Calciopoli/Moggiopoli - Parte II^ (Aprile 2007)

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Messaggioda fedemadferit il dom apr 15, 2007 9:57 am

Tutti al telefono per Juve-Milan
La Repubblica: 42 chiamate di Moggi & C


'La Repubblica' porta alla luce il contenuto dei tabulati delle schede svizzere utilizzate da Moggi, specie in relazione all'illecito contestato in occasione di Juve-Milan del 2004. Nelle 24 ore precedenti il fischio d'inizio, Bertini ha sentito 'Big Luciano' 13 volte e Fabiani, l'ex ds del Messina, altre 18; i due dirigenti si sono scambiati 11 telefonate. Quarantadue chiamate in tutto per 'aggiustare' quella partita.
(tgcom)


Dai tabulati ecco l'enorme numero di chiamate a 24 ore dal match (2004)
Contatti anche con Fabiani. I pm Beatrice e Narducci: "Un diverso da quello corretto"

Juve-Milan: Bertini chiama Moggi
42 telefonate per truccare la sfida
di MARCO MENSURATI

ROMA - Quarantadue telefonate per truccare Juventus-Milan. Non sarà la "pistola fumante" però ci si avvicina molto: il documento definitivo, quello che, secondo i pm, inchioda tutti è lungo una paginetta. Ma è devastante: è un tabulato sul quale sono riportati, analizzati e graficamente visualizzati i dati delle quarantadue chiamate che nelle ventiquattro ore precedenti al fischio di inizio della partita corsero sulle linee telefoniche svizzere in uso a Moggi, al suo collega e complice Fabiani, e all'arbitro Bertini. Quarantadue telefonate che, secondo i pm Beatrice e Narducci, determinarono "un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione (...) esito perseguito dal Bertini che si adoperava per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra di Moggi".
L'incontro è di quelli importanti. La Juventus è prima in classifica con 38 punti. Il Milan segue a 34. Una vittoria dei rossoneri ridurrebbe a un solo punto la distanza, annullando il primo tentativo di fuga della Juve. La partita si gioca in anticipo, sabato 18 dicembre 2004 e finisce 0 a 0. L'arbitro Bertini, con i suoi "errori", è il protagonista assoluto. "Ancora oggi - ripete Gattuso - ho davanti agli occhi la scena di Kakà che sta andando in porta e che viene fermato da Bertini per un fallo a nostro favore". Le polemiche sono furibonde.
E chissà cosa si sarebbe detto se si fosse saputa la verità. E cioè che Bertini aveva parlato al telefono con Moggi - prima della partita e su utenze "anomale" procurate dallo stesso Moggi - per 13 volte in 24 ore. "I tabulati - scherzano sempre gli inquirenti su questa cosa - hanno il limite di non parlare, perché elencano solamente il numero di contatti tra due telefoni e non raccontano cosa viene detto. Però a volte ce ne sono alcuni che, incrociati con altri dati, parlano più di un pentito". E questo tabulato è uno di quelli: perché a leggerlo bene si scopre che Bertini passa l'intera giornata del 18 dicembre al telefono con la cricca di Moggi. Per sei volte è lui a chiamare, per sette è il suo interlocutore. Ma evidentemente non basta. Perché, sempre su una utenza svizzera, Bertini raggiunge anche Fabiani che, secondo i pm di Napoli è, insieme a Moggi, "l'istigatore" dell'associazione a delinquere. Bertini e Fabiani si sentono la bellezza di 18 volte (nove chiamate a testa) in una manciata di ore. Ma non è tutto perché anche Moggi e Fabiani si sentono quel giorno: 11 volte, subito prima o subito dopo le chiamate di Bertini a Fabiani.
Come si è arrivati a isolare queste 42 telefonate (nell'inchiesta ce ne sono più o meno altrettante per ciascuna partita contestata, 15 in tutto) è cosa che appartiene alla sfera delle alchimie investigative. Tutto comincia con il ritrovamento delle prime schede che Moggi faceva acquistare in Svizzera. Gli investigatori hanno chiesto all'operatore telefonico di avere un prospetto di tutte le chiamate in entrata e in uscita effettuate da e su quelle utenze. I famosi tabulati. Così il giro delle schede moggiane si è allargato fino ad arrivare a cinquanta (solo una ventina delle quali particolarmente attive). Il secondo passo è stato quello di abbinare ciascuna di queste venti utenze a una persona. E ciò è stato possibile solamente combinando la posizione del telefonino registrata dalle celle con la posizione delle singole persone. L'abbinamento, per essere certo, doveva essere ripetuto più volte. Attribuita l'identità alla scheda, i carabinieri del nucleo operativo di Roma hanno proceduto a vedere in quali circostanze i soggetti entravano in contatto tra di loro, in corrispondenza di quali partite, quante volte e per quanto tempo. Attraverso questa procedura si è potuto dividere i contatti in "non utili" e "qualificati". La rete creata dai "qualificati" costituisce l'impianto che gli avvocati si troveranno ad affrontare al processo. Dove molto dipenderà dalle spiegazioni che i protagonisti daranno di queste chiamate. Sul punto l'avvocato di Moggi Paolo Trofino sta preparando una memoria
(15 aprile 2007)
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Messaggioda vito il dom apr 15, 2007 3:08 pm

