da Spadino il mar set 18, 2007 3:38 pm
TORINO, 18 settembre 2007 - Ha patteggiato un anno con la condizionale e per tre anni non potrà assistere ad alcuna manifestazione sportiva Nicola Ravasio, il ventisettenne bergamasco che domenica scorsa ha lanciato un petardo all'Olimpico di Torino durante Juventus-Udinese. Il giovane è comparso questa mattina in Tribunale e, in base al provvedimento del giudice, in occasione delle partite della Juventus dovrà presentarsi alla più vicina stazione dei carabinieri.
LA SUA DIFESA - "Non è una pena lievissima, ma non è nemmeno pesantissima" ha commentato il suo legale, l'avvocato Manuela Deorsola. Ravasio in aula ha detto che quando ha lanciato il petardo non voleva fare del male a nessuno, tanto che lo aveva indirizzato in un punto dove non c'erano persone. Si è trattato, secondo la sua giustificazione, di un gesto impulsivo commesso in un momento in cui i tifosi stavano protestando per un torto subito dalla squadra bianconera. Ravasio, che è tifoso sia della Juventus sia dell'Atalanta, ha anche spiegato di aver comprato il petardo vicino a casa e che da un anno e mezzo non andava a vedere una partita.
DANNI - Lo scoppio del petardo ha provocato dei disturbi all'udito a tre steward, uno dei quali ha anche fatto ricorso a cure mediche. Questa mattina alcuni degli steward erano in aula insieme all'avvocato Nicola Ciafardo, che sta valutando l'opportunità di intentare una causa.
Che idiota almeno fosse stato tra gli ultrà ...
No stava nel mezzo alle famiglie...
BENE !!! Se gli davano anche una pedata in bocca era meglio !!!