25 APRILE

Qui si può chattare e quindi parlare di qualsiasi cosa possibile ...quindi non solo musica ..VIETATO LO SPAM INUTILE, TOLLERANZA 0

Moderatori: silvietta, admin

25 APRILE

Messaggioda Zack il sab apr 25, 2009 9:21 am

Immagine
Immagine
Immagine
Immagine

grazie a chi ha reso l' Italia un paese LIBERO
Avatar utente
Zack
:: Madferit Indiscutibile ::
:: Madferit Indiscutibile ::
 
Messaggi: 8654
Iscritto il: gio feb 09, 2006 4:27 pm
Località: Chez Moi
Song Preferita Oasis: Live Forever
Album Oasis: Be here now
Tifo per: S.S.C. Napoli 1926
Film: The Departed

Re: 25 APRILE

Messaggioda Noel84 il sab apr 25, 2009 9:32 am

:appl: :appl: :appl: :appl: :appl:
Immagine
Avatar utente
Noel84
:: Madferit Indiscutibile ::
:: Madferit Indiscutibile ::
 
Messaggi: 5567
Iscritto il: lun giu 02, 2003 10:28 am
Località: Caserta
Album Oasis: Definitely Maybe
Tifo per: Milan

Re: 25 APRILE

Messaggioda ericcartman il sab apr 25, 2009 10:51 am

25 APRILE SEMPRE!
ericcartman
madferit
madferit
 
Messaggi: 443
Iscritto il: lun gen 26, 2009 1:32 pm
Song Preferita Oasis: The Masterplan,Falling Down,Gas Panic
Album Oasis: Definitely Maybe

Re: 25 APRILE

Messaggioda versa il sab apr 25, 2009 11:14 am

viva l'italia!
Immagine
Avatar utente
versa
:: Madferit Indiscutibile ::
:: Madferit Indiscutibile ::
 
Messaggi: 6530
Iscritto il: gio nov 03, 2005 8:29 pm
Località: piadina's land

Re: 25 APRILE

Messaggioda kaa il sab apr 25, 2009 11:42 am

Auguri a tutti i Marco
XXVI V MMXIII
Immagine
Quanno ve passa

Immagine Immagine
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff
Avatar utente
kaa
:: Madferit Leggendario II::
:: Madferit Leggendario II::
 
Messaggi: 25539
Iscritto il: lun ott 31, 2005 6:06 pm
Località: LA CAPITALE

Re: 25 APRILE

Messaggioda mark90 il sab apr 25, 2009 12:13 pm

speriamo duri più a lungo possibile
Avatar utente
mark90
super madferit
super madferit
 
Messaggi: 1188
Iscritto il: mar gen 17, 2006 6:24 pm
Località: ROMA
Song Preferita Oasis: Hey Now
Album Oasis: (What's the story?) morning glory
Tifo per: As Roma
Film: Pulp Fiction

Re: 25 APRILE

Messaggioda Zack il sab apr 25, 2009 12:20 pm

e qualcuno scappava vestito da tedesco...

Una mattina mi son svegliato,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire (Mi porterai) lassù in (sulla) montagna
sotto l'ombra di un bel fior.

E (Tutte) le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E (Tutte) le genti che passeranno
Mi diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!» »
Avatar utente
Zack
:: Madferit Indiscutibile ::
:: Madferit Indiscutibile ::
 
Messaggi: 8654
Iscritto il: gio feb 09, 2006 4:27 pm
Località: Chez Moi
Song Preferita Oasis: Live Forever
Album Oasis: Be here now
Tifo per: S.S.C. Napoli 1926
Film: The Departed