moggi vittima
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PaulGallagher ha scritto:godo, fine ot


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Messaggioda fedemadferit il lun apr 16, 2007 12:22 pm

La Juve rischia la C

Nonostante cio' che possa pensare una frangia della tifoseria juventina che continua ad associare il nome di Moggi all'ultimo vittorioso ciclo della Juventus, e a questo proposito sarebbe interessante istituire un referendum per sapere quanti sono esattamente, a seguito della vicenda Calciopoli la figura dell'ex direttore sportivo bianconero continua a rappresentare un vero e proprio incubo per il futuro della societa' bianconera.

Entro una decina di giorni il capo dell'Ufficio Indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, ricevera' dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli tutti i documenti relativi alle 48 richieste di rinvio a giudizio emesse nella giornata di ieri riguardanti il secondo filone d'indagini riguardante lo scandalo di Calciopoli, che vede protagonista numero uno, come sempre, proprio l'ex direttore sportivo della Juventus.

50 schede telefoniche svizzere segrete regalate agli arbitri Paparesta, Racalbuto, Cassara', Dattilo, Bertini, Gabriele, De Santis, Pieri, e all'assistente Ambrosino, nonche' ai designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, oltre che all'ex dg del Messina Fabiani, al fine di "aggiustare" le partite e 15 nuove partite truccate, nell'ordine: Udinese-Brescia 1-2 (26-9-2004), Siena-Juve 0-3 (23-10-2004), Juve-Chievo 3-0 (31-10-2004), Messina-Reggina 2-1 (31-10-2004), Messina-Fiorentina 1-1 (28-11-2004), Juve-Milan 0-0 (18-12-2004), Roma-Parma 5-1 (19-12-2004), Brescia-Bologna 1-1 (6-1-2005), Cagliari-Juve 1-1 (16-1-2005), Messina-Parma 1-0 (23-1-2005), Sampdoria-Siena 1-1 (30-1-2005), Siena-Messina 2-2 (13-2-2005), Palermo-Lecce 3-3 (20-2-2005), Reggina-Messina 0-2 (13-3-2005) e Lazio-Juve 0-1 (24-4-2005).

E' lecito attendersi che a proposito verra' ben presto aperta una nuova maxi-inchiesta nel corso della quale l'ex direttore generale della Juventus dovra' rispondere ai capi d'imputazione di cui sopra, mettendo nuovamente a repentaglio le sorti della Juventus nel caso in cui ne vengano comprovate le responsabilita' dirette.

Dal momento che si tratta di presunti reati che non rientravano nel precedente filone d'indagini della scorsa primavera, essi andranno trattati a parte, per cui la retrocessione in serie B piu' la penalizzazione iniziale di 19 punti con le quali la societa' bianconera era stata punita nella primavera scorsa non saranno collegati a questi nuovi sviluppi, i quali non precludono una nuova sanzione per quanto riguarda il campionato in corso.

Ma cosa rischia in effetti la Juve a causa del secondo atto di "Moggiopoli"? Teoricamente, alla luce dei nuovi fatti, la Juve potrebbe rischiare o di vedersi togliere un determinato quantitativo di punti dall'attuale classifica del campionato di serie B in corso oppure una penalizzazione da scontare, come appare ormai piu' che probabile, nel prossimo campionato di Serie A.

