RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Questa sezione è dedicata alle discussioni su OASIS, Beady Eye e Noel Gallagher (che non siano news o che si parli di novità , nuovo album ecc..) e su tutta la musica

Moderatori: silvietta, admin

Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda Sexbeatles il ven giu 20, 2008 4:42 pm

liam4ever ha scritto:
Sexbeatles ha scritto:
0a515 ha scritto:per me è migliore quello degli oasis...perchè ho altri parametri e non perchè posseggo la verità assoluta.
per me in un concerto conta la musica e quello che mi provoca, poi che ballino, usino le luci, le immagini, parlino col pubblico, per me conta zero. e ripeto, per me!


Ma io non sto criticando i tuoi gusti, ci mancherebbe altro.

Sto dicendo che se parliamo di sound (ritorno alla partenza del discorso) , per ovvie ragioni (strumentazioni, arrangiamenti) siamo su 2 piani differenti.


sì allora a questo punto il discorso proprio non sta in piedi
se gli oasis fanno tutto un altro tipo di musica cosa c'entra che non hanno strumentazioni della nasa o arrangiamenti mustruosi.. mah


Beh ma mi sembra anche ovvio che un quadro di un pittore sia meglio di un muro pitturato da un imbianchino.
Non ti pare?
Intendevo questo.

Ma non fraintendermi , quegli imbianchini di Manchester piacciono da morire anche a me, peccato che ultimamente non usino la pittura anti-ruggine.
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda our^kid il ven giu 20, 2008 5:01 pm

Sexbeatles ha scritto:
liam4ever ha scritto:
Sexbeatles ha scritto:
0a515 ha scritto:per me è migliore quello degli oasis...perchè ho altri parametri e non perchè posseggo la verità assoluta.
per me in un concerto conta la musica e quello che mi provoca, poi che ballino, usino le luci, le immagini, parlino col pubblico, per me conta zero. e ripeto, per me!


Ma io non sto criticando i tuoi gusti, ci mancherebbe altro.

Sto dicendo che se parliamo di sound (ritorno alla partenza del discorso) , per ovvie ragioni (strumentazioni, arrangiamenti) siamo su 2 piani differenti.


sì allora a questo punto il discorso proprio non sta in piedi
se gli oasis fanno tutto un altro tipo di musica cosa c'entra che non hanno strumentazioni della nasa o arrangiamenti mustruosi.. mah


Beh ma mi sembra anche ovvio che un quadro di un pittore sia meglio di un muro pitturato da un imbianchino.
Non ti pare?
Intendevo questo.

Ma non fraintendermi , quegli imbianchini di Manchester piacciono da morire anche a me, peccato che ultimamente non usino la pittura anti-ruggine.


Ammazza che paragone
Comunque se si prende per buono che ogni band è diversa quindi tutte vanno bene è sbagliato
E' vero gli oasis hanno altre caratteristiche ma se durante i live usassero anche qualche effetto in più di due lucine stile Natale come lo scorso tour non sarebbe male
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda columbia83 il ven giu 20, 2008 5:23 pm

Beh, a livello scenografico penso chiunque si aspetti qualcosa di carino, indipendentemente dalla musica.

Per esempio dubito che i fans U2, che andavano a vedersi lo Zoo Tv, rimanessero delusi dalla componente spettacolo extra-musicale che veniva fornita in quei concerti (per esempio l'alter ego di Bono, Mister Macphisto), oppure dubito che coloro che andavano a vedere il tour di The Wall dei Pink Floyd non rimanessero colpiti dalle trovate scenografiche.


