da eli7 il lun feb 14, 2011 4:17 pm
Non riesce neanche a dirlo, basta guardarlo in faccia per capire la decisione sofferta: Ronaldo sta vivendo la sua ultima giornata da giocatore e, se fa male a tutti gli amanti del calcio, si può solo immaginare quanto sia doloroso per uno che ha vissuto di pallone. Lo fa nel giorno di San Valentino, il giorno degli innamorati, e chi è innamorato del calcio non può non aver amato il Fenomeno.
"Non riesco neanche a parlare - ha esordito il bi-campione del mondo nella sua conferenza di addio -. Per me è un'emozione indescrivibile: sono qui per annunciare che sto chiudendo la mia carriera da calciatore professionista. Una carriera bellissima, meravigliosa, emozionante, in cui non ricordo di aver avuto nemici. Ho avuto molti problemi, ma grandi vittorie. Sto chiudendo anticipatamente la mia carriera per alcuni motivi che credo siano importanti. Tutti qui sanno quello che ho passato, negli ultimi due anni ho avuto una lunga sequenza di infortuni che mi hanno colpito da una parte all'altra del corpo, da un muscolo all'altro e proprio questi dolori mi hanno costretto ad anticipare il mio ritiro".
"Quattro anni fa, al Milan, ho scoperto di avere anche un disturbo che si chiama ipotiroidismo. Si tratta di un disturbo che rallenta il metabolismo e per controllarlo bisogna assumere degli ormoni che nel calcio non sono ammessi. Ora che ve l'ho detto magari in molti si pentiranno per aver scritto delle cattiverie sul mio peso: io, invece, non ho rancore".
"Devo fare un ultimo ringraziamento a tutte le squadre in cui ho giocato: Cruzeiro, Psv, Barcellona, Inter, Real Madrid, Milan e Corinthians - afferma il brasiliano con le lacrime che gli solcano il viso -. Voglio ringraziare tutti i giocatori che hanno giocato al mio fianco e quelli che mi hanno affrontato da avversario, voglio dire grazie a chi è stato leale con me, ma anche a chi non è stato corretto, ringrazio gli allenatori con cui ho condiviso tanto e gli altri con cui ho avuto divergenze professionali, ringrazio quelli che mi hanno sostenuto, gli sponsor".
Infine, un grazie speciale per il Corinthians, momento in cui Ronaldo non si trattiene più e inizia a singhiozzare: "Ho detto sì al Timao perchè sapevo che non avrei potuto vivere senza. Un grande grazie va al presidente a cui devo anche chiedere scusa per non essere riuscito ad incidere nel progetto della Coppa Libertadores. Qui è tutto stato bellissimo, meraviglioso".