da liam.1982 il mar nov 13, 2007 8:20 am
Riporto qui un articolo di tgcom di questa mattina riguardante la tragedia di domenica
Tifoso ucciso,rissa per uno sguardo
Insulti e ombrellate e poi lo sparo
E' bastato uno sguardo storto, un paio di insulti e alla fine si è passati a ombrellate e bottigliate: così è iniziata la rissa tra laziali e juventini nell'area di servizio di Badia al Pino. A raccontare i particolari alla Gazzetta dello Sport è uno degli amici di Gabriele Sandri, il ragazzo rimasto ucciso. "Quando abbiamo sentito la sirena della polizia ci siamo infilati in auto per scappare, e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo".
"Uno ci ha guardato male"
Francesco, Federico, Marco e Simone erano i compagni di viaggio di Gabriele. Sono loro che fanno sapere, non direttamente visto che sono indagati per tentate lesioni aggravate, quello che è successo la maledetta domenica. Il gruppo di laziali diretti a Milano si sono trovati davanti alcuni juventini fermi come loro per una sosta all'autogrill. "Con gli juventini non c'è stata una vera rissa - dice Francesco a un amico - uno ci ha guardato male, gli abbiamo detto 'cazzo guardi' e lui mi ha tirato una bottigliata al braccio". Poi c'è stata la reazione: "Abbiamo iniziato a tirare delle ombrellate, poi si è sentita la sirena è c'è stato il fuggi-fuggi".
"Marco - prosegue il racconto della Gazzetta - è stato leggermente investito dagli juventini, siamo saliti in auto e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo, non ci siamo accorti subito che Gabbo era stato colpito".
C'è un testimone contro il poliziotto
E' indagato per omicidio colposo l'agente che ha sparato uccidento Gabriele Sandri. Ma il questore di Arezzo, Vincenzo Giacobbe, non esclude che l'ipotesi di reato possa aggravarsi, anche in base alle testimonianze. Tra queste, quella di un commerciante romano, che agli investigatori ha raccontato di aver visto l'agente sparare "impugnando la pistola con entrambe le mani". "Le braccia erano tese - ha aggiunto -. Non mi sembra sparasse in aria, anzi...". Poche ore più tardi, anche il questore, riferendosi ai "primi esiti delle perizie" ha spiegato che uno dei due colpi è stato sparato ad altezza d'uomo.
La dinamica della vicenda inizia a prendere corpo. "Abbiamo detto fin da subito che la responsabilità era del poliziotto della stradale", ha spiegato Giacobbe durante una conferenza stampa. Il questore ha poi aggiunto che l'ogiva trovata sul cadavere è compatibile con quella delle pallottole utilizzate dalla polizia. Per Giacobbe "è probabile" che l'agente, Luigi Spaccarotella, 31 anni, "abbia cercato di sparare alle gomme dell'auto: se è cosi' - ha aggiunto il questore - ha preso un rischio enorme".
Attese prime analisi scientifiche
E' prevista nelle prossime ore la consegna al magistrato dei primi risultati delle analisi scientifiche svolte dagli investigatori della polizia nelle aree di servizio dell'A1. Per due giorni gli agenti della scientifica hanno setacciato le aree di servizio, l'una di fronte all'altra, dove si trovava Gabriele, la Badia al Pino nord, e quella dalla quale ha sparato l'agente accusato dell'omicidio, la Badia al Pino sud. Per la ricostruzione della vicenda, saranno indispensabili anche gli esiti dell'autopsia svolta sul cadavere della vittima. (TGCOM 13/11/2007)
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