Allo stesso tempo penso che la stragrande maggioranza dei fans Oasis preferisca qualche cazzata come l'orologio del Be Here Now Tour piuttosto che le luci di Natale del DBTT Tour.
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda ange il ven giu 20, 2008 7:20 pm

secondo me gli oasis dovrebbero un pò reinventarsi... La cosa che mi ha impressionato più dei radiohead vedendoli dal vivo, è stata tastare il loro essere cosi eclettici. Thom ha suonato 4 strumenti diversi in tutto il concerto; jonny 3... Ma d'altronde si sapeva già che come musicisti sono il top.
Altra cosa significativa è stato il radicale cambio di scaletta tra il 17 e il 18, credo siano cambiate qualcosa come 10 canzoni tra le due date. Di conseguenza chi le ha viste entrambe ha potuto ascoltare tutto il repertorio migliore dei radiohead praticamente!
Gli Oasis, che si considerano da sempre una live band, dovrebbero rifletterci seriamente su sto fatto. Io sono andato a vedere nel 2006 i concerti di firenze e roma... una delusione, scaletta identica. Hanno un repertorio da paura, possono presentarlo in molte maniere e, onestamente, non mi bevo la balla che non vogliono fare discriminazioni tra i vari spettatori... che minchiata è!!! Semplicemente devono fare i conti con lo stato della voce di Liam, che limita molto e condiziona i tour di fatto. Ma, siccome abbiamo la fortuna di avere due cantanti, mi chiedo perche Noel, ad es, non pensa a dei set acustici insieme a gem ed andy?
I coldplay anche, a quanto leggo, stanno cambiando direzione nel senso che stanno riarrangiando le loro canzoni dal vivo e stanno pensando ad uno show diverso rispetto a quello degli anni precedenti.
Per quanto riguarda la scenografia è una cosa secondaria che cambia da band a band, c'è chi le da importanza e chi no invece... i nirvana non avevano scenografia praticamente, ma che concerti facevano? di una completezza e di un patos unico. Come i foo fighters d'altronde.
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda 14 il sab giu 21, 2008 9:09 am

LionGallagher ha scritto:Per Oa515 ma Nick dove l'hai visto?? Si lo so un pò offtopic :oops:


spello (PG) ;)
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.

iaia ha scritto:zio bubu.

liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda LionGallagher il sab giu 21, 2008 9:34 am

ange ha scritto:il radicale cambio di scaletta tra il 17 e il 18, credo siano cambiate qualcosa come 10 canzoni tra le due date. Di conseguenza chi le ha viste entrambe ha potuto ascoltare tutto il repertorio migliore dei radiohead praticamente!
non mi bevo la balla che non vogliono fare discriminazioni tra i vari spettatori... che minchiata è!!!
perche Noel, ad es, non pensa a dei set acustici insieme a gem ed andy?
Per quanto riguarda la scenografia è una cosa secondaria .


Ecco pienamente d'accordo con te.. hai riassunto i miei pensieri..
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda LionGallagher il sab giu 21, 2008 9:45 am

0a515 ha scritto:
LionGallagher ha scritto:Per Oa515 ma Nick dove l'hai visto?? Si lo so un pò offtopic :oops:


spello (PG) ;)


Che culo, secondo me è stata la data migliore in italia come scaletta :D Io sono andato a Milano :mrgreen:
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda iaia il sab giu 21, 2008 12:25 pm

alcune considerazioni:

intanto un gruppo che ti fa 36 canzoni diverse in due sole date non si trova tutti i giorni. sarebbe bello se anche gli oasis variassero di tanto in tanto (cioè, lo scorso tour si andava ai concerti dicendo "ok, partono con turn up the sun... poi fanno lyla... poi bring it on down..." ascoltare The Masterplan a milano nel 2005 è stata la sorpresa dell'anno, e che sorpresa!). mercoledì era tutta un'incognita "che faranno? cosa non faranno? che chitarra sta prendendo thom? ah allora potrebbe essere..." e alla fine di fronte a tante chicche siamo rimasti tutti spiazzati. per questo anche secondo me la scaletta del 18 è stata migliore della precedente, l'altra ce la si aspettava, mentre questa è stata più preziosa...

