da kaa il gio ago 30, 2007 6:48 am
Un coro: “Vedrete, saremo i guastafesteâ€
E alle 2 di notte, sul volo appena decollato da Bucarest destinazione Roma, partono i cori. I giocatori della Lazio, passaporto della Champions in mano, diventano tifosi di se stessi. «Ce l´abbiamo solo noi, Goran Pandev gol», «Mai senza Mudingayi», «De Silvestri uno di noi» e così via.
Un coro è per Diakitè, rimasto a Roma con la tibia rotta. Lotito è in tuta (e mocassini), l´hanno già “gavettonato†negli spogliatoi. Berni, terzo portiere dopo Muslera e Ballotta, stappa lo champagne. I giocatori chiedono un discorso a Lotito, che incredibilmente si astiene. Poi cambia la musica, stavolta si canta Ligabue, Vasco Rossi e “Su di noi†di Pupo. Improvvisa, parte la “società dei magnaccioni†e fa un certo effetto sentire Mudingayi, belga nato in Congo, cantare a squarciagola “È mejo er vino de li Castelliâ€. Ma i romani della comitiva, il ragazzino De Silvestri, Firmani, magazzinieri e massaggiatori, hanno insegnato bene la lezione. Seduto in penultima fila, Delio Rossi legge “La strega di Portobelloâ€, il libro di Coelho, ma i cori lo distraggono e lui sorride compiaciuto. E quando i calciatori ne dedicano uno a lui, il tecnico dei miracoli biancocelesti scrolla la testa divertito: «Che ruffiani, questi sono i giovani che ho fatto giocare», dice.
Tutto il volo così. Nessuno ha voglia di dormire, nonostante la stanchezza per la battaglia con la Dinamo. Si sente il gusto di condividere la felicità del momento. Li guardi e capisci che il segreto è lì. Il gruppo. Rossi ne ha creato uno formidabile. Con l´anima da provinciale e l´ambizione «di guastafeste in Champions» (parole di Tommaso Rocchi, il goleador). D´altronde solo così una squadra con un monte-ingaggi di 25 milioni di euro può ritrovarsi nella competizione più importante d´Europa, insieme con Milan, Inter e Roma. Tanto per dirne una: Rosella Sensi ha fissato il tetto degli stipendi a 2,5 milioni di euro, Lotito a 500mila. La squadra titolare della Lazio è costata - parliamo di cartellini - 26,9 milioni: su 11 giocatori, 5 sono arrivati gratis. Paradosso: l´acquisto più caro, Carrizo (7,5 milioni), dovrà essere girato in Spagna per quel pasticciaccio del passaporto. Anche quest´anno, Lotito ha scommesso su giocatori pagati poco o nulla. Come Del Nero, che a Bucarest nel secondo tempo ha cambiato la partita. Ora aspetta Meghni, talento puro: a Bologna ha promesso ma non mantenuto. E Delio Rossi - l´altra notte portato in trionfo a Fiumicino da trecento tifosi felici - sta lavorando forte su quel piccolo gioiello di De Silvestri, 19 anni, 5 lingue studiate e ora parlate con una certa naturalezza, tra le quali un italiano sciolto e ben articolato. Sulla fascia destra ha tolto il posto a uno esperto come Scaloni; gli predicono un futuro da Nesta - nel senso di campione-simbolo della Lazio - ma lui va piano: «Il mister sa come gestirmi, finora lo ha fatto benissimo. I miei progressi sono tutto merito suo». E non è un ruffiano, il ragazzino.
In un gruppo così, logico che ogni operazione di mercato venga valutata con molta attenzione. C´è il timore di rompere equilibri perfettamente registrati. Il concetto vale anche per Adriano. «Siamo combattuti. Da un lato c´è l´intenzione di rinforzare la squadra, dall´altro non vogliamo che si creino problemi nello spogliatoio», dice Lotito. Che sta per chiudere l´accordo con uno sponsor da 4 milioni e punta al rilancio internazionale della Lazio. Oggi attesa per il sorteggio, Rocchi ha strane preferenze: «Vorrei subito incontrare le più forti, tipo Real, Manchester, Barcellona. Siamo lontani dalle squadre migliori, ma le faremo sudare. Sì, questa Lazio può essere la sorpresa della Champions». Anche senza Adriano.
ahahahaha grande gaby
ottimo.grande spogliatoio, umile e unito
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff