da columbia83 il sab giu 13, 2009 1:01 am
De Laurentiis: «Lavezzi tradisce Napoli»
Il presidente: «Ha sbagliato»
NAPOLI, 12 giugno - Hugo Campagnaro dalla Sampdoria al Napoli, ormai è fatta. È stato lo stesso presidente del club azzurro, Aurelio De Laurentiis, ad annunciare l'arrivo del difensore blucerchiato, durante la consegna del premio "Golden Gol" a Sorrento. «Abbiamo preso Campagnaro - ha detto - se vale la parola (con la Sampdoria, ndr) non ci sono più problemi».
CAFONATA - De Laurentiis ha anche commentato le manovre sul mercato del Real Madrid, definendo una “cafonata†la spesa di 150 milioni di euro per Kakà e Cristiano Ronaldo da parte del club spagnolo: «In Spagna, essendoci l'azionariato pubblico, nessuno è padrone e finisce con l'essere un gioco al massacro, soprattutto in termini di mercato - dice il numero 1 partenopeo -. Non c'è libertà di impresa, si è soffocati. E poi non è etico, è una cafonata spendere 150 milioni per due giocatori. Non si fa a braccio di ferro per stabilire chi spende di più, ma si deve gareggiare per capire chi è più bravo».
LAVEZZI - De Laurentiis ha poi parole di fuoco nei confronti di Lavezzi e dei suoi procuratori. «Il signor Lavezzi non può dire proprio nulla, nè possono dire qualcosa i suoi procuratori- ha detto il produttore cinematografico a muso duro- lui prendeva una cifra già considerevole appena arrivato dal Sudamerica, una cifra che dopo sei-sette mesi è stata ritoccata verso l'alto. Mica si possono sempre chiedere aumenti... Io non concepisco questa cosa. Marino mi ha detto che nel calcio funziona così, ma non qui, non nel Napoli. Tra l'altro fa anche piacere fare un regalo quando si riscontra un certo rendimento positivo, ma visto che questo rendimento non c'è stato... Avessimo raggiunto l'Uefa, la Champions.. Poi, sia chiara una cosa: se fai il professionista, devi farlo sempre. Io mi chiedo: sei un atleta o altro? Se sei un atleta non vai a bere di notte e non vai a prostitute. Quando giochi difendi i colori di una città , e se la sera vai a ubriacarti e vai a prostitute, stai tradendo la gente di quella città . Detto questo, dato che si tratta di ragazzi, serve uno staff per fare capire loro come comportarsi. Comunque, tornando alla questione del contratto, Lavezzi ne ha firmato uno, è un contratto bilaterale, ed allora entrambe le parti lo devono rispettare. Dovesse impuntarsi, non giocherà , e magari lo deferiremo. E potrebbe rovinarsi la carriera. Ognuno ha la propria dignità e la propria mentalità . Io ho la mia. Le promesse al giocatore? Marino è una persona al di sopra di ogni sospetto. Magari sarà sfuggita qualche frase tipo 'poi vediamo...'. Spesso si fa così. Noi probabilmente avremmo concesso qualcosa in caso di buon campionato, invece non è andata così. Io ero inviperito alla cena di fine stagione, avrei voluto addirittura non andarci. Il campionato per me era già finito a marzo. Offerte per Lavezzi? Non, non c'è stata mai nessuna offerta ufficiale. Ne dovessero arrivare di pazzesche, se ne potrebbe chiaramente parlare, perchè ogni cosa ha un prezzo. Però, se poi devo farne una questione etica, sarei capace di rinunciare anche a 25 milioni di euro».
DEVE FARSI PERDONARE - Il presidente azzurro, dopo il bastone, ha mostrato la carota parlando a Sky Sport 24: «E' partito senza poter partire, ha fatto di testa sua. E' un ragazzo, bisogna capirli perché possono sbagliare e io e il Napoli sappiamo perdonare. Ma è lui che deve farsi perdonare»
NO A CASSANO. PIACE PANDEV - Ma non finisce qui perché altri attaccanti sono sulla lista di De Laurentiis: «Cosa faremo di qui in avanti? Abbiamo preso Quagliarella, Cigarini e Campagnaro. Dobbiamo ancora prendere un paio di portieri. E ho chiesto a Marino di rinforzarci sugli esterni. Poi dobbiamo avere cinque attaccanti, e Pià sarà uno dei cinque. Ho sempre seguito Pandev, ma rispetto Lotito, che mi è simpatico. Di punte comunque se ne trovano, è difficile invece arrivare ai difensori. La squadra sarà rivoluzionata, faremo acquisti in ogni ruolo. Cassano? Grandissimo giocatore, mi sta simpaticissimo, è un artista del pallone, ma non fa per noi, perchè ha una personalità dirompente. D'Agostino? Lui è quasi un rifinitore, più che un regista, ma non si voleva muovere»