tecnicamente perfetti, ma non hanno assolutamente fallito neanche sul piano del coinvolgimento del pubblico. vedere thom yorke che parla, balla, si agita, non è grandioso per il balletto in sé: è la dimostrazione che è un grande frontman, sa stare sul palco e gli piace, sa coinvolgere il pubblico sia saltando come un matto che standosene fermo a cantare. ovvio, anche i fans degli oasis rimangono spesso ipnotizzati dallo statuario liam, che li guarda e basta. però secondo me i radiohead danno qualcosa in più, da questo punto di vista. anche vedere il solo colin che batte le mani e aizza il pubblico!

fenomenale anche il lavoro dei tecnici (video, non audio) secondo me: conta molto anche quello se vai a vedere un concerto. certe proiezioni e giochi di luce erano mozzafiato.

sul fatto della location, è stata decisamente sotto le aspettative, ma non credo proprio che sia colpa di thom & co., qui è l'organizzazione che gestisce, l'indipendente o chicchesia.
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda 14 il sab giu 21, 2008 8:06 pm

LionGallagher ha scritto:
0a515 ha scritto:
LionGallagher ha scritto:Per Oa515 ma Nick dove l'hai visto?? Si lo so un pò offtopic :oops:


spello (PG) ;)


Che culo, secondo me è stata la data migliore in italia come scaletta :D Io sono andato a Milano :mrgreen:


concordo :mrgreen:

fine OT
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.

iaia ha scritto:zio bubu.

liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..
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Re: RADIOHEAD,UNICA DATA ITALIANA!

Messaggioda 14 il gio giu 26, 2008 3:36 pm

Live: Radiohead – Arena Civica, Milano (17/18 giugno 2008)
di Teresa Greco

Due giorni votati al “culto” radiohediano, due diverse angolazioni, anche atmosferiche e di mood, per il doppio concerto che la band inglese ha tenuto a Milano nella bella quanto scomoda Arena Civica.

17 giugno: incipit catastrofico, dal punto di vista climatico, che ha visto il popolo fin lì accorso inzuppato prima da una pioggia sostenuta e poi da un’umida coltre. Tempo all’inglese appunto, che si aveva tutta l’impressione di trovarsi in un qualsiasi parco da Londra in giù. Questo non è di certo bastato a scoraggiare la massa che si è riversata da gran parte d’Italia (d’altronde sono gli unici due live set dei Radiohead nel nostro Paese).

Si arriva in coda dall’esterno per conquistare un posto nell’umido prato e appena dentro ci si trova epidermicamente in contatto con il popolo dei fan. Ci sono i ragazzini, gli indie ventenni, fino ai trentenni e ai quarantenni con famiglia al seguito e persino gli over. Un popolo amplissimo insomma. Ci si interroga intanto su quanto di universale e/o unificante abbia questo gruppo per smuovere una tale composita folla, e quanto lo sia man mano diventato a livello di massa, per la sua abilità di portare sentori underground verso un pubblico più ampio, con comunicativa mai banale e mezzi di ampia portata. Intanto il clima non dà tregua e si ha anche il patema per la contemporanea partita “europea” della nostra Nazionale; attira una certa attenzione l’opening della bjorkiana Bat For Lashes e della sua band che si esibiscono sin dalle 19.30 per una buona mezzora; pop electro-sinfonico ben dosato, che avremmo meglio gradito in luogo chiuso e tranquillo.

Le tribune parecchio scomode (troppo lontane e inadatte a una visione del palco) rumoreggiano e si aspetta l’entrata degli headliners, mentre si orecchia qua e là per radio qualcosa della partita. In evidente ritardo ben oltre le nove e un quarto arriva finalmente la band, preceduta da un allestimento minimale del palco, fatto di sottili e verticali tubi al neon che pendono dall’alto e che si illumineranno ben presto uniformemente per colore. Uno schermo orizzontale dietro di loro e ai lati altri due divisi per settori, uno per ogni componente il gruppo ripreso da webcam. Due bandiere tibetane appese ai synth. Minimalismo e colori che ci hanno ricordato gli allestimenti di Peter Greenaway, con colori che avviluppano completamente i cinque: entrano quasi in sordina attaccando 15 Step e procedono con quasi tutto In Rainbows. Con un’amplificazione bassa che mal si addice alla location, sicuramente per motivi di ordine pubblico, essendo l’Arena situata in centro abitato.

