David Trezeguet, dopo dieci anni di Juve, si è trasferito ad Alicante, ma il suo cuore rimane bianconero. E nell'intervista alla 'Gazzetta dello sport' lo dice a chiare lettere: "Io David Trezeguet resterò per sempre tifoso della Juve. Anzi, il giorno in cui la squadra bianconera vincerà lo scudetto andrò a Torino e chiederò alla famiglia Agnelli di inventare una maglia con la terza stella. E sarò il primo ad indossarla". Perché per lui gli scudetti sono sempre 29, guadagnati sul campo: "I due titoli che ci hanno tolto sono stati una clamorosa ingiustizia. Lo penso io, lo pensa chi ama la Juve, ma ne sono convinti anche i giocatori dell’Inter con i quali ho parlato. Andate a riguardare le immagini di quei campionati. Andate a riguardare i nostri gol. Non c’era trucco. L'unico trucco è che eravamo più fortiâ€. Ed esorta Andrea Agnelli a non illudere i tifosi, perché per rifare una Juve come quella di Lippi o di Capello ci vorrà tempo: "L'ultima Juve riparte quasi da zero. Una scelta coraggiosa. Però bisogna avere il coraggio di dire alla gente bianconera che ci vorrà un po' di tempo per tornare a essere la squadra da battere. Da amico della Juve penso che sarebbe bellissimo riconquistare la Champions e centrare l'Europa League. Sarebbe una stagione da dieci. Lo scudetto è pane per Inter e Milan. Ma torniamo alla mia Juve. E' bello vedere Andrea Agnelli presidente. Io sono cresciuto nel mito dell'Avvocato. Quando veniva al campo eravamo tutti imbambolati. Come se lui avesse vinto 10 mondiali, 10 Champions, 10 scudetti. Andrea Agnelli dovrà ricreare la stessa magia con i più giovani". E, guardando al mercato appena chiuso, lui sa che per essere da Juve non basta essere buoni giocatori, ci vuole di più, la Juventus è un'altra cosa: "Mi piace Marotta, mi piace Del Neri, però a loro ricordo che nella Juve conta una sola parola: vincere. Se vinci entri nella storia, se non vinci viene cancellato in un secondo. La società ha operato molto sul mercato. Mi piace Bonucci, mi incuriosisce Motta e credo che Aquilani, se starà bene, diventerà una stella. Ma sono arrivati molti giocatori da squadre di medio livello. La Juve è un'altra storia. Una maglia normale pesa un chilo, quella della Juve pesa una tonnellata. E non tutti riescono a portarla sulle spalle. Il tempo dirà chi è da Juve. La partenza di Diego un po' mi ha sorpreso ma non voglio alimentare altre polemiche". E chi credeva di uccidere la Juve condannandola alla B si è sbagliato, e di tanto: "I tifosi ci consideravano degli eroi perché avevamo scelto di restare. Si sentiva stima, amore. E intorno a noi abbiamo visto crescere dei ragazzini che oggi sono dei grandi giocatori. Penso a Chiellini, a Marchisio. Se qualcuno credeva di ammazzare la Juve scaraventandola in Serie B allora ha proprio sbagliato tutto. Quell'esperienza ha reso ancora più grande il mondo Juve".
grazie David.