Il rapporto, registrato nel primo trimestre 2009, è il dato più negativo dal 1999
Calano le entrate e crescono le uscite. Saldo primario a -22 milioni
Record negativo per i conti pubblici
il rapporto deficit/pil sale al 9,3%
ROMA - Conti pubblici in profondo rosso. Nel primo trimestre 2009 il rapporto tra deficit e pil è salito al 9,3%. Un dato che è il più negativo almeno dal 1999, anno in cui è cominciata la serie statistica dell'Istat. Vale la pena di ricordare che nel primo trimestre 2008 il rapporto era stato del 5,7%. Secondo l'Istat, nei primi tre mesi dell'anno, l'indebitamento delle amministrazioni pubbliche ha raggiunto 34 miliardi di euro. Nel primo trimestre del 2008 aveva invece raggiunto i 21,8 miliardi di euro.
L'Istat ricorda che il dato diffuso oggi sull'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è conforme alle regole di contabilità europea (Sistema europeo dei conti nazionali e regionali) ma "differisce dalla stima annuale calcolata ai fini della notifica dei parametri di Maastricht". La differenza tra i due metodi di calcolo riguarda il trattamento delle operazioni di swap (lo scambio di flussi di cassa tra due controparti). Il dato odierno, infatti, cozza contro quel 3% fissato dagli accordi di Maastricht e ancora di più con il 2011, scadenza fissata dalla Ue perché il rapporto defici/pil torni in pareggio.
Da ricordare anche che tradizionalmente il primo trimestre dell'anno è quello in cui si registra il rapporto più alto tra deficit e pil, che poi nel corso dell'anno viene corretto con le decisioni di politica economica.
Entrate e uscite. Nel primo trimestre 2009 le uscite totali sono aumentate in termini tendenziali del 4,6%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 49,2% (era al 45,6% nel corrispondente trimestre del 2008). Per quanto riguarda le entrate sono diminuite in termini tendenziali del 2,8%. Il loro valore in rapporto al pil è stato pari al 39,9% (era al 39,8% nel corrispondente trimestre del 2008).
Saldo primario. L'indebitamento al netto degli interessi passivi è risultato negativo e pari a 16,865 miliardi di euro (era -3,133 miliardi nello stesso periodo dell'anno scorso), con un'incidenza negativa sul pil del 4,6% (era -0,8% nei primi tre mesi del 2008). Il saldo corrente (ovvero il risparmio) è stato negativo e pari a 21,977 miliardi, contro il valore negativo di 11,257 miliardi dello stesso periodo del 2008, con un'incidenza negativa sul pil del 6% (era -3% nei primi tre mesi del 2008.
Le reazioni. "Il ministro Tremonti continua a dire che la situazione è 'perfettamente gestibile', ma noi siamo davvero preoccupati - attacca Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd - .La crisi è sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto nelle tasche degli italiani che perdono il lavoro o hanno difficoltà con le loro imprese. Il governo se ne occupi e, di fronte a dati sempre più allarmanti non continui a scrollare le spalle".
Azz