da kaa il gio set 16, 2010 6:54 pm
Meghni-Bresciano e lo strano "caso" della maglia numero 23...
Da Roma manca ormai da circa nove mesi: prima la Coppa d'Africa, poi l'infortunio al tendine rotuleo del ginocchio sinistro, la definitiva resa con una partecipazione al Mondiale con la maglia dell'Algeria andata in fumo proprio in extremis ed infine l'operazione. Queste sono le ultime notizie provenienti da Mourad Meghni, in questo momento a Parigi alle prese con alcune sedute di riatletizzazione post-operazione ed il cui rientro nella Capitale, al contrario di quanto affermato la settimana scorsa dai quotidiani algerini, secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione de lalaziosiamonoi.it, dovrebbe avvenire tra circa 3 settimane, giorno più, giorno meno. Nonostante la lontananza dall'Italia, però, il centrocampista biancoceleste si è reso protagonista indiretto, a sua insaputa, di un episodio alquanto singolare. Come tutti ben sanno, Meghni, da quando veste la casacca della Lazio, ha sempre indossato il numero 23 ed anche in questa stagione avrebbe voluto confermarlo, nonostante, chicca per gli amanti della cabala, la sfortuna non avesse mai smesso di perseguitarlo. Fin qui nulla di strano, se non fosse, però, che domenica, negli ultimi scampoli di gara contro il Bologna, mister Reja ha mandato in campo Mark Bresciano proprio con la maglia numero 23, anche se nel mese di giugno, l'ex rosanero sembrava aver optato per l'80 (il suo anno di nascita, ndr). Come sono andate, quindi, realmente le cose? Semplice: il centrocampista australiano, appena giunto a Roma, aveva chiesto alla società di poter indossare proprio il 23 sulla sua maglia, numero che lo ha accompagnato durante la sua esperienza a Palermo. La risposta del club: "Bisogna chiedere a Meghni...". Ovviamente, verrebbe da aggiungere. Bresciano, quindi, dopo aver cercato a più riprese, ma invano, di mettersi in contatto con Mourad, sembrava aver abbandonato l'idea iniziale e soprattutto sembrava essersi "rassegnato" ad indossare l'80, visto che in una delle ultime amichevoli pre-campionato, quella contro il Racing Santander all'Olimpico, lo aveva portato, senza problemi, sulle proprie spalle. Poi, se vogliamo definirlo così, il "misfatto": un cambio repentino, una scelta fatta forse con troppa sufficienza, un via libera concesso da qualcuno che, certamente, non è Mourad Meghni. Ed il fantasista algerino non l'avrebbe presa troppo bene. Una decisione, quella della società e dello stesso Bresciano, che, certamente, non ha tenuto conto della volontà di Meghni, almeno fino al 2012, ancora un tesserato della S.S.Lazio. Probabilmente, anche se Reja non ha mai avuto modo di testare le sue qualità sul campo, l'ex centrocampista del Bologna verrà relegato dal club capitolino nel gruppo dei cosiddetti "emarginati", fatto che, però, non giustifica il completo disinteressamento nei suoi confronti. L'apporto di Meghni alla causa Lazio, vuoi per demeriti del ragazzo, vuoi per la sfortuna che lo ha spesso attanagliato, è andato certamente molto al di sotto delle aspettative di addetti ai lavori e tifosi, su questo non ci piove. Ma, a volte, il rispetto dovrebbe andare al di là di certe cose...
meghni è un coglione e non lo posso vedere però tutto ciò è,come al solito, scandaloso
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff