da Alex il mer dic 14, 2005 11:25 am
Secondo me in questi casi invece di castrazioni chimiche e altre cose che trovo un pò demagogiche e personalmante anche abbastanza barbare è la certezza della pena.
Gli stupratori devono sapere che se li beccano vanno dentro e CI RESTANO PER UN BEL PO'.
Sappiamo tutti che invece spesso non è così, è per quello che la gente poi diventa esasperata e chiede misure drastiche come questa. Vedono, come ha detto qualcuno, che questi criminali escono dopo poco e in moltissimi casi si rivelano decisivi.
Se il problema è che le carceri sono sovraffollate, allora risolviamo questo problema, questa è una cosa che ho sempre pensato.
Io credo che un criminale così "bestiale" da commettere uno stupro (che è secondo me uno dei crimini più meschini che esistano), una volta subito un simile trattamento potrebbe uscirne ancora più "incattivito", e spostarsi su altre forme di crimine non necessariamente meno violente.
La privazione della libertà è una cosa di cui noi spesso parliamo con molta leggerezza, come se fosse una cosa leggera, ma non lo è, perché dovete anche tenere presente delle condizioni in cui i detenuti vivono, del sovraffollamento, della sporcizia, dell'atmosfera, delle malattie.
Non fraintendetemi, è il carcere. Non dico che dovrebbero essere trattati con i guanti, tutt'altro. Ma farsi tanti anni di carcere è una cosa che può segnare fortemente una persona, in molti casi addirittura aiutarla a riabilitarsi. In moltissimi altri casi invece lo so anche io che non è così.
L'importante cmq secondo me è che queste persone PAGHINO, e che sappiano che anche se si comportano bene in carcere scontino comunque una pena MOLTO LUNGA, invece di uscire dopo poco per buona condotta.
Sarebbe un deterrente più che sufficiente, e darebbe un pò più di fiducia alla gente.
PS
Solidarietà al ministro Castelli quasi stuprato da una donna.. (Dico solo che mi viene da ridere giusto un pochino...ma proprio un pochino)
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Alex il mer dic 14, 2005 11:54 am, modificato 1 volta in totale.