Deschamps-Grillini, polemica su gay
Tecnico: "Maglia rosa da omosessuali"
Nonostante la gioia per la promozione, una frase di Deschamps sulla maglietta rosa preparata per celebrare il ritorno in A ("Bast...A" con la B barrata) ha scatenato una polemica con Franco Grillini, presidente onorario dell'Arcigay. Il tecnico francese aveva detto: "Quel colore non mi piace, perché in Francia è quello dei gay". Secca la replica di Grillini: "Frasi gratuite, criticabili e di cattivo gusto".
Doveva essere semplicemente una battuta, ed invece ha sollevato un calderone. La battuta di Deschamps sulla maglietta rosa con la scritta "B...astA" per celebrare la promozione in A, non è affatto piaciuta a Franco Grillini, deputato della sinistra democratica e presidente onorario dell'Arcigay.
''Le affermazioni dell'allenatore della Juventus, a proposito dell'utilizzo della maglia rosa per festeggiare la vittoria e il passaggio in serie A, sono molto criticabili perché gratuite e di pessimo gusto'' ha commentato Grillini, che poi ha sottolineato la rilevanza storica del colore rosa: "Deschamps dice che non gli piace il colore rosa perché è associato ai gay francesi. Gli ricordiamo che il colore rosa era associato agli omosessuali nei campi di concentramento nazisti perché per deriderli avevano il triangolo rosa sul bavero della giacca, e quindi gli omosessuali hanno utilizzato il triangolo rosa e il colore rosa per rovesciarne il significato negativo e l'hanno utilizzato come simbolo''.
Ma non è tutto, perché a quanto pare, il tecnico transalpino ha scelto la giornata sbagliata per quel suo "Il rosa non mi piace, in Fracia è il colore dei gay". "Purtroppo - continua Grillini - le dichiarazioni di Deschamps arrivano dopo la giornata internazionale contro l'omofobia, dove si denunciano pregiudizi e stereotipi come quelli affermati da Deschamps. Gli chiediamo di chiedere scusa, tanto più che il colore rosa era quello della maglia della Juventus cento anni fa''.
tgcom
lol lol
Sottolineo il fatto che il fatto delle magliette è un chiaro attacco dell'allenatore alla società nella quale nè il tecnico, ne il portiere, nè essa stessa (dalle parole di C.Gigli anche ieri) credono in una prossima stagione tra le protagoniste, gli unici che ci credono sono i tifosi, ma se è per questo anche quelli dell'Ascoli ci credevano...