Reece, otto anni, condannato dalla leucemia
"sposa" la fidanzatina prima di morire
Elleanor e Reece (Daily Mail-Raymond Press Agency)
LONDRA (22 luglio) - Aveva quattro anni Reece Fleming, quando gli fu diagnosticata la leucemia. Da allora la sua guerra alla malattia è stata combattuta con dosi massicce di radio e chemioterapia. Una guerra che ha visto il bambino soccombere, poco tempo fa, all'età di 8 anni. Una storia crudele, nella quale il piccolo, saggio, ostinato Reece ha voluto comunque essere presente, fino alla fine, tanto da rifiutare di arrendersi alla leucemia se non quando avesse visti realizzati alcuni suoi sogni: un giro in Ferrari, uno in Porsche, una giornata nella caserma dei pompieri, una festa a tema (pirati) con i suoi amici. E poter sposare la sua fidanzatina, Elleanor Pursglove, amica di sempre, compagna di scuola, stessa età di Reece.
Così a Mackworth, in Gran Bretagna, la madre di Reece ha organizzato una finta cerimonia nuziale, con il consenso del vicario locale, che avrebbe anche dovuto celebrare il matrimonio. Le condizioni di Reece si sono però aggravate, tanto da obbligare a rivedere tutti i piani. La cerimonia si è così tenuta nella casa del bambino, nella sua stanza da letto. Elleanor si è presentata in abito bianco, lui ha indossato la sua camicia preferita, Lorraine Fleming, madre di Reece, ha officiato il matrimonio. Reece ha regalato a Elleanor una rosa rossa, dopo lo scambio degli anelli e la consegna del "certificato" di matrimonio. Nessun bacio, però. Nonostante la fama di rubacuori conquistatosi tra le infermiere, in ospedale, Reece ha preferito non baciare la sposa. Subito dopo, Reece ha detto alla mamma: «Ora posso andarmene». E cosi è avvenuto, il giorno seguente.
Come scrive il Daily Mail, che racconta la vicenda, la storia ricorda quella del film Non è mai troppo tardi, in cui Jack Nicholson e Morgan Freeman interpretano due malati terminali che si danno alla pazza gioia, realizzando tutti i loro sogni, prima di morire.