da columbia83 il sab giu 19, 2010 3:45 pm
Francia, insulti in vetrina
Anelka spedito a casa
L'Equipe riporta le pesantissime ingiurie dell'attaccante al c.t. Domenech durante il match con il Messico. Sui Bleus infuria una bufera mediatica, ma i giocatori ostentano indifferenza. Poi la notizia della cacciata di Anelka
PARIGI, 19 giugno 2010 – Almeno non rischiano la ghigliottina, ma i Bleus sono comunque sotto processo in patria, accusati di ogni tipo di crimine calcistico. Molti di loro però rischiano comunque di chiudere definitivamente con la nazionale. A furor di popolo. E di stampa, che non risparmia niente alla banda Domenech. In primis l’Equipe che, con verismo destinato a far discutere, spara in prima pagina l’insulto proferito da Anelka al c.t. alla fine del primo tempo della partita contro il Messico.
vaffa — Un insulto che fissa un’istantanea eloquente sul clima che regna nello spogliatoio francese. Dopo i primi 45’ deludenti, Domenech chiede alla punta del Chelsea di rispettare le indicazioni altrimenti finisce in panchina. Anelka non apprezza e manda a quel paese l’allenatore: “Vaffa…sporco figlio di …â€. Insulto che oggi è sparato in prima pagina dell’Equipe che non offre un grande esempio pedagogico, tanto rivendicato quattro anni fa con le critiche feroci (poi ritirate a ragion di sponsor) alla capocciata di Zidane a Materazzi.
tensioni — Ma nel triste teatrino degli orrori, Anelka non è solo. L’oscar del miglior ruolo da copotragonista va a William Gallas, un altro “senatore†a fine ciclo e nel mirino della Juventus. Al fischio finale contro il Messico il giornalista di bordo campo di Tf1, rete ufficiale dei Bleus, gli chiede un commento. In risposta ottiene un bel dito medio, davanti a tutti. Volgarità che non scompongono più di tanto i diretti interessati, visto che lo stesso Anelka, ieri, si è presentato a pranzo nel lussuoso ritiro come se nulla fosse.
vendetta — Indifferenza è anche quella che ostenta Ribery che si è imposto in regia al posto dell’odiato Gourcuff, fallendo clamorosamente. L’esterno del Bayern, travolto in primavera da uno scandalo a luci rosse, non si è degnato di offrire la sua versione dei fatti. Ci ha pensato l’ex milanista, rimasto in panchina contro il Messico, vendicandosi con poche parole: “Non c’è stata creatività , né gioco, il fallimento è collettivoâ€. Sottointeso: se c’ero io in campo magari andava diversamente. Muto anche Henry, dall’alto dei suoi record (4 Mondiali e 51 reti), disinteressato da una competizione che non lo vede protagonista. Il blaugrana sta già pensando al ricco finale di carriera negli Stati Uniti.
esasperazione — La Francia, come spiega oggi Aimé Jacquet, il c.t. della coppa del Mondo, è a fine ciclo. Ora tocca a Laurent Blanc che deve ricostruire un gruppo e imporre nuovo stile e nuove prospettive, facendo innamorare di nuovo i tifosi esasperati dai capricci e dalle volgarità di giocatori mai così distanti. Una vera sfida: “Blanc ha poco tempo – dice Jacquet – e sarà duraâ€.
a casa — Nel tardo pomeriggio la notizia: il Mondiale di Nicolas Anelka è terminato. Il francese è stato escluso dalla squadra in seguito agli insulti contro il c.t. Domenech nell'intervallo della partita persa contro il Messico. La decisione è stata presa, pare, dopo un incontro tra Domenech, Anelka e Patrice Evra, al termine del quale la Federazione ha prerso la decisione non concedendo neppure ad Anelka di presentarsi in conferenza stampa per spiegare la propria versione dei fatti.