da 14 il ven set 03, 2010 6:54 am
Ragazzi, svegliateci. Ma che fine ha fatto il fair play finanziario? Non s' era parlato di un mercato low cost, di una Serie A triste e poco ammiccante, di sogni proibiti? E invece sono arrivati Ibrahimovic e Robinho, fuoriclasse strappati con blitz stile Anni 80. La nobiltà (Inter a parte) è tornata a spendere, la borghesia (dal Genoa al Bologna) si è fatta ingolosire dai diritti tv, la Roma è riuscita a trovare risorse insperate. Ma com' è che tutto è cambiato? No, calma, i fondamentali economici delle nostre società sono sempre i soliti. Basta dare un po' di numeri per capirci. Le 20 società del massimo campionato hanno un indebitamento lordo complessivo di 2 miliardi complessivi e, nella stagione 2008-09, hanno bruciato 209,8 milioni di euro, una sessantina in più rispetto all' anno prima, giusto per capire qual è il trend. A fronte di questa montagna di debiti, il patrimonio netto supera di poco i 300 milioni. Insomma, se la Serie A fosse un' azienda normale sarebbe in default. Nuova frontiera Coscienti che le casse sono vuote (ma non per tutti), i nostri presidenti hanno dato il «la» ad una moda che ha contagiato il movimento: il prestito con diritto-obbligo di riscatto. Esemplare l' operazione Ibrahimovic (a costo zero il primo anno, poi 24 milioni rateizzati). E che dire degli acquisti di Pepe, Motta e Quagliarella e del prestito di Aquilani? C' è una ragione contabile, intanto. In Italia non è possibile rateizzare i pagamenti da campagna acquisti per più di tre anni: con questo stratagemma si allungano i tempi. Ma prima o poi l' ora X arriva. E allora? C' è un' altra spiegazione. Salari Negli ultimi tempi un po' tutte le big - chi più chi meno - si sono impegnate ad abbassare il montestipendi. Non siamo ancora arrivati a un livello accettabile, visto che il costo del personale pesa per oltre il 60% sul fatturato. La speranza è che, avendo più tempo a disposizione, i salari caleranno e i conti si riequilibreranno, consentendo di ammortizzare gli acquisti senza trovarsi con l' acqua alla gola. Sembra essersi dimenticati, tuttavia, delle scadenze imposte dall' Uefa. È vero che il fair play finanziario entra il vigore nella stagione 2013-14, ma i controllori di Nyon si metteranno in moto già nel 2011, nel senso che sin dal prossimo anno i bilanci delle società finiranno sotto la lente d' ingrandimento. Tra il 2011 e il 2012 il deficit non potrà eccedere i 45 milioni (comunque ripianati dai soci), pena l' esclusione della Champions o dall' Europa League. A quel punto, le spese compiute per acquistare i vari Ibra e Borriello incideranno tra i costi alla voce ammortamenti, per tanti esercizi quanti sono gli anni di contratto del calciatore in questione. Motivazioni diverse L' Inter è rimasta un po' a guardare? Massimo Moratti aveva già dato chiari segnali di un' inversione di rotta, dopo aver chiuso dal 2006 al 2009 con un rosso complessivo di oltre 500 milioni di euro. Negli anni passati la società nerazzurra è stata quella che più di tutte ha vissuto al di sopra dei suoi mezzi. Doveva darsi una regolata, e l' ha fatto. Anche perché di recente la Saras ha lanciato un bond da 250 milioni di euro... Quanto al Milan, è da alcune stagioni che la Fininvest ha imposto l' austerity. Negli ultimi anni, il club rossonero ha sistemato i conti solo con le grandi cessioni (Shevchenko e Kakà ). Se il patron Silvio Berlusconi ha deciso, improvvisamente, di tornare a fare il re del mercato, è per questioni che vanno al di là della convenienza finanziaria. Il quadro politico instabile, la necessità di recuperare un consenso, i tifosi che sono pure elettori... Per un Preziosi che spende, oltre ai Gormiti che spopolano negli Usa, c' è la nuova divisione dei diritti tv, che favorisce la classe media. Così, facendo un paragone con il passato, si scopre che questa estate i club di Serie A hanno sì speso meno di un anno fa (da 452,8 a 334,9 milioni), ma se aggiungiamo i futuri riscatti dei vari Ibra e Borriello, il gap quasi si annulla. * w I NUMERI 2 miliardi di euro di debiti per la serie A. E' una delle «voci» che illustrano il momento difficile del calcio italiano 210 milioni di euro di deficit nella stagione 2008-2009 per il calcio italiano: cifre che emergono dai bilanci di A 15 milioni di euro di garanzie concessi da UniCredit alla Roma per portare in porto l' operazione Borriello
gazzetta.it
porca troia!!! e ci credo che non compra l'inter...
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.
iaia ha scritto:zio bubu.
liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..