A livello umano e affettivo anche io ero molto più legato a Sheva che a Kakà però sono parecchio diverse le due situazioni. E' vero che Sheva era ancora uno dei primi 5 attaccanti al mondo quando è stato ceduto al Chelsea, però era anche preventivabile che dopo i 30 anni avesse un calo come la stragrande maggioranza degli attaccanti che hanno dato quello che aveva dato lui. Il calo poi si è rivelato anche più brusco del previsto senza contare che non si è ambientato al Chelsea etc. Sheva era un grande trascinatore che segnava a nastro in campionato e coppa ma tutto sommato più facilmente rimpiazzabile come tipo di giocatore (almeno sulla carta visto come è andato Ricardo Oliveira) anche perché dietro c'era un gruppo che pur cominciando a manifestare dei limiti in campionato era ancora una squadra della madonna che infatti ha subito vinto la Champions.
Kakà di anni ne ha solo 27 e davanti salvo infortuni gravi ha come minimo altri 4-5 anni su livelli mostruosi e forse qualcosa di più a ritmi più normali, ma soprattutto da qualche tempo a questa parte Kakà ERA il Milan, sostanzialmente.
Ronaldinho è ancora abbastanza giovane, bisogna solo vedere se ha voglia e motivazioni ma ormai sono 2-3 anni che vivacchia un pò e in genere queste tendenze sono difficili da invertire a questi livelli. Tutto sommato ci spero ancora ma deve dimostrare molta più serietà e voglia di allenarsi, quest'anno a parte un paio di partite giocava solo da fermo ed è abbastanza evidente che in serie A non si vive di sola tecnica.
Io non sopporto Seedorf da parecchio tempo e spero vivamente se ne vada, però ti dico, obiettivamente dal punto di vista di un allenatore arrivo anche a capire che si possa preferire uno che (anche se molto meno di un tempo) comunque un pò torna rispetto a uno che è praticamente fermo e perde anche lui un alto numero di palloni.
Se non si sveglia il Gaucho siamo un pò nella merda perché un Kakà non lo rimpiazzi se non con giocatori che non prenderemo mai perché altrimenti non si spiegherebbe la vendita di Kakà . A parte che non si spiega comunque