Si percepisce però da subito un certo nervosismo da parte del gruppo, non moltissima concentrazione, probabilmente per colpa del tempo e della partita. Fatto sta che quasi a metà del set Thom si interrompe di colpo mentre sta cantando una versione rallentata di Faust Arp, imprecando qualcosa fuori dal microfono verso qualcuno a lui di fronte, per poi riprendere da dove si era fermato. La sera stessa apprenderemo dai fan site su Internet che era stato disturbato da qualcuno della security che ascoltava in auricolare la famigerata partita. Nel complesso una scaletta non molto bilanciata, che tende al rilassato e senza molti dei cavalli di battaglia del gruppo. In fase finale al secondo bis, sarà lo stesso Ed O’Brien, prima di You And Whose Army, ad annunciare il risultato finale della partita, con massima esaltazione del pubblico, va da sé. Bis che hanno visto la ripresa della vecchia e inaspettata Street Spirit e di Idioteque. Si resta un po’ perplessi per le scelte e per l’umore della serata. Gruppo professionale e solido, ma ci è sembrato di routine, senza troppo pathos.

Si smentiscono subito: il secondo concerto, complice anche il bel tempo, è stato “il” live set per eccellenza. Nelle tribune prima del concerto una certa agitazione denota come ospiti d’onore nomi illustri, il prezzemolo Brad Pitt e persino Edward Norton in zona mixer. La band comincia a snocciolare una scaletta “ideale”, non a caso ribaltata rispetto alla prima, anche come resa emotiva (nel confronto impietoso con il giorno prima, appare chiaro che al gruppo fa male una pur comoda routine). La durata è maggiore rispetto al set del 17 (un pezzo in più), l’inizio è puntuale prima delle 21 con ancora la luce del sole che cala, per un incipit scenograficamente perfetto. Resa sonora ineccepibile se si esclude il solito audio basso, uniformità di arrangiamenti e un crescendo a poco più dall’inizio da Airbag e The Gloaming in poi, culminato poi con Everything In Its Right Place e Idioteque, fuse insieme in un attacco killer.

Set equilibrato tra vecchio e nuovo, con la preferenza per gli ultimi 3 album, pezzi che non devono mancare compresi – Paranoi Android sul finale, una dilatata How To Disappear Completely - e chicche come Just e soprattutto The Tourist hanno reso questo secondo giorno un evento collettivo, in cui “bisognava esserci”. Due ore e due encores, compreso 2+2=5 e la rara Go Slowly. Yorke balla, scherza con il pubblico e i compagni, sembra un altro rispetto solo al bad mood del giorno prima e gli altri assecondano la sua voglia espressiva.

Viene da riflettere, alla fine dei due giorni, su come vengano percepite a livello di massa le tematiche apocalittiche che da sempre caratterizzano il gruppo, le loro scelte “politiche” anche in senso lato (le modalità di pubblicazione dell’ultimo album, le prese di posizione ecologiste, ecc), su quanta identificazione con il proprio pubblico ci sia, in questa bolla di inquietudine palpabile che si portano dietro. E l’identificazione deve essere massiccia, ci rispondiamo, per ultime e ultimissime generazioni chiuse nei propri mondi virtuali totalizzanti. E per quelli come noi che sono cresciuti con loro sin dagli esordi, in una sorta di speculare rispecchiamento anagrafico, c’è dopo tutto la voglia di vivere la musica in modo partecipato e riflessivo, attivo e consapevole. Sempre come la scintilla che ci aveva catturato all’inizio del nostro percorso musicale.
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.

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