BASIK ha scritto:E' doveroso ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e di tante altre persone da parte dei Nazisti, nel "Giorno della Memoria"; per far sì che non accada mai più.
mi associo anche io alle tue parole...
BASIK ha scritto:E' doveroso ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e di tante altre persone da parte dei Nazisti, nel "Giorno della Memoria"; per far sì che non accada mai più.
quello che io chiamo "ostracismo culturale"lennon85 ha scritto:ed infatti questo storico è stato bandito dappertutto...
Alex ha scritto:Per me è giusto anzi STRAGIUSTO che di Stalin si discuta come di un uomo alla stregua di Hitler o quasi.
Quello che non è giusto, anzi è a mio avviso folle è equiparare nazismo e comunismo, come fa la destra italiana.
Qualunque storico che non sia palesemente schierato potrebbe confermare che è un sintomo di ignoranza palese..
Detto molto semplicemente, se Hitler rappresenta il nazismo, lo stesso non si può dire per Stalin, per quanto sono d'accordo sul fatto che i due si possano mettere quasi sullo stesso piano, e levaci anche il quasi se vuoi.
la prima cosa da cui partire è che come dici tu i morti non sono numeriBASIK ha scritto:Voi avete ragione, infatti anche a me non va giù il fatto che ciò che ha combinato Stalin non venga ricordato così spesso.
Ma...sapete, le gesta di Hitler sono state più crude, mentre Stalin potrebbe avere un' "attenuante" (è per far capire il concetto, non ci sono attenuanti per queste cose), ovvero i "motivi politici", quelle del dittatore tedesco erano puri capricci senza alcun senso. Penso sia per questo che venga ricordato di più. I Gulag sono stati bruttissimi, ma i Campi di Concentramento sono stati atroci. Qui ci sono i documenti che parlano e non credo che qualcuno possa obiettare.
Stalin ha ucciso più gente di Hitler (e non capisco, RIPETO, come si faccia a non ricordarlo spesso), ma ha avuto anche molto, molto più tempo di lui. Si dice che se si facesse un rapporto tra vittime e tempo Hitler ne ha fatte molto di più.
Ma, giustamente, i morti non sono numeri e Stalin dovrebbe essere ricordato come Hitler.
Le mie non sono opinioni di parte, ho cercato di darmi spiegazioni sul motivo per cui Hitler è sulla bocca di tutti e Stalin no. Magari qualcuno di voi me ne darà altre che mi convinceranno di più.
Ricordiamo anche che la maggior parte delle vittime del dittatore russo sono stati proprio i comunisti.
io credo -e molti storici lo fanno- che la comparazione sia possibile su due piani: la struttura totalitaria dello stato-tutto e la scientifica ricerca ed eliminazione dell' opposizione politica; in questo sono accomunati nel costituire l'antitesi della democrazia o perlomeno della sua ideale realizzazione a tutt'oggi inesistente su questo pianeta e un esempio da rifuggire, non auspicare, non favorire e condannare con la più assoluta fermezza di qualunque colore esso si tinga.Alex ha scritto:Per me è giusto anzi STRAGIUSTO che di Stalin si discuta come di un uomo alla stregua di Hitler o quasi.
Quello che non è giusto, anzi è a mio avviso folle è equiparare nazismo e comunismo, come fa la destra italiana.
Qualunque storico che non sia palesemente schierato potrebbe confermare che è un sintomo di ignoranza palese..
Detto molto semplicemente, se Hitler rappresenta il nazismo, lo stesso non si può dire per Stalin, per quanto sono d'accordo sul fatto che i due si possano mettere quasi sullo stesso piano, e levaci anche il quasi se vuoi.
è questo che va negato assolutamente basik: in questo modo si rinnegano le persecuzioni che ha operato già lenin che la storiografia marxista contemporanea vede come una figura "positiva", quelle della nostra stessa resistenza(vedi l'ultimo libro di pansa ex-pci) per non citare che due esempi particolarmente illuminanti. non è attraverso lo stato totalitario che vuole passare marx per giungere alla società comunista? non parla di dittatura del proletariato? non contempla anche la violenza come strumento del potere poliziesco statale?in questo stalin ha incarnato perfettamente i valori del marxismo-leninismo, si inserisce a pieno titolo in esso.il comunismo vero -se per vero intendiamo nella sua formulazione originaria- è quello che prevede il passaggio per la dittatura del proletariato e non quello "riciclato" di oggi nell'ambito della lotta politica democratica che si propugna come paladino della democrazia. io di paladini dei nostri interessi -sarò scettico- ma non ne ho mai visti.BASIK ha scritto:Alex ha scritto:Per me è giusto anzi STRAGIUSTO che di Stalin si discuta come di un uomo alla stregua di Hitler o quasi.
Quello che non è giusto, anzi è a mio avviso folle è equiparare nazismo e comunismo, come fa la destra italiana.
Qualunque storico che non sia palesemente schierato potrebbe confermare che è un sintomo di ignoranza palese..
Detto molto semplicemente, se Hitler rappresenta il nazismo, lo stesso non si può dire per Stalin, per quanto sono d'accordo sul fatto che i due si possano mettere quasi sullo stesso piano, e levaci anche il quasi se vuoi.
Infatti quello di Stalin non lo chiamerei "comunismo" ma "stalinismo".
Il comunismo è quello di Marx. Stalin è stato un esponente del (finto)comunismo, che ha infangato il comunismo.
In sostanza, quello che è accaduto non è stato "per colpa" del comunismo, ma sono state follie di Stalin. Cose sue.
piojo84 ha scritto:è questo che va negato assolutamente basik: in questo modo si rinnegano le persecuzioni che ha operato già lenin che la storiografia marxista contemporanea vede come una figura "positiva", quelle della nostra stessa resistenza(vedi l'ultimo libro di pansa ex-pci) per non citare che due esempi particolarmente illuminanti. non è attraverso lo stato totalitario che vuole passare marx per giungere alla società comunista? non parla di dittatura del proletariato? non contempla anche la violenza come strumento del potere poliziesco statale?in questo stalin ha incarnato perfettamente i valori del marxismo-leninismo, si inserisce a pieno titolo in esso.il comunismo vero -se per vero intendiamo nella sua formulazione originaria- è quello che prevede il passaggio per la dittatura del proletariato e non quello "riciclato" di oggi nell'ambito della lotta politica democratica che si propugna come paladino della democrazia. io di paladini dei nostri interessi -sarò scettico- ma non ne ho mai visti.BASIK ha scritto:Alex ha scritto:Per me è giusto anzi STRAGIUSTO che di Stalin si discuta come di un uomo alla stregua di Hitler o quasi.
Quello che non è giusto, anzi è a mio avviso folle è equiparare nazismo e comunismo, come fa la destra italiana.
Qualunque storico che non sia palesemente schierato potrebbe confermare che è un sintomo di ignoranza palese..
Detto molto semplicemente, se Hitler rappresenta il nazismo, lo stesso non si può dire per Stalin, per quanto sono d'accordo sul fatto che i due si possano mettere quasi sullo stesso piano, e levaci anche il quasi se vuoi.
Infatti quello di Stalin non lo chiamerei "comunismo" ma "stalinismo".
Il comunismo è quello di Marx. Stalin è stato un esponente del (finto)comunismo, che ha infangato il comunismo.
In sostanza, quello che è accaduto non è stato "per colpa" del comunismo, ma sono state follie di Stalin. Cose sue.
comunque mi fa piacere che si posa discutere anche di questo sul forum. :-)
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