Ricordando la Shoah

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Ricordando la Shoah

Messaggioda BASIK il mar gen 27, 2004 9:02 pm

E' doveroso ricordare lo sterminio di milioni di ebrei e di tante altre persone da parte dei Nazisti, nel "Giorno della Memoria"; per far sì che non accada mai più.
Quando vennero a prendere gli ebrei
Io rimasi in silenzio perché non ero ebreo
Quando vennero a prendere gli omosessuali
Rimasi in silenzio perché non ero omosessuale
Quando vennero a prendere i comunisti
Rimasi in silenzio perché non ero comunista
Quando vennero a prendere gli zingari
Rimasi in silenzio perché non ero zingaro.
Poi vennero a prendere me
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.


Martin Niemöller
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Messaggioda Promentory1985 il mar gen 27, 2004 9:09 pm

è stato il piu grande sterminio dell'ultimo secolo! facciamo in modo che non accada piu!
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Messaggioda Promentory1985 il mar gen 27, 2004 10:03 pm

questo è un brano significativo di uno storico, Ernst Nolte, riguardo lo sterminio nazista.
leggetelo!


Il passato che non vuole passare

Con “passato che non vuole passare” si può intendere soltanto il passato nazionalsocialista dei tedeschi o dell Germania. Il tema implica la tesi che ogni passato di solito passa, e che in questo non passare c’è qualcosa di affatto eccezionale. D’altra parte il normale passare del passato non va inteso come scomparsa. Nei libri di storia si continua a discutere dell’età napoleonica o della classicità augustea; ma questi passati hanno perso, ovviamente, l’urgenza che avevano per i contemporanei, e proprio per questo possono essere affidati agli storici. Invece, a quanto pare, il passato nazionalsocialista (come ha rilevato di recente Hermann Lübbel) non soggiace a questo processo di dissoluzione e di indebolimento, ma sembra, al contrario, diventare sempre piú vivo e vigoroso: non come modello bensí come spauracchio, come passato che si pone come presente, o che pende sul presente come una mannaia.[...]

È una singolare lacuna della letteratura sul nazionalsocialismo, quella di non sapere o di non voler prendere atto della misura in cui tutto ciò che i nazionalsocialisti fecero in seguito, con la sola eccezione della tecnica delle camere a gas, era già descritto in una vasta letteratura dei primi anni venti: deportazioni e fucilazioni in massa, torture, campi di concentramento, eliminazione di interi gruppi secondo criteri puramente oggettivi, ordini di sterminio di milioni di uomini innocenti ma ritenuti “nemici”.

È probabile che molti di questi racconti siano esagerati. È certo che anche il “terrore bianco” compí azioni orrende, anche se nel suo àmbito non potevano esserci analogie con la postulata “eliminazione della borghesia”. Tuttavia deve essere lecito, anzi è inevitabile, porre il seguente interrogativo: non compí Hitler, non compirono i nazionalsocialisti un’azione “asiatica” forse soltanto perché consideravano se stessi e i propri simili vittime potenziali o effettive di un’azione “asiatica”? L’“Arcipelago Gulag” non precedette [war ursprünglicher] Auschwitz? Non fu lo “sterminio di classe” dei bolscevichi il prius logico e fattuale dello “sterminio di razza” dei nazionalsocialisti? Le azioni piú misteriose di Hitler non vanno spiegate anche col fatto che egli non aveva dimenticato la “gabbia dei topi”? Le radici di Auschwitz non stavano in un passato che non voleva passare?

Non occorre aver letto il libriccino, introvabile, di Melgunov per porre queste domande. Ma sono domande che si ha timore di sollevare e anch’io per lungo tempo ho esitato a formularle. Sono considerate tesi di polemica anticomunista o prodotti della guerra fredda. Non sono nemmeno gradite agli specialisti, costretti entro problematiche sempre piú anguste. Esse si fondano però su verità semplici. Ignorare deliberatamente certe verità può avere ragioni morali, ma è una violazione dell’etica scientifica.

[...]

Chi considera questa storia non come mitologema, ma osservandola nei suoi nessi essenziali, giungerà a una conclusione centrale: se essa, pur con tutta la sua oscurità e atrocità, ma anche con il suo aspetto di sconcertante novità, di cui va dato atto ai suoi agenti, ha avuto un senso per i discendenti, tale senso deve consistere allora nella liberazione dalla tirannia del pensiero collettivistico. Ciò dovrebbe spingere al tempo stesso a rispettare tutte le regole di un ordine liberale. Un ordine che permette e incoraggia la critica, quando essa è rivolta ad azioni, forme di pensiero e tradizioni, dunque anche a governi e a organizzazioni di ogni tipo; ma che deve imprimere il marchio dell’illecito a una critica di condizioni dalle quali gli individui non possono liberarsi (o solo con estrema difficoltà): cioè la critica verso “gli” ebrei, “i” russi, “i” tedeschi o “i” piccolo-borghesi. Se il “confronto” col nazionalsocialismo viene condizionato proprio da questo pensiero collettivistico, sarà giusto mettervi la parola fine. È innegabile che spensieratezza e autocompiacimento potrebbero in seguito dilagare. Ma questa non è una conseguenza inevitabile; e in ogni caso la verità non può essere subordinata all’utilità. Un confronto piú ampio, che dovrebbe consistere in primo luogo nella riflessione sulla storia degli ultimi due secoli, porterebbe sí il passato in questione a “passare”, come si addice a qualsiasi passato; ma riuscirebbe proprio per questo ad appropriarsene.



