AS ROMA CAPITOLINA

[STEKKIA]

si decisamente...AVVELENATI.

[STEKKIA]

Non svegliareil "Man" che dorme

DANIELE LO MONACO
Con la Roma funziona più spesso la logica del 2 che non può rimanere senza 3 (disgrazie) più che quella della vendetta. Prendi il Liverpool, l’orco dei sogni da bambino, di bambini di ogni età traumatizzati da quella sconfitta, nellafinaledicoppadeicampioniincasa, come si immaginava ogni partita da bambini, quella cosa che oltre non poteva esserci niente. L’orco s’è ripresentato in Coppa Uefa, abbiamo covato propositi di vendetta, e invece è andata male, pure con la beffa di Garcia Aranda. Poi ce l’hanno rimandato sulla strada in Champions League, e un’altra volta ci ha bastonato, quando Capello ebbe l’unico guizzo tattico della sua carriera, mettendo Assunçao all’ala destra. Tre bastonate, poteva bastare. Ora col Manchester (stessa maglia, stessa lingua, stessa zona) siamo a due. Ma perché dev’essere tutto così scontato nella vita di un Romanista? E se per una volta... Ma per una volta che? E, soprattutto, come? Non si capisce da dove provenga quest’euforia malata che s’è impossessata di ogni romanista. Al momento del secondo gol di Rooney, una settimana fa, c’era gente che voleva strappare quel biglietto per il ritorno tanto valorosamente conquistato, c’era chi era pronto a rivendicare quelle lunghe stagioni senza neanche un’emozione, i più buoni asserivano semplicemente che il Manchester aveva mostrato tutti i limiti che la nostra cecità faziosa non ci faceva vedere. E’ bastata una settimana – una – e non c’è un romanista che non abbia già sognato la partita perfetta e il giorno dopo non l’abbia raccontata all’amico come se fosse la più scontata delle evoluzioni. Varie versioni, una sola conclusione: l’Impresa si può fare. 0-2 e poi i rigori, o magari 0-3, gettonatissimo l’1-3 (i bookmakers lo davano a 55...), 0-4, 1-4, pure un 1-7, qualsiasi fantasia va bene, ma la Roma uscirà dall’Old Trafford con la qualificazione alle semifinali. E, di conseguenza, dopo una simile leggendaria prestazione, con l’etichetta di favorita per la Champions League attaccata sulla pelata di Spalletti.
E a conferma che non sono solo sogni di qualche notte di non ancora piena primavera, tutti i 3600 appassionati che avevano prenotato il viaggio all’Old Trafford, tra ieri e oggi si sono presentati ai nastri di partenza di Fiumicino per essere presenti stasera al loro posto. Nessuna paura, al massimo qualche brivido di freddo per una temperatura che gli esperti dicono che si aggirerà intorno ai 4-5 gradi. All’arrivo del volo della Roma, ieri intorno all’ora di pranzo, ad accogliere la comitiva c’era solo qualche tifoso romanista d’Inghilterra, qualcuno pure corpulento bello stretto dentro la maglietta attillata di Totti 10, appena appena deluso dall’assenza proprio del capitano. Il volo è partito da Roma con oltre un’ora di ritardo ed è atterrato a Manchester alle 12.45, ora inglese (una di meno rispetto all’Italia). Sopra, tra giocatori, allenatori, dirigenti (senza Rosella Sensi, rimasta a casa, dicono, per una forma di gastroenterite, ma forse arriva oggi: il marito è già qui), tifosi e giornalisti, i soliti discorsi. Pure Spalletti ne è rimasto invischiato: «Col Genoa ho visto quello striscione che chiedeva il 3-0, ma forse è un po’ troppo. Mi accontenterei del 3-1». Ma poi nella conferenza-stampa della vigilia è stato molto più misurato, sospettamente misurato. Tanto da pensare che forse volesse semplicemente non svegliare il “man” che dorme. E’ già accaduto, del resto, che un allenatore un po’ svagato poi favorisse la Roma: alla vigilia della sfida di ritorno col Real, Schuster disse di aspettarsi una Roma sostanzialmente catenacciara. La sorpresa, per lui, dev’essere stata grande. E allora speriamo che davvero Ferguson stia già pensando al Barcellona. Spalletti di sicuro sta ancora pensando al Manchester, non all’Udinese.
Nei suoi pensieri sulla formazione un solo dubbio che ne vale tre: meglio partire molto coperti (con Cassetti terzino a sinistra e Tonetto più alto, con Mancini in panchina), molto scoperti (con Tonetto terzino e Mancini alto) o equilibrati (Cassetti terzino e Mancini alto)? Alla fine la versione più probabile è quest’ultima perché la partita (perfetta) è stata studiata nei dettagli: la Roma avrà bisogno di attaccare per recuperare i due gol, ma senza prestare subito il fianco agli inglesi, che un loro vantaggio toglierebbe significato al resto dell’incontro. E dovendo già giocare senza Totti, delegare al solo Vucinic il compito di spaventare gli avversari sembra un po’ poco. Per la regola delle «tre partite di seguito mai», Panucci sembra destinato alla panchina e di conseguenza Cicinho in campo, Aquilani potrà al massimo tornare utile a partita in corso perché il piede non è ancora perfettamente guarito, Giuly sarà il cambio utile in caso di necessità di ulteriori impulsi. Questi, più o meno, saranno gli uomini che cercheranno l’Impresa. In fondo giocare così è persino facile. Se perdi, era tutto scritto. Se passi, entri nella storia della Roma. Del calcio. Del mondo.

[STEKKIA]

FORZA MAGICA ROMA!!!!!

[kaa]

de rossi s'è cacato sotto.
ma che squadra lo united!!

[PinGuido]

olè, finalmente siamo tutti fuori. Ormai ci stanno sottomettendo in tutto... basti pensare che nel 2020 ci supererà anche la romania avanti di questo passo e che la carbonara migliore (votata da quelli di gambero rosso) è di un turco!

[kaa]

[PinGuido]

e quando tevez segna di testa..........................

[kaa]

VENDESI CASA A MOSCA

[IV]

e quando tevez segna di testa..........................

...............vuol dire che era un cross alto 50 centimetri

[The Shield]

e quando tevez segna di testa..........................

...............vuol dire che era un cross alto 50 centimetri

anche meno perchè ha segnato in tuffo...........