Ma cio' che fa tremare non solo la nuova dirigenza bianconera ma tutti i milioni di tifosi della Vecchia Signora e' un'altra ipotesi, assai piu' catastrofica delle due precedenti, e cioe' la retrocessione in C, che la Juventus rischierebbe seriamente qualora venga provato il per ora presunto illecito perpetrato da Moggi con la complicita' dell'arbitro Bertini relativo alla gara disputata dalla Juventus a Torino contro il Milan il 18 dicembre 2004.

A differenza della sede penale infatti, quella sportiva non prevede l'istituto della "continuazione" prevista dall'articolo 81 del Codice penale, ragion per cui nel caso in cui il presunto illecito venga effettivamente comprovato, esso rappresenterebbe un caso assolutamente autonomo ed indipendente dalle precedenti indagini, punibile nel campionato di competenza, cioe' l'attuale serie B, con la retrocessione all'ultimo posto, che tradotto in termini semplici significa serie C1.

Da parte sua la Juventus, a seguito delle notizie riguardanti un'ulteriore inchiesta da parte della Procura di Napoli, ha diffuso sul proprio sito ufficiale una nota nella quale dichiara di aver chiuso i conti con la giustizia sportiva, sostenendo inoltre di avere gia' pagato un prezzo altissimo nella prima fase del processo a Calciopoli, culminato con la revoca di due scudetti, la retrocessione in serie B, oltre ad un danno economico e d'immagine prossimo al catastrofico. La riportiamo testualmente:

"In questi mesi i giocatori e tutto lo staff della Juventus hanno affrontato con professionalita', passione e lealta' il campionato di serie B, superando la grave crisi dell'estate scorsa. La consapevolezza di aver pagato un prezzo altissimo e di aver chiuso i conti con la Giustizia sportiva ha permesso ai suoi dirigenti di lavorare con tranquillita' e di trovare la fiducia per lanciare un'operazione di aumento di capitale, che si propone di gettare le basi per costruire successi futuri. Le notizie di fonte giornalistica sulla conclusione delle indagini della Procura di Napoli non mutano la ferma convinzione della societa' di aver chiuso con il passato e di non dover piu' rispondere di alcunche' con riferimento a comportamenti attribuibili a precedenti gestioni e gia' oggetto di giudizio definitivo. Ai tifosi, che non hanno mai fatto venire meno il proprio sostegno, la Juventus conferma il massimo impegno per vincere e per tornare ai vertici del calcio mondiale".

In ogni caso, il calcio italiano e la Juventus in particolare, sono attesi da un'altra calda primavera di passione.
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Messaggioda gius il lun apr 16, 2007 1:00 pm

Spadino ha scritto:Secondo me gius ti sei scaricato la partita e te la sei rivista tutta !!!
Pellegatti ti fa una sega a te !!!


No no è memoria storica :lol:
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Messaggioda desiderio81 il lun apr 16, 2007 3:41 pm

fedemadferit ha scritto:La Juve rischia la C

Nonostante cio' che possa pensare una frangia della tifoseria juventina che continua ad associare il nome di Moggi all'ultimo vittorioso ciclo della Juventus, e a questo proposito sarebbe interessante istituire un referendum per sapere quanti sono esattamente, a seguito della vicenda Calciopoli la figura dell'ex direttore sportivo bianconero continua a rappresentare un vero e proprio incubo per il futuro della societa' bianconera.

Entro una decina di giorni il capo dell'Ufficio Indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli, ricevera' dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli tutti i documenti relativi alle 48 richieste di rinvio a giudizio emesse nella giornata di ieri riguardanti il secondo filone d'indagini riguardante lo scandalo di Calciopoli, che vede protagonista numero uno, come sempre, proprio l'ex direttore sportivo della Juventus.

50 schede telefoniche svizzere segrete regalate agli arbitri Paparesta, Racalbuto, Cassara', Dattilo, Bertini, Gabriele, De Santis, Pieri, e all'assistente Ambrosino, nonche' ai designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, oltre che all'ex dg del Messina Fabiani, al fine di "aggiustare" le partite e 15 nuove partite truccate, nell'ordine: Udinese-Brescia 1-2 (26-9-2004), Siena-Juve 0-3 (23-10-2004), Juve-Chievo 3-0 (31-10-2004), Messina-Reggina 2-1 (31-10-2004), Messina-Fiorentina 1-1 (28-11-2004), Juve-Milan 0-0 (18-12-2004), Roma-Parma 5-1 (19-12-2004), Brescia-Bologna 1-1 (6-1-2005), Cagliari-Juve 1-1 (16-1-2005), Messina-Parma 1-0 (23-1-2005), Sampdoria-Siena 1-1 (30-1-2005), Siena-Messina 2-2 (13-2-2005), Palermo-Lecce 3-3 (20-2-2005), Reggina-Messina 0-2 (13-3-2005) e Lazio-Juve 0-1 (24-4-2005).

