Oggi ricorre il decimo anniversario della morte del più grande poeta che il nostro Paese abbia mai avuto (e non solo in musica).
ho amato alla follia beatles, stones, who, oasis, nirvana e chi più ne ha più ne metta, ma le emozioni che mi ha dato quest'uomo non me le ha date mai nessuno. sicuramente tutti voi lo conosceete ma vi consiglio di non fare come ho fatto io fino a cinque/sei anni fa, quando mi limitavo superficialmente ad ascoltare i suoi pezzi più celebri e a dire "sì, un grande...però un po' pesantuccio eh!!!"...da quando l'ho seriamente approfondito mi si è aperto un mondo che non conoscevo. Io, che non sono mai stato un grande lettore, ho imparato davvero ad apprezzare l'uso che De André fa della nosra lingua, il sublime talento nell'incastrare le parole e, non ultima, la sua grande preparazione musicale.
ieri nottte ho ascoltato per la 100ma volta La Buona Novella e come in tutte le occasioni precedenti ho scoperto nuovi passaggi lirici che nelle 99 volte precedenti mi erano sfuggiti (e parliamo di un album di 30 minuti scarsi...e via ssicuro che quando ascolto un disco in cuffia è proprio per essere attentissimo ). mi fermo qui per non ammorbarvi ma parlerei di Faber per altre 10 ore. consiglio vivamente a chi non lo ha mai fatto di approfondirlo e azzardo una cosa (e ne sono sicuro): oggi Benigni fa spettacoli con l lacrime agli occhi per l'emozione di raccontare i versi di un grandissimo come Dante. non mi meraviglierei se un giorno fra 100 anni, quando più nessuno dei contemporanei di De André sarà in vita, qualcuno con le lacrime agli occhi provasse a fare arrivare alla gente le parole meravigliose di uomo vissuto chissà quanto tempo prima. potremmo dire di aver vissuto gli stessi giorni della vita di un poeta grande quanto quelli che abbiamo studiato sui banchi di scuola (e la maggior parte facevano anche cagare parliamoci chiaro)
ciao Faber