da kaa il ven lug 02, 2010 5:42 pm
Brutto colpo per il mercato della Lazio: approvata riduzione da 2 a 1 "extra". Lotito: "Trattative intavolate saltano..."
L'uruguaiano Pablo Pintos, il suo acquisto non è ancora ufficiale...
Clamoroso. «La riduzione da due a un extracomunitario tesserabile è passata al Consiglio federale anche se la Lega di serie A non era d'accordo»: lo ha detto Leonardo Grosso, vice presidente della Associazione calciatori al termine del Consiglio Federale. Una notizia che potrebbe sconvolgere le strategie di mercato di molti club italiani, tra i quali la Lazio che aveva programmato (dopo l'uscita di scena di Carrizo e Makinwa) l'arrivo in biancoceleste di due calciatori extracomunitari. Praticamente fatto quello di Pablo Pintos (salta?), esterno destro uruguaiano del San Lorenzo, da definire quelli di Pablo Barrera, ala messicana dei Pumas, o di Hernanes, centrocampista brasiliano del San Paolo. Tra i candidati anche il fantasista del Getafe Albin (che presto però potrebbe impossessarsi dello status da comunitario) e del brasiliano del Lione Honorato Ederson.
AGGIORNAMENTO ORE 17,40 - (adnkronos) «Questa decisione penalizza alcuni club di serie A che avevano intavolato trattative che oggi non possono più concludersi rischiando così responsabilità contrattali». Lo ha detto Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere di Lega A, dopo il Consiglio federale che ha dato il via libera alla riduzione degli extracomunitari tesserabili dai club di serie A. «Avrebbe avuto più senso varare un provvedimento del genere dalla finestra del mercato invernale di gennaio», ha proseguito Lotito. «Ritengo che non sia la soluzione più giusta per risolvere i problemi attuali del calcio italiano. Ma ora non è il momento di fare processi»
poco contento la merda di sta notizia....comunque cambiare le regole a mercato in corso è da coglioni veri
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff