Così la finite de rompe.
Totti squalificato per quattro gare
CORSPORT (P. TORRI) - Non poteva che essere una stanga ta. Il giudice sportivo ha battuto il martel letto sulla scrivania, ha chiesto silenzio e ha sentenziato quattro giornate di squalifi ca per Francesco Totti, conseguenza del calcione rifilato a Mario Balotelli nei miÂnuti conclusivi della finale di Coppa Italia. In pratica uno stop per l’intera prossi ma edizione, eventuale fina le esclusa (partite secche di ottavi e quarti di finale, se mifinale con gare di andata e ritorno). Stringata la moti vazione, « per comportaÂmento scorretto nei confron ti di un avversario (prima sanzione); per avere inoltre, al quarantreesimo del secon do tempo, nel corso di un’azione di gioco con il pallone non raggiungibile, colpito inÂtenzionalmente un avversario con un cal cio a una gamba» che non è altro che la fo tografia di quello che è accaduto.
C’è poco da sorprendersi. Semmai si può minima mente discutere sul numero quattro: per condotta violenta la consuetudine vuole tre turni di stop, per un fallo violento una gior nata, è possibile che il giudice abbia som mato le due cose arrivando, appunto, ai quattro turni di stop per il capitano della Roma. Squalifiche più lunghe possono es sere determinate solo dal referto medico, cioè dal fatto di aver procu rato un danno più o meno grave all’avversario colpito. Totti non è che sia rimasto contento della sanzione che gli è stata data. Sia chiaro, si aspettava una punizione pesante, tre giornate, è ri masto stupito e deluso per il turno di stop che dovrà scontare.
« Mi sembra esagerata la squali fica » , è stato questo il suo primo commen to a chi gli ha riferito l’ufficialità della sua squalifica. Totti (che ieri attraverso il suo sito ufficiale ha voluto fare i complimenti a Carlo Ancelotti per la vittoria in Pre mier) sa bene di aver sbagliato, lo ha det to subito, a caldo, ma è anche convinto che l’infinito tam-tam mediatico che ha scate nato il suo fallo, dal Presidente della Re pubblica in giù, abbia influito sull’entità della sanzione. Anche per questa ragione il capitano giallorosso è intenzionato a fare ricorso. Convinto che la società sarà al suo fianco avendo come obiettivo un minimo di sconto.
In effetti, ieri, subito dopo la sentenza data alle stampe dal giudice sportivo, il pre sidente della Roma, dotto ressa Rosella Sensi, ha avu to un breve contatto telefo nico con lo studio dell’avvo cato Antonio Conte, da anni lo studio che segue tutte le vicende legali che coinvol gono la società e i suoi tesserati. C’è l’in tenzione di fare il ricorso, non c’è peraltro nessuna fretta visto che ci sono sette gior ni per presentarlo, molto probabilmente sarà ufficializzato nelle prossime quaran totto ore. Subito dopo il contatto che ci sa rà tra la dottoressa Sensi e il suo capitano. Se, come è sicuro, Totti chiederà di pre sentare il ricorso, questo sarà fatto, pun tando la linea difensiva sul fatto che la grande eco mediatica che c’è stata sul ca pitano della Roma in conseguenza del suo calcio intenzionale rifilato a Balotelli, sia stata alla base della giornata in più di squa lifica rispetto a quello che si aspettavano a Trigoria.
La dottoressa Sensi ha già fatto sapere che la Roma sarà toÂtalmente al fianco del suo giocatore simbolo, suppor tandolo in tutte le maniere possibili. Come, peraltro, si aspetta Totti che, dalla fina le di coppa Italia, sta attra versando un momento molto difficile, al punto che nei giorni scorsi per la testa gli è passato anche il pensiero di un ritiro a fi ne stagione. Eventualità che ci sentiamo da escludere, anche se la prossima coppa Italia Totti la potrà seguire soltanto da ti foso. Multata la Roma di 40.000 euro per cori razzisti, lancio di petardi e bottigliet te verso il campo ed esplosione di petardi e fumogeni.