da liam4ever il mar set 29, 2009 4:20 pm
Real Madrid, Kakà : "Via per volere del Milan"
29.09.2009 17.45 di Stefano Sica
"Io ho sempre lasciato la possibilità al Milan di cedermi o no e, dal momento in cui il Milan ha deciso di cedermi, ho sempre detto anche questo: 'Le mie motivazioni non sono le stesse della società '. A questo punto non c'entrava più rimanere nel club". Ricardo Kakà torna sulla sua cessione estiva al Real Madrid, tanto rimpianta dai tifosi rossoneri ma forse necessaria per un club desideroso di ristrutturarsi finanziariamente. "Sicuramente sono cose che capitano nella vita. Non c'è alcun rammarico da parte della società , o il contrario. Sono molto grato a Berlusconi, a Galliani ed a tutti quelli con cui ho vissuto in questi anni, perché è grazie al Milan se sono arrivato dove sono arrivato. Quando sono tornato a Milanello, tanti tifosi gridavano il mio nome. Hanno capito il motivo per cui sono andato via: la verità prima o poi viene fuori. La verità è che, e Berlusconi l'ha detto anche recentemente, la mia vendita era necessaria per tanti motivi della società . Quello che mi manca di più sono gli amici, i miei compagni di squadra, voi giornalisti, tante persone che sono rimaste in Italia. A volte mi manca la partita, ma qui sono contento. Le partite del Milan cerco sempre di vederle tutte, ho visto quella contro il Bari. Sono tutti compagni e tifo per loro. C'è un allenatore al quale sono molto legato per tutto quello che abbiamo vissuto insieme. Lui è stato preso da una situazione nella quale era difficile dire di no: Leo è molto legato al Milan per tutto quello che ha vissuto. Ancelotti? Lo sento spesso, è contento per l'inizio del campionato e della Champions. A lui sono molto legato. Cerco di parlargli spesso, di sentirlo e ci scambiamo le nostre esperienze. Però se c'era la possibilità di andare via dal Milan, avrei preferito giocare nel Real prima che nel Chelsea. Mourinho? E' una persona speciale per i suoi modi, un vincente. Qui in Spagna non ho trovato nessuno come lui. Mi è simpatico. Finché fa battute divertenti, non aggressive, mi sta simpatico. Pato? E' un giocatore di venti anni, che deve fare ancora molte cose. E giovane ed ha un talento impressionate, ma lasciare la responsabilità del Milan ad uno come lui, che deve ancora crescere e fare tante cose, secondo me è presto. Per questo penso che lui deve stare tranquillo. Quando sono arrivato in Italia ho dovuto cambiare tante cose nel mio modo di giocare, imparare tante altre cose per adattarmi al calcio italiano. Anche lui dovrà fare certe cose e cambiare la sua maniera di giocare".
ditegli di dirlo un'altra volta perchè non l'avevamo capito