AA. VV., Germania: un passato che non passa, a cura di G. E. Rusconi, Einaudi, Torino, 1987, pagg. 3 e 8-10
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Messaggioda Noel & Kelly il mer gen 28, 2004 7:28 am

CAZZO CHE SCHIFO IL NAZI-FASCISMO!!!! MI FA' PROPRIO SCHIFO!!!!
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Messaggioda piojo84 il mer gen 28, 2004 10:12 pm

rispetto e onore eterno a chi ha vissuto.
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Messaggioda GioLennon il mer gen 28, 2004 10:43 pm

Alle volte le cose forzate,inculcate con la forza,non sortiscono l'effetto sperato.La "giornata della memoria",una ricorrenza che avrebbe un significato più forte e piu' onesto se non fosse a senso unico.L'onda retorica partita da parecchi giorni sui media si riferisce unicamente alla Shoa,ma non é esistito solo quello.Perché deve essere ricordata continuamente come monito solo quella tragedia e non anche altre fatte cadere da tutti nell'oblio?Perché la cattiveria del mondo deve essere riassunta unicamente in quel dramma?Perché nessuno parla mai del genocidio degli ucraini tanto x dirne uno?Pianificare uno sterminio per fame e assideramento é meno grave?E i tibetani?O forse questi non hanno avuto un Primo Levi o un Anna Frank per commuovere e sensibilizzare il mondo?Perché l'indignatio contro la strega antisemita deve essere sempre alta e si cala un velo ipocrità di omertà sul resto,anche su quello che sta accadendo non 50 anni fa ma ora?Attenzione non si tratta di stabilire una barbara contabilità di morti fatta da un regime piuttosto che da un altro,non si tratta di appropriarsi di alcune tragedie e tralasciarne altre.Queste giornate hanno un senso storico solo se spogliate di tutte queste meschine strumentalizzazioni,se rammentano i tanti popoli(quello ebraico non ha l'esclusiva del dolore eterno)che hanno vissuto immani atrocità,se riportano alla luce TUTTE le pagine dolorose dei vari conflitti mondiali,quelle note e quelle nascoste.La storia non é solo quella che piace ad Israele!La verità é che ci sono morti di serie A e di serie B.Non vedremo mai nessuno ricordare iL genocidio attuale in Africa,Palestina o Tibet,tanto x dirne qualcuno.Nessuno ricorda l'atomica.Queste vittime non hanno potere mediatico,nessuno che le sponsorizza,quindi cadono nel dimenticatoio.Oggi assistiamo a stermini proprio da chi avendole vissute in prima xsona dovrebbe dare il buon esempio.Perché nessuno dice che Israele rigetta oltre 140 risoluzioni Onu sull'occupazione dei territori palestinesi,nessuno dice che possiede oltre 200 testate nucleari,che a loro é permesso studiare un virus capace di uccidere chi sia in possesso del genoma Arabo.X molto molto meno si sono fatte guerre e si sono catturati capi di stato x giudicarli imputandogli crimini di guerra.E allora nel giorno della MEMORIA,sembra proprio che QUALCUNO l'abbia persa!!!
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Messaggioda Promentory1985 il gio gen 29, 2004 1:29 pm

infatti! nel brano di nolte che ho riportato sopra c'è scritto che lo sterminio nazista potrebbe esere la conseguenza dell'"arcipelago gulag", cioè, lo sterminio dei bolscevichi contro i curdi (mi sembra) avvenuto anni prima e che aveva le stesse caratteristiche dello sterminio nazista! ;)
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Messaggioda OasisGirl il gio gen 29, 2004 3:59 pm

chissà se serve davvero a qualcosa una giornata della memoria...
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Messaggioda piojo84 il lun feb 02, 2004 11:06 pm

lennon85 ha scritto:infatti! nel brano di nolte che ho riportato sopra c'è scritto che lo sterminio nazista potrebbe esere la conseguenza dell'"arcipelago gulag", cioè, lo sterminio dei bolscevichi contro i curdi (mi sembra) avvenuto anni prima e che aveva le stesse caratteristiche dello sterminio nazista! ;)
...non solo curdi, oppositori politici, zingari e solo qualche storico revisionista riesce ad ammetterne la scientificità pari a quella della shoah...
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Messaggioda Promentory1985 il mar feb 03, 2004 10:32 pm

ed infatti questo storico è stato bandito dappertutto...
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