L'ultima trovata di Mourinho
"Ecco l'Inter anti-Samp"
Il tecnico portoghese anticipa nove undicesimi della formazione che domani sera giocherà a Marassi. Su Ibra: "Può giocare tutti i giorni perché vuole farlo". Sul mercato: "Non c'è un accordo per Quaresma, ma non convoco Pelé perché magari lunedì va via". Su Cassano: "Un grande, è tutta la settimana che lo studio"
MILANO, 29 agosto 2008 - José Mourinho a tutto tondo. Il tecnico portoghese scalda i motori in vista del debutto in serie A: domani alle 20.30 la Sampdoria attende la sua Inter.
MERCATO - I nerazzurri stanno aspettando Quaresma. "Non voglio dire bugie - attacca il nuovo mister dell'Inter -. In questo momento Quaresma è del Porto e Pelè è nostro. Non lo convoco con la Samp perchè può succedere che oggi o domani finisca in Portogallo. E non posso rischiare un giocatore che magari lunedì va via. Ma non c'è un accordo". Poi un bilancio sul mercato: "Volevo Lampard, non è un segreto, ma non posso essere più felice di Muntari. Ho dimenticato assolutamente Lampard. Io volevo due ali e un giocatore di centrocampo con caratteristiche diverse da quelli che già c'erano. Per il resto fiducia totale nel gruppo. In attacco restiamo così: Crespo, Cruz, Adriano e Ibra, quattro centravanti, con Balotelli seconda punta o ala, Figo e Mancini ali, e se arriva anche Quaresma. Se non arriva dovrò lavorare molto con Jimenez per farlo giocare in quel ruolo".
IBRAHIMOVIC - Sullo svedese Mou punta forte, soprattutto dopo che l'attaccante si è detto pronto a giocare anche tre partite a settimana: "È una questione mentale. Anche Chivu mi ha detto che la settimana prossima è pronto... Rivas è infortunato adesso perchè lo era anche prima della Roma, ma non c'erano alternative. Lui mi ha detto: "Se c'è bisogno io ci sono". Ho bisogno, ho detto io: ha giocato e abbiamo vinto. Ora deve guarire. Penso che Ibra possa giocare tutti i giorni, perchè vuole giocare. Vi faccio un esempio. Contro la Roma avevo avvertito i miei: ogni volta che Riise batte una rimessa laterale è come se fosse un cross. Ho visto Ibra nell'area al 45' difendere di testa. Questa è voglia. E questo siamo noi. Lui vuole giocare anche per la Svezia. Io rispetto il ct della Svezia, e lui rispetta me e per questo lo protegge nelle amichevoli. E così io. Abbiamo bisogno di cooperare. Non abbiamo bisogno di parlare molto. Non ho mai detto ad un mio giocatore 'non puoi giocare in nazionalè. E non lo farò mai".
CASSANO - Ma domani sera c'è la Sampdoria, e il nemico numero uno si chiama Antonio Cassano: "E' un grande giocatore - dice il tecnico nerazzurro a proposito del talento doriano -, l'ho studiato e ho pensato a lui durante la settimana. Lo rispetto perchè è bravo. La Samp ha fatto molto bene l'anno scorso e in casa ha perso solo due volte, ma il nostro obiettivo resta quello di vincere".
FORMAZIONE - Per Mourinho pareggiare a Genova non sarebbe un dramma, e intanto anticipa nove undicesimi della formazione anti Samp: "Julio Cesar, Maicon, Cambiasso, Materazzi, Maxwell, Stankovic, Muntari, Zanetti, Ibrahimovic più due. Va bene così". I maggiori indiziati per giocare con lo svedese in attacco sono Mancini e Balotelli.
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