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Ibra-Eto'o, scambio praticamente concluso
MILANO, 18 luglio - La rivoluzione è compiuta. Memore degli erroÂri del passato (ovvero la tardiÂva cessione di Ronaldo quanÂdo il Fenomeno aveva già giuÂrato fedeltà al Real Madrid), Massimo Moratti ha deciso di risolvere chirurgicamente la grana Ibrahimovic: lo sveÂdese andrà a Barcellona (coÂme desidera) e in cambio l’InÂter otterrà il cartellino di SaÂmuel Eto’o, un ricco conguaÂglio (45 milioni di euro) e il prestito con diritto di riscatto di Alexander Hleb, che sarebÂbe arrivato anche a prescinÂdere dalla maxi operazione chiusa nella notte tra giovedì e venerdì nella residenza MoÂratti di via Serbelloni, come peraltro confermato da LaÂporta: «Quella è una trattatiÂva precedente, che si sta svolÂgendo a parte». Tra l’altro, in base agli accordi presi, l’inÂgaggio del bielorusso verrebÂbe pagato dal Barcellona. Al tavolo, oltre al presidente neÂrazzurro e Laporta, c’erano anche Marco Branca, dt neÂrazzurro, il vice presidente del Barça Rafael Yuste, il ds Txiki Begiristain e il dt Raül SanllehÃ, tutti provenienti da Donetsk dove nel pomeriggio avevano trattato con lo Shakhtar un difensore cenÂtrale (Dmytro Chygrynskiy). Vista la comune intenzione di arrivare a una fumata bianÂca, non è stato difficile trovaÂre un accordo, come conferÂmato prima da Moratti («Ci sembra un’operazione molto interessante»), quindi da LaÂporta, a margine della preÂsentazione di Maxwell: «La trattativa per Ibrahimovic è sulla buona strada». Ora tutÂto, come sottolineato in coro dai presidenti «Dipende dalla volontà dei giocatori». Infatti tanto Ibrahimovic, quanto Eto’o, hanno contestualmenÂte avviato - grazie ai rispettiÂvi procuratori - le grandi maÂnovre per discutere i contratÂti che li legheranno alle nuoÂve società di appartenenza.
«SÃŒ VOGLIO L’INTER» - Il primo contatto tra Moratti ed Eto’o c’è stato proprio duranÂte il vertice di via Serbelloni. A passargli il giocatore, ha provveduto direttamente LaÂporta che gli aveva parlato anche prima dell’incontro con l’Inter e lo ha contattato anÂche una volta salutato MoratÂti: «Ho detto solo a Samuel che nell’Inter sono tutti entuÂsiasti all’idea di averlo con loÂro». Eto’o, ha confermato al presidente la volontà di veniÂre all’Inter ma questo non vuol dire che è disposto a faÂre sconti, come confermato dal Camerun da José Maria Mesalles: «Con Moratti ci siaÂmo sentiti e tanto io, quanto Samuel siamo felici di trattaÂre con un grande club come l’Inter. L’accordo però dovrà chiudersi di persona e non per telefono». Mesalles doÂvrebbe tornare dall’Africa tra stasera (prenotato un aereo con arrivo alle 21) e domani, a seguire potrebbe già esserÂci l’incontro con l’Inter per diÂscutere un’operazione che sarà comunque molto oneroÂsa visto che Eto’o chiede 10 milioni di euro all’anno per cinque anni: il nodo da diriÂmere però sarà un altro, ovÂvero il “bonus†di 15 milioni che pretende il camerunese come buonuscita o... buona entrata. In pratica, Eto’o (uno che pur di raggranellare deÂnaro è addirittura volato in Uzbekistan con l’obiettivo di verificare se il Kuruvchi TaÂshkent era disposto a offrirgli 40 milioni di euro per una soÂla stagione), vuole incassare dall’ultimo contratto imporÂtante della carriera qualcosa come 65 milioni di euro.
«BARÇA INTERESSANTE» - Sono decisamente più avanti le pratiche per legare IbrahiÂmovic al Barça, non fosse alÂtro perché Raiola ieri era già in città per scortare Maxwell nel giorno del vernissage. Una volta chiuse le operazioÂni legate alla presentazione del brasiliano, il procuratore e Laporta (che ha avuto l’ok della giunta direttiva blauÂgrana) si è chiuso in una stanza per trovare un accorÂdo che dovrebbe essere siglaÂto sulla base di un contratto quinquennale (con opzione per un’altra stagione: in praÂtica, avendo Ibrahimovic quasi 28 anni, un vitalizio) con stipendio sui 9 milioni di euro che farà dello svedese Âche godrà anche di una serie di premi extra legati al suo rendimento in campo - il seÂcondo giocatore più pagato dopo Messi. «Ho saputo che il Barcellona e l’Inter si sono parlati, ma pensavo che diÂscutessero di Maxwell - ha detto Zlatan con aria beffarÂda -, se l’offerta del Barça è seria e concreta, allora divenÂta interessante... Io aspetto, ma parlate con Mino. CoÂmunque sono contento di reÂstare qui».
RABBIA MOURINHO - La verità è che ormai è iniziato il conto alla rovescia che porÂterà alla partenza dello sveÂdese da Los Angeles per ragÂgiungere l’amico Maxwell in blaugrana, eventualità già metabolizzata dal gruppo (in squadra c’è chi stappa chamÂpagne, mentre un tifoso doc come Valentino Rossi si è detto appena moderatamenÂte dispiaciuto: «Magari Eto’o potrebbe aiutarci ad arrivare in fondo in Champions»). Non da José Mourinho, però, che, Moratti dixit, «è costanteÂmente informato di quello che succede», ma che sulla permanenza di Ibrahimovic aveva scommesso pesanteÂmente. Il portoghese è livido e l’acquisto di Lucio non serÂvirà a consolarlo. Il baromeÂtro sulla Ucla, segna tempeÂsta.
Stefano Pasquino
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