ahahahakaa ha scritto:diddyna ha scritto:oh non rompere me la trovata nico la gif LOL
complimenti per l uso del verbo avere
ero in botta che fig di merda L'HA
ahahahakaa ha scritto:diddyna ha scritto:oh non rompere me la trovata nico la gif LOL
complimenti per l uso del verbo avere
PaulGallagher ha scritto:godo, fine ot
ho fatto una riflessione intelligente nella pagina prima...se ti interessa è colpa di 14 cmqporzel ha scritto:dai adesso basta OT torniamo a parlare dell'argomento trattato nel titolo, grazie.
diddyna ha scritto:poi per la storia del libero arbitrio sono d'accordissimo anche se ovviamente è influenzato da coincidenze o negative o positive, per esempio: tu studi benissimo per un esame e il professore si alza male la mattina e ti fa domande di merda e ti boccia
*The Supersonic* ha scritto:E' stato DIO.
Non una botta di culo.
kaa ha scritto:Botta de culo.
ora magari muore perchè ha festeggiato in anticipo il compleanno
Promentory1985 ha scritto:kaa ha scritto:Botta de culo.
ora magari muore perchè ha festeggiato in anticipo il compleanno
ah ecco perchè al raduno l'anno scorso mi volevate far festeggiare il compleanno con 4 giorni di anticipo
cmq io penso che non si possa parlare sempre di caso o sempre di destino, ma c'è da differenziare a seconda delle situazioni.
ad esempio, se si incontra un amico che non si vede da tanto tempo, o se addirittura si conosce una persona nuova, entrambe le cose in un posto impensabile, questo è solo un caso. ma se dopo cominciano a verificarsi nuove coincidenze derivate da quell'incontro, allora si può cominciare a pensare che queste siano interpretabili come "segni del destino", come si usa dire per consuetudine.
tanto per capirci, il caso riguarda l'immediato, mentre il destino il medio-lungo termine.
a proposito di destino, io sul fatto che il proprio destino ce lo dobbiamo costruire noi ho le mie perplessità . il destino è tale solo se viene considerato come qualcosa di sovrannaturale, un pò come lo era il "fato" per gli antichi greci e come veniva interpretato nei poemi omerici in primis: una strada che ognuno ha già segnata, ma che viene rivelata tramite segnali provenienti da questo qualcosa di indefinito che poteva governare anche gli dèi.
quindi se si parla di destino è difficile parlare di autodeterminazione.
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