CATANIA, 16 settembre 2008 - Rieccoci. L'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, non chiude la polemica delle ultime ore con Josè Mourinho. Anzi, rincara la dose attraverso un lungo comunicato stampa diramato questa mattina dalla società catanese, che si chiude così: "Non credo che il calcio italiano senza Mourinho perda granché".
SUPERIORITA' - L'a.d. del Catania replica in modo risentito alle parole del portoghese che lo ha accusato di cercare solo pubblicità . "Innanzitutto - le parole di Lo Monaco - , la prima pagina certo non mi interessa. Non la cerco e ho conquistato tutto quello che ho raggiunto con il lavoro mio e dei miei uomini, gestendo con oculatezza assoluta quanto permetteva il portafoglio dei miei presidenti, certo meno gonfio di quello dei suoi, senza badare alle luci dei riflettori; in secondo luogo, che vergogna ostentare il fatto che lui guadagna anche con la pubblicità e sbattere ciò in faccia a me, ai catanesi e a tutti i piccoli che certamente identifica tutti insieme con la sua insopportabile aria di superiorità e con il suo disgustoso disprezzo; in terzo luogo, infine, mi chiamo Lo Monaco, non Monaco semplicemente. Sono certo che, d'ora in poi, se ne ricorderà in maniera nitida".
PRECISAZIONE - Lo Monaco precisa anche le parole che hanno fatto da scintilla all'intera vicenda ("Mourinho è da prendere a bastonate sui denti"). "La mia frase - sottolinea - è assimilabile a un intercalare tipico delle nostre parti, e non è certo da intendersi come qualcosa che possa istigare violenza o realizzarsi fisicamente, bensì un corollario a tutto un insieme di diverse considerazioni. Se qualcuno, comunque, è stato indotto a comprendere diversamente il senso della mia espressione, ebbene, chiedo scusa fin da ora. Credo che il Catania abbia dimostrato in questi anni il suo forte dissenso verso ogni forma di violenza e sono certo che strumentalizzare la mia frase dimostra solo la pochezza dell'interlocutore".
INTER - Infine, qualche considerazione sulla squadra di Mourinho e sulla partita di sabato sera. "L'Inter, e lo dico con vera convinzione, ha l'organico più forte d'Europa. Peccato abbia dimostrato di avere anche l'allenatore più chiacchierone del Continente! La sua squadra - continua Lo Monaco -, fino a prova contraria, ha vinto contro di noi grazie a due autoreti: incredibile la carambola della prima, mai dimostrata la validità della seconda. Immaginate, a porte invertite, se avessero dato per buono il secondo gol (autogol) al Catania? Per favore, siamo seri, Mourinho! Quello che ho detto a commento della gara lo confermo tutto: l'equità dell'espulsione di Muntari, la nostra sudditanza psicologica e probabilmente quella di qualcun altro, il fatto che lei deve assolutamente vincere, pena un mesto ritorno al suo Paese. Tra qualche mese sapremo. Non credo che il calcio italiano, senza di lei, perda granché".