La vittoria della Champions League tradotta in euro19.07.2010 10.49
Sessanta milioni di euro. E' questa la cifra record incassata dal club vincitore della Champions League dopo essere arrivato in fondo alla competizione più ambita d'Europa. Il motivo economico che spinge ogni squadra ambiziosa a sottovalutare tutte le altre competizioni nazionali per focalizzare le proprie attenzioni sulla coppa dalle grandi orecchie. Un giro d'affari in grado di portare nelle casse di una società milioni di euro grazie soprattutto all'aspetto legato all'immagine e al marketing. Infatti i meriti sportivi della Champions League vinta dall'Inter hanno fruttato 31 milioni di euro alla società nerazzurra. Il resto lo ha prodotto il "market pool". Un bonus legato al valore dei rispettivi mercati nazionali delle squadre che l'Uefa assegnerà ai Campioni d'Europa e che potrebbe far lievitare gli incassi fino a 60 milioni. L'importo disponibile stimato per il market pool televisivo, cioè 337,8 milioni di euro, verrà distribuito proporzionalmente in ogni mercato a seconda dei club che partecipano alla fase a gironi e a quelle successive. La quota per ogni federazione verrà suddivisa fra le squadre partecipanti in base ai risultati nel precedente campionato e al numero di partite che ogni squadra gioca in Champions League.
Tutto questo è conseguenza in primis della rivoluzione applicata dal presidente dell'Uefa Michel Platini che ha introdotto diverse modifiche rispetto al passato. Cambiamenti che hanno permesso alle partecipanti alla manifestazione internazionale di arricchirsi e fare arricchire. L'inserimento di un numero maggiore di squadre partecipanti, preliminari meno agevoli e più avvincenti, la presenza di tre club subito ai gruppi per i grandi campionati e la finale al sabato. Una riforma che ha portato anche nuovi ricavi. Gli introiti saliranno dagli attuali 900 fino a 1.100 milioni. La Champions League come un vero paradiso del denaro, in cui ogni squadra ambisce ad arrivare per guadagnare economicamente ma soprattutto in termini di prestigio. Inoltre per le squadre vincitrici dei titoli nazionali c'è un bonus di partenza.
Per l'anno prossimo Inter, Chelsea, Bayern Monaco e Barcellona disporranno da subito di 200mila euro extra. Inoltre secondo il sistema di distribuzione degli introiti, una squadra che ha partecipato alla fase a gironi della Champions League è destinata a ricevere una quota minima di 7,1 milioni di euro. Nello specifico ognuna nelle 32 squadre partecipanti alla fase a gironi riceverà un bonus di partecipazione di 3,8 milioni di euro più un premio partita di 550.000 euro per gara disputata. Inoltre, nella fase a gironi è previsto un incentivo di 800.000 euro per ogni vittoria e di 400.000 euro per ogni pareggio. Se una squadra vince tutte e sei partite in un girone guadagna anche 11,9 milioni di euro tra bonus e incentivi partita. Le 16 squadre che raggiungeranno gli ottavi incasseranno 3 milioni di euro, le partecipanti ai quarti di finale 3,3 milioni di euro e le quattro semifinaliste 4 milioni di euro ciascuna.
All'Inter che ha vinto la finale del 22 maggio a Madrid sono andati 9 milioni di euro, mentre alla seconda classificata spettano 5,2 milioni. Dunque, se una squadra vince tutte e sei le partite della fase a gironi, incassa 11,9 milioni di euro, cifra che salirebbe immediatamente a 14,9 milioni di euro grazie al premio di qualificazione agli ottavi. Il 75% dei proventi totali dai contratti televisivi e commerciali conclusi dalla UEFA, fino a un massimo di 530 milioni, andrà ai club. Il restante 25% verrà destinato al calcio europeo e resterà alla UEFA per coprire i costi organizzativi e amministrativi e i pagamenti a titolo di solidarietà per federazioni, club e leghe. La Champions diventa in questo modo la competizione più ambita, vera ossessione per molte società . E' il motivo per il quale il Milan ha sempre messo la Champions al primo posto degli obiettivi stagionali. Oppure l'Inter, che pur vincendo diversi campionati consecutivi ha premuto sull'acceleratore per mettere le mani sul prestigioso trofeo dopo 45 anni di digiuno. All'estero come in Italia la massima competizione europea è il sogno di tutti i club.