fedemadferit ha scritto:"Addio gioventù" cantava Gianni Gallo nel lato B del 45 giri "Il distacco": a Bergamo, Luis Figo segna forse il suo ultimo gol in carriera, siglato senza avere coltivazioni di datteri nel raggio di un paio di miglia. Nel giorno delle lacrime, qualcuno potrebbe però incazzarsi davvero: Billy Costacurta, costretto a un commiato di quart'ordine nonostante la buona volontà del senatore Turigliatto. Gran botta di culo ebbe Demetrio Albertini che diede l'addio al calcio alla vigilia delle elezioni, prima di essere allontanato nuovamente come una vecchia ciabatta e messo a fare il sindacalista dei calciatori, magari con l'intento di ottenere i weekend liberi per la categoria. Per salutare Demetrio, quel campione cacciato come il nonno scoreggione nelle famiglie perbene, un'intera azienda si era sbattuta: ne era uscita a San Siro la lacrimosa My Way, un concentrato di pacchianate con insistiti piani americani sul candidato premier in tribuna. In campo tutti al gran completo: Baresi (spolverato per l'occasione), Desailly, Papin, Weah, Gullit, Boban, Seba Rossi. Ma anche Laudrup, Stoitchov e Rijkaard, e i "contemporanei" Ronaldinho ed Eto’o. Poi Romano Prodi è stato eletto e, per Costacurta, un Silvio Berlusconi beccato in un raro momento in cui non era esanime ha preferito l'understatement. Domenica per l'ultima partita in carriera, Billy si è dovuto accontentare di un parterre de roi: Bonera, Simic, Favalli, Grimi, Brocchi, Gourcuff, Serginho, Borriello (ripresosi dall'infezione vaginale), Ricardo Oliveira e De Gennaro. Per il difensore è arrivato in dono soltanto una sbobba di acmilan.com: "indosserai una maglia unica, che riporta un particolare ricamo sul petto con l’iniziale M: come Margherita, tua madre, come Martina, tua moglie e come Milan". Ma anche M come Minatore, ricordando di quando carotò il prato di Yokohama, in un memorabile rigore di una finale di intercontinentale. Nella foto, ricordiamolo così.
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