da columbia83 il gio set 06, 2007 1:35 pm
Spionaggio: la rivincita Ferrari
Ci sono nuove prove e la Fia convoca il Consiglio Mondiale
Ci sono nuove prove, evidentemente determinanti, sul caso di spionaggio che coinvolge la McLaren. Non spiega quali ma lo dice la Federazione Internazionale che ha convocato una riunione del Consiglio Mondiale per il 13 settembre, annullando l'udienza della Corte d'Appello fissata per lo stesso giorno. Sono invitati a presenziare solo i rappresentanti della McLaren Mercedes.
Un fatto nuovo e inatteso che porta inevitabilmente ad una lettura ad oggi solo ipotetica, ma quanto mai realistica: la Federazione ha ora in mano elementi che dicono chiaro che la McLaren ha utilizzato la documentazuione Ferrari trovata a casa di Coughlan e ne ha beneficiato. In pratica sembrano essere state acquisite quelle evidenze che invece mancavano il giorno della prima udienza, il 26 luglio; un vuoto che indusse i membri del Consiglio a non punire il team inglese. I riscontri forniti stavolta potrebbero essere insomma così schiaccianti da aver spinto la Federazione Internazionale a ripartire da zero, a tornare all'inizio della vicenda. Questa ipotesi era già stata presa in considerazione nel comunicato FIA del 26 luglio, in cui si leggeva: "nel caso in futuro emergesse che le informazioni riservate Ferrari sono state utilizzate a scapito del regolare svolgimento del campionato, ci riserviamo il diritto di richiamare la McLaren davanti al Consiglio, dove affronterà il rischio di un'esclusione dai mondiali 2007 e 2008".
Bene, la convocazione dei vertici McLaren è avvenuta e tornare alla lettura di quel comunicato è un fatto automatico. Non solo, le nuove indicazioni di provenienza Ferrari oltre ad essere molte, chiarirebbero anche il nesso tra l'acquisizione del materiale e il suo utilizzo per beneficiarne in pista. Potrebbe dimostrarsi dunque che la Mc Laren, senza necessariamente aver copiato la macchina, ha potuto conoscerne in anticipo funzionamento, strategie, punti di forza e punti deboli e adattare le informazioni al proprio sviluppo.
Per ora la Ferrari non commenta e pare intenzionata a non farlo nemmeno nei prossimi giorni (durante il Gp d'Italia), mentre la McLaren liquida la questione con un comunicato asciutto: "Siamo stati informati dalla Federazione dell'esistenza di nuove prove - si legge - Continueremo a dare la nostra piena collaborazione alla FIA".
Alonso testimone chiave contro la McLaren
Arriverebbero dallo spagnolo le prove che inchiodano la squadra inglese
La notizia è clamorosa: Fernando Alonso si prepara a diventare il primo accusatore della McLaren sul fronte della spy story. Lui, il campione del mondo, ormai in totale rottura con la propria squadra, sembra intenzionato a fornire alla Federazione Internazionale le prove dell'utilizzo delle informazioni Ferrari da parte della McLaren. Inchiodando definitivamente e in modo davvero grave e inappellabile Ron Dennis. Questo è quanto emerge dietro le quinte del Gran Premio d'Italia, in assenza dello spagnolo che ha deciso di presentarsi in pista solo in serata, rifiutandosi di partecipare ad un meeting fissato dal team questa mattina. Siamo di fronte ad una crisi irreversibile. Così forte da portare Alonso ad un atteggiamento estremo. Primo accusatore della McLaren (un accusatore non smentibile e quindi decisivo a vantaggio della Ferrari) ma anche pronto a pagarne le conseguenze visto che una mossa del genere gli toglierebbe ogni possibilità di vincere questo titolo mondiale. I casi sono due. Alonso è certo di non poter provare a battere Hamilton e quindi, perso per perso, si scatena. Oppure è tale la sua rabbia nei confronti della McLaren da costringerlo ad un comportamento così contrario agli interessi del suo team. Se ciò accadrà (o sta già accadendo: sono questi "i nuovi elementi" giunti alla Federazione Internazionale?) sarà curioso osservare le conseguenze. Sia in ambito politico, sia in quello sportivo, sia sul fronte del mercato piloti. La Ferrari potrebbe trovarsi a dire "no" ad Alonso, dopo aver ricevuto da Alonso l'assist decisivo?