da Promentory1985 il ven dic 03, 2010 6:02 pm
secondo me state confondendo più cose però.
fermo restando che per me questo sciopero è una puttanata perchè non c'entra proprio niente con il calcio e con il particolare momento sociale che si sta vivendo oggi. il calcio è sempre stato motivo di sfogo per tutti, lavoratori e dirigenti, operai e manager, "proletari" da 1500 euro al mese e professionisti da 70000 euro l'anno; questo sciopero fa ottenere solo un risultato: allontanare il calcio dalla gente, perchè passa il messaggio unico e universale che i calciatori sono solo dei mercenari viziati che già prima rappresentavano poco i loro tifosi, dopo questa genialata dello sciopero farà andare il loro gradimento sotto lo zero.
detto questo, reputo differente, ma non troppo, il discorso tra giocatori professionisti di serie A e quelli di serie C (o lega pro), perchè i primi possono pure stare diversi mesi senza prendere lo stipendio, che tanto starebbero bene comunque. per quanto riguarda i calciatori di serie C la situazione è un tantino diversa, perchè in quel caso non guadagnano milioni di euro, nella gran parte non arrivano nemmeno a cifre a cinque zeri, però non è che se la passano poi tanto male... il minimo sindacale, è vero, sono 1500 euro, ma quanti sono i giocatori di serie C che prendono 1500 euro? pochi, anzi, pochissimi e spesso sopra prendono anche diversi soldi in nero, come tutti del resto. 1500 euro è lo stipendio di un titolare in una squadra di media classifica di Eccellenza, oppure di uno che ti fa la differenza in Promozione (per non parlare della serie D, dove 1500 euro può essere anche lo stipendio di un panchinaro). Infatti, nei campionati dilettantistici di soldi ne girano tanti, ci sono molti imprenditori che riciclano i soldi col calcio, prendono una squadra di dilettanti e la portano in alto, poi la mollano quando c'è da fare il salto definitivo nel calcio semi-professionistico, tant'è che diversi ragazzi che non hanno fatto il grande salto nei professionisti decidono di giocare a livello dilettantistico (dove pagano tutto in nero) per non allontanarsi da casa, però ogni anno si vendono al miglior offerente e fanno bei soldi perchè garantiscono dei risultati certi (a volte guadagna più uno che gioca in eccellenza che uno che gioca in C2...e ne ho conosciuti...).
il paragone con l'operaio o con l'idraulico poi non ci sta perchè il calciatore professionista o semi-professionista ha uno stipendio al netto, perchè poi nella maggior parte dei casi le società ti danno vitto e alloggio e ti pagano pure le tasse, quindi anche uno che non gioca in serie A non ha di che lamentarsi... certo, poi ci sono alcuni casi insostenibili come il gallipoli in serie B l'anno scorso o altre società di categoria più bassa che non ti fanno vedere una lira e poi a fine campionato falliscono, con tanti saluti e baci ai dipendenti (in questo caso giocatori e staff), oppure quelli che si vendono le partite (la serie C da metà febbraio in poi è una farsa), ma fidatevi che vorrei tanto essere un giocatore di serie C...