Re: 25 APRILE

Messaggioda BASIK il sab apr 25, 2009 12:20 pm

Marco Revelli: Le piazze rubate del 25 aprile

Non c’è, oggi, nulla da festeggiare. Né tantomeno da condividere. Sarebbe ipocrisia non dirlo.
Dobbiamo ammetterlo. Con angoscia. Ma anche con quel po’ di rispetto che merita ancora la verità: il 25 aprile è diventato una “terra di nessuno”. Un luogo della nostra coscienza collettiva vuoto, se ognuno può invitarvi chi gli pare, anche i peggiori nemici della nostra democrazia e i più incalliti disprezzatori della nostra resistenza. E se ognuno può farvi e dirvi ciò che gli pare: usarlo come tribuna per proclamare l'equivalenza tra i partigiani che combatterono per la libertà e quelli della Repubblica di Salò che si battevano con i tedeschi per soffocarla, come va ripetendo l’attuale ministro della difesa. O per denunciarne – dopo averlo disertato per anni - l’ ”usurpazione” da parte delle sinistre che se ne sarebbero indebitamente appropriate, come l’attuale grottesco e tragico presidente del Consiglio.
O ancora – in apparenza l’atteggiamento più nobile, in realtà il più ambiguo ma anche il più diffuso – per riproporre l’eterna retorica della “memoria condivisa”: quella che in nome di un’ Unità della Nazione spinta fino ai precordi dell’anima, all’interiore sentire, vorrebbe cancellare – anzi “rimuovere”, come accade nelle peggiori patologie psichiche – il fatto, “scandaloso”, che allora, in quel 25 aprile, ma anche nei durissimi decenni che lo precedettero e prepararono, si scontrarono due Italie, segnate da interessi e passioni contrastanti, da valori e disvalori contrapposti. Due modi radicalmente in conflitto tra loro, di considerarsi italiani.
Un’Italia, da una parte, in origine spaventosamente minoritaria, sopravvissuta nei reparti di qualche fabbrica, nei quartieri operai delle grandi città, lungo i percorsi sofferti dell’esilio, nelle carceri e nelle isole del confino (quelle di cui il “premier” parla come di luoghi di vacanza): un’Italia quasi invisibile, fatta di inguaribili eretici, di testardi critici ad ogni costo, anche quando le folle plaudenti sembravano dar loro torto, di gente intenzionata a “non mollare” anche quando il “popolo” stava dalla parte del despota, di “disfattisti” contro la retorica di regime, anche quando le legioni marciavano sulle vie dell’Impero… L’Italia, insomma, dei “pochi pazzi” che, come disse Francesco Ruffini, uno dei pochissimi professori che non giurarono, deve in modo ricorrente rimediare agli errori fatali dei “troppi savi”… E dall’altra parte l’Italia, sempre plaudente dietro qualche padrone, delle folle oceaniche, degli inebriati dal mito della forza e del successo, dei fedeli del culto del capo. L’Italia “vecchissima, e sempre nuova dei furbi e dei servi contenti”, come scrisse Norberto Bobbio: quelli che considerano la critica un peccato contro lo spirito della Nazione, e la discussione un lusso superfluo.
Vinse la prima: il 25 aprile sanziona appunto quella insperata, impossibile vittoria. E vincendo finì per riscattare tutti, permettendo persino, con quella sua sofferta vittoria, all’altra Italia di mascherarsi e di non fare i conti con se stessa. Sicuramente di non pagare, come avrebbe meritato, i propri crimini ed errori. Ma con ciò il dualismo non scomparve: rimase comunque un’Italia che si identificò con la Resistenza, e una che mal la sopportò e l’osteggiò. Una che si sforzò di continuare l’opera di bonifica contro quell’espressione dell’”autobiografia della nazione” che è stato il fascismo, e un’altra che, sotto traccia, in quell’autobiografia ha continuato a riconoscersi. Un’Italia che stava (fino a ieri pubblicamente) con i suoi partigiani, e un’altra che continuava (fino a ieri privatamente, o quasi) a diffidarne, se non addirittura a rimpiangere il proprio impresentabile passato.
Ora quella “seconda Italia” (fino a ieri forzatamente in disparte, per lo meno nel giorno dell’anniversario) ha rialzato la testa. Si è dilatata nello spazio pubblico fino a occuparlo maggioritariamente. E ha rovesciato il rapporto. L’autobiografia della nazione è ritornata al potere. Non solo ha ripreso pubblicamente la parola, ma ha ricominciato a dettare l’ordine del discorso. A rifare il racconto pubblico sul nostro “noi”. Tutto il frusto dibattito di questi giorni sul nuovo significato del 25 aprile si svolge all’insegna di quella domanda di “ricomposizione” delle fratture, che nel fingere di “celebrare” le scelte di allora in realtà le neutralizza e offende. Di più: ne rovescia radicalmente il segno.
Ci sta alle spalle un mese in cui abbiamo assistito a un clamoroso tentativo d’imporre, con la logica dell’emergenza, un clima asfissiante di rifiuto della critica e di esaltazione del culto del capo; in cui il sistema dell’informazione ha raggiunto vette di servilismo imbarazzanti; in cui l’opposizione, ridotta a fantasma, ha balbettato o si è adeguata. Come non vedere quanto l’appello alla “memoria condivisa”, in questo contesto, suoni sostegno a quella stessa domanda di unanimismo che sta dietro ogni logica di regime? Quanto essa risponda a quella sorda domanda di far tacere le differenze e le dissonanze che costituì il vero “male oscuro” delle nostre peggiori vicende nazionali?
Per questo – per tutto questo – per la prima volta, nei sessantaquattro anni che ci separano dall’evento che si dovrebbe festeggiare, le piazze ci appaiono perdute. In esse non ci troviamo più a casa nostra, non tanto e non solo perché i nostri avversari hanno prevalso (questo accadde anche nel 1994, e il 25 aprile in piazza ci fummo, eccome!). Ma perché una delle due Italie, quella che aveva riempite quelle piazze come luoghi di una democrazia faticosamente presidiata, non c’è più. La sua voce si è affievolita, fin quasi al silenzio, per oblio delle proprie radici, incertezza sulle proprie ragioni, pigrizia mentale… Per insipienza degli uomini e fragilità del pensiero. Non andremo al mare, in questo giorno. Questo no. Ma in montagna forse sì, lì idealmente si dovrebbe ritornare, dove l’aria è più fine e favorisce la riflessione e il pensiero. Sul mondo nuovo che stentiamo a capire. E su di noi, che ci siamo smarriti. Ne abbiamo un impellente bisogno.

