da kaa il mar mar 31, 2009 7:16 am
Film hard sul conto dell’ufficio Ministra inglese: è mio marito
Qualcuno a casa Timney-Smith ha fatto un errore che potrebbe costare caro al ministro degli Interni britannico e al partito laburista. Jacqui Smith, la donna alla guida dell’Home Office, è infatti finita sotto accusa per aver utilizzato l’indennità parlamentare, che copre le spese per la connessione Internet, per pagare alcuni film a pagamento, tra cui due per adulti. La Smith si è detta «furiosa e mortificata» per l’accaduto e ha promesso di restituire ai contribuenti i soldi spesi per le pellicole viste dal marito, Richard Timney, che è anche il suo assistente parlamentare.
Mentre la ministra era via, il marito si è dato quindi alla pazza gioia fra le pareti di casa. La richiesta di rimborso di 67 sterline, circa 72 euro, era stata presentata nel giugno scorso e comprendeva due film vietati ai minori di 18 anni del costo di cinque sterline ciascuno, visti il primo e il 6 aprile del 2008: due visioni di Ocean 13, ognuna delle quali al costo di 3,75 sterline e la visione di Surf's Up, per 3,50 sterline. Secondo le spiegazioni della Smith – che ora rischia ancor di più di uscire dal governo nel rimpasto che Gordon Brown potrebbe fare a giugno o a settembre - la richiesta sarebbe stata presentata "erroneamente", insieme a quella per la connessione Internet. "Mi dispiace molto per quanto successoâ€, ha detto in una nota il ministro degli Interni, "non appena la questione è stata portata alla mia attenzione, ho preso provvedimenti immediati per contattare le autorità parlamentari interessate e correggere la situazione. Tutto il denaro ricevuto per il pacchetto televisivo sarà restituito". Sulla testa della Smith pende anche un'inchiesta per rimborsi chiesti per spese sostenute nella sua seconda casa di Londra. In casa della ministra probabilmente stanno volando i piatti. “Dire che è arrabbiata con il marito è un eufemismo", ha riferito un amico della Smith, secondo cui il ministro sa bene che "non ci sono giustificazioni" per l'errore commesso ma non per questo ha intenzione di dimettersi. Un portavoce di Downing Street ha detto che la Smith ha fatto "la cosa giusta" ad ammettere velocemente "l'errore involontario". Ma non è la prima volta che Jacqui causa dei grattacapi al partito laburista. Nel 2007 è stato rivelato che in gioventù, come altri big della politica britannica, aveva fumato cannabis. Erano gli anni spensierati a Oxford, quando alle feste girava qualche spinello. Del resto, negli ultimi tempi il Labour è sempre più al centro di scandali. II poco onorevole Nigel Griffiths, parlamentare laburista ed ex sottosegretario nel governo di Tony Blair, ha consumato un incontro sessuale proprio nel suo ufficio alla House of Commons, violando così, oltre al senso del decoro, anche le regole di condotta per le sedi parlamentari. Ma non è finita qui: l'atto sessuale, con una brunetta non meglio identificata, si è svolto lo scorso 11 novembre, ovvero nel Remembrance Day, in cui la Gran Bretagna commemora i suoi caduti in guerra. Ricorrenza che nel 2008 segnava anche i 90 anni dalla firma dell'Armistizio nella Prima guerra mondiale. La moglie di Griffiths non ha gradito e nemmeno il Labour, che non lo ricandiderà alle prossime elezioni
è proprio il palese dei balocchi, solo da noi si vedono ste cose. che schifo
XXVI V MMXIII

Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff