spalti Quando una leggenda metropolitana si trasforma in realtà : e pensare che qualcuno vorrebbe bandire gli striscioni dagli stadi…
Come prevedibile, e in barba a chi non vede di buon occhio gli striscioni nei nostri impianti, i tifosi italiani si sono scatenati sullo scandalo intercettazioni. Non è sembrato vero, a molti, poter ironizzare sulle birichinate di Moggi & co., un tempo solo fantasie piuttosto diffuse in tutto lo stivale, ora inquietante attualità di un mondo, quello del calcio, più che mai alla ricerca di una svolta.
Molto produttivi i tifosi dell’Inter, società spesso, in passato, vicina al matrimonio con il duo Moggi-Giraudo. Un rumors di mercato riecheggiato anche negli ultimi mesi, in merito al quale i sostenitori del biscione, nella giornata di ieri, si sono espressi in maniera categorica: “Moggi-Giraudo? Sì, li vogliamo…radiati!â€. Dagli spalti di San Siro sono arrivate anche interessanti indiscrezioni. Scoperto uno dei passatempi preferititi dal dg bianconero (“Raccolta figurine arbitri: Dattilo ce l’ho, Bertini ce l’ho, Dondarini ce l’ho, Trefoloni ce l’ho…L. Moggiâ€) e individuati anche i segreti delle vittorie della Juve: un insospettabile binomio (“Moggi-Pairetto coppia scudettoâ€) e uno schema innovativo (“Schema vincente Juve? Due punte, un trequartista e un centralinistaâ€). Particolarmente foriera di ispirazioni, per il popolo nerazzurro, è stata la vicenda Provenzano, con annessi e connessi: da un’esaltazione appena accennata del potere del dirigente bianconero (“Pronto sono Luciano, liberate Provenzanoâ€), ad un accorato consiglio da parte dei supporters meneghini (“Moggi, erano più sicuri i pizziniâ€), passando per considerazioni di natura economica (“Moggi, minchia che bolletta!â€).
Ma a San Siro c’è stato anche il tempo per un’amara constatazione: "Il male del calcio sono gli Ultrà nonostante accordi con arbitri e partite truccate", la riflessione della tifoseria nerazzurra, da mesi in aperta polemica contro le misure, definite repressive, adottate per gli Ultras.
Un pensiero condiviso anche dai sostenitori della Roma, preoccupati da una possibile archiviazione indolore del caso: "Gli Ultras condannati, Moggi e Giraudo sicuramente assolti: vergogna" lo striscione esposto in Curva Sud. Sugli spalti dell’Olimpico c’è però stato anche spazio per l’ironia. Dal cuore del tifo giallorosso è partito lo spunto per un riassetto dei vertici del calcio italiano: "Per un calcio pulito vogliamo Giraudo designatore, Moggi arbitro, Bettega e Capello guardalinee".
Inevitabilmente stimolata anche la fantasia del popolo fiorentino. Il pubblico del Franchi ha dato fondo a tutte le proprie riserve di ironia per sbeffeggiare gli odiati rivali. Lo sfottò è partito con una rassegna di striscioni in pieno stile toscano
(“Moggi, l’è inutile che tu chiami con l’anonimo!â€(
) , “Moggi, da te un me l’aspettavo…†e ancora â€O Moggi, chi tu chiami oggi?â€), per poi spostarsi lungo i binari della telefonia mobile, tra nuove offerte ("Tariffa Juve Summer Tim: più chiami, più vinci") e vantaggiose promozioni (â€Moggi passa a Vodafone: hai 100 minuti di chiamate gratisâ€). Immancabile anche l’accenno ai motori, dopo le promesse a quattro ruote sciorinate con grande disinvoltura da Moggi nel corso di alcune telefonate: "Con la Maserati scudetti assicurati".
Spazio per la vicenda intercettazioni anche a Livorno: "Bagiamo le mani a don Lugiano", lo striscione esposto dalla rappresentanza doriana all’Ardenza, in un improbabile dialetto siciliano. I padroni di casa, invece, si sono soffermati sul duello, per una maglia azzurra, tra il figliol prodigo Lucarelli e Iaquinta, osservato con occhio critico dopo le polemiche degli ultimi giorni: "Iaquinta, Lippi + Gea = nazionale". E ancora, striscioni vari: “Moggi videochiamami!†appello comparso sugli spalti di vari stadi, tra cui il Tardini di Parma, “Carraro, Gea e Moggi: la mafia di ieri e di oggi. Il calcio e' del popoloâ€, il messaggio dei sostenitori del Lecce, “Ascoli in A, Moggi in galera: Dio c'è†è l’ironia di stampo marchigiano, mentre ad Udine viene chiamata in causa, ancora una volta, la Tim, per la circostanza acronimo di “Telecom Italia Moggiâ€.
E i tifosi della Juventus? Coloro che stanno pagando il prezzo più alto, in termini emotivi, per i magheggi del duo Moggi-Giraudo si sono lanciati, tranne alcuni casi sporadici (“Noi della signora siamo innamorati, stufi di essere disonorati†e “Offesa la nostra passione, andatevene!â€), in una spassionata quanto spudorata difesa dei protagonisti dello scandalo: “Luciano siamo tutti con te. La Triade non si toccaâ€, il testo di un mega-striscione esposto durante i primi minuti di gara dalla curva Scirea, cuore del tifo bianconero. Che sia stato ispirato dalla telefonata di un vecchio amico?