Marco Revelli

da il manifesto, 25/04/2009
Quando vennero a prendere gli ebrei
Io rimasi in silenzio perché non ero ebreo
Quando vennero a prendere gli omosessuali
Rimasi in silenzio perché non ero omosessuale
Quando vennero a prendere i comunisti
Rimasi in silenzio perché non ero comunista
Quando vennero a prendere gli zingari
Rimasi in silenzio perché non ero zingaro.
Poi vennero a prendere me
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.


Martin Niemöller
Avatar utente
BASIK
:: Madferit Indiscutibile ::
:: Madferit Indiscutibile ::
 
Messaggi: 6837
Iscritto il: lun set 16, 2002 8:16 pm
Località: Milano

Re: 25 APRILE

Messaggioda better man il sab apr 25, 2009 12:31 pm

il problema è che gli italiani sono pecoroni per natura e alla libertà preferiscono la sottomissione a qualcuno!
www.19luglio1992.com
www.stefanomontanari.net
Avatar utente
better man
madferit avanzato
madferit avanzato
 
Messaggi: 700
Iscritto il: gio set 19, 2002 7:54 am
Località: across the borderline

Re: 25 APRILE

Messaggioda The Shield il sab apr 25, 2009 1:07 pm

kaa ha scritto:Auguri a tutti i Marco

:lol:
Immagine
Avatar utente
The Shield
:: Madferit Storico ::
:: Madferit Storico ::
 
Messaggi: 17848
Iscritto il: ven set 17, 2004 10:30 am
Località: Fano
Song Preferita Oasis: hello
Album Oasis: (What's the story?) morning glory
Tifo per: Milan,Ferrari,Rossi,Federer
Film: 007 (tutti)

Prossimo

Torna a Chat

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 26 ospiti