da goal.com
La Lega pensa a spezzettare ulteriormente la giornata di Serie A, rischiano di sparire le trasimissioni domenicali delle 18.
I più nostalgici di voi ricorderanno con accuratezza fotografica la domenica tipo di qualche tempo fa. Tutte le partite allo stesso orario, la radiolina fedele compagna durante i 90 minuti di gioco, e poi l’appuntamento sacro delle 18: quello con Novantesimo Minuto.
Istantanee del calcio che fu, lontano parente da quello sempre più arido di romanticismo dei nostri tempi. Che potrebbe cambiare ulteriormente pelle, stando ai segnali arrivati negli ultimi giorni dalla Lega Calcio. Preparatevi a nuove innovazioni.
A partire dagli orari. Ad oggi la Serie A è così suddivisa nell’arco del weekend: due partite al sabato (una alle 18, l’altra alle 20.30), sei alla domenica pomeriggio (alle 15) per chiudere con il posticipo delle 20.30.
Nei piani della Lega la giornata tipo potrebbe essere ulteriormente spalmata, addirittura in tre giorni. Restano i due anticipi del sabato, cambia sensibilmente la domenica: una partita potrebbe essere spostata alle 13, un’altra collocata al lunedì. Un Monday Night all’italiana, parafrasando il modello inglese. Ma non è tutto.
Potrebbe infatti mutare anche lo scenario del calcio in tv. Con le singole partite ormai alla portata di tutti (tra Sky e digitale terrestre), i programmi di approfondimento hanno perso progressivamente una fetta sempre più importante di spettatori. In particolare la fascia domenicale delle 18, quella occupata fino a pochi anni fa da Novantesimo.
Mediaset (che possiede i diritti per la trasmissione dei goal in chiaro fino alla prossima estate) e Rai non sembrano intenzionate ad offire cifre interessanti per aggiudicarsi le immagini. Poco allettanti le prospettive di guadagno. Ed ecco la proposta di Adriano Galliani: niente reti fino alle 22.30 sulle tv in chiaro, poi spazio a Controcampo e alla Domenica Sportiva.
Il calcio è pronto a cambiare ancora una volta pagina.