E' lecito attendersi che a proposito verra' ben presto aperta una nuova maxi-inchiesta nel corso della quale l'ex direttore generale della Juventus dovra' rispondere ai capi d'imputazione di cui sopra, mettendo nuovamente a repentaglio le sorti della Juventus nel caso in cui ne vengano comprovate le responsabilita' dirette.

Dal momento che si tratta di presunti reati che non rientravano nel precedente filone d'indagini della scorsa primavera, essi andranno trattati a parte, per cui la retrocessione in serie B piu' la penalizzazione iniziale di 19 punti con le quali la societa' bianconera era stata punita nella primavera scorsa non saranno collegati a questi nuovi sviluppi, i quali non precludono una nuova sanzione per quanto riguarda il campionato in corso.

Ma cosa rischia in effetti la Juve a causa del secondo atto di "Moggiopoli"? Teoricamente, alla luce dei nuovi fatti, la Juve potrebbe rischiare o di vedersi togliere un determinato quantitativo di punti dall'attuale classifica del campionato di serie B in corso oppure una penalizzazione da scontare, come appare ormai piu' che probabile, nel prossimo campionato di Serie A.

Ma cio' che fa tremare non solo la nuova dirigenza bianconera ma tutti i milioni di tifosi della Vecchia Signora e' un'altra ipotesi, assai piu' catastrofica delle due precedenti, e cioe' la retrocessione in C, che la Juventus rischierebbe seriamente qualora venga provato il per ora presunto illecito perpetrato da Moggi con la complicita' dell'arbitro Bertini relativo alla gara disputata dalla Juventus a Torino contro il Milan il 18 dicembre 2004.

A differenza della sede penale infatti, quella sportiva non prevede l'istituto della "continuazione" prevista dall'articolo 81 del Codice penale, ragion per cui nel caso in cui il presunto illecito venga effettivamente comprovato, esso rappresenterebbe un caso assolutamente autonomo ed indipendente dalle precedenti indagini, punibile nel campionato di competenza, cioe' l'attuale serie B, con la retrocessione all'ultimo posto, che tradotto in termini semplici significa serie C1.

Da parte sua la Juventus, a seguito delle notizie riguardanti un'ulteriore inchiesta da parte della Procura di Napoli, ha diffuso sul proprio sito ufficiale una nota nella quale dichiara di aver chiuso i conti con la giustizia sportiva, sostenendo inoltre di avere gia' pagato un prezzo altissimo nella prima fase del processo a Calciopoli, culminato con la revoca di due scudetti, la retrocessione in serie B, oltre ad un danno economico e d'immagine prossimo al catastrofico. La riportiamo testualmente:

"In questi mesi i giocatori e tutto lo staff della Juventus hanno affrontato con professionalita', passione e lealta' il campionato di serie B, superando la grave crisi dell'estate scorsa. La consapevolezza di aver pagato un prezzo altissimo e di aver chiuso i conti con la Giustizia sportiva ha permesso ai suoi dirigenti di lavorare con tranquillita' e di trovare la fiducia per lanciare un'operazione di aumento di capitale, che si propone di gettare le basi per costruire successi futuri. Le notizie di fonte giornalistica sulla conclusione delle indagini della Procura di Napoli non mutano la ferma convinzione della societa' di aver chiuso con il passato e di non dover piu' rispondere di alcunche' con riferimento a comportamenti attribuibili a precedenti gestioni e gia' oggetto di giudizio definitivo. Ai tifosi, che non hanno mai fatto venire meno il proprio sostegno, la Juventus conferma il massimo impegno per vincere e per tornare ai vertici del calcio mondiale".

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Messaggioda fedemadferit il lun apr 16, 2007 4:24 pm

Giusto, Italia Pravda.
http://italia.pravda.ru/italia/13-04-2007/5405-0
Anche se è sviluppato verso l'europa dell'est, in ogni caso dice cose corrette.
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Messaggioda fedemadferit il lun apr 16, 2007 5:22 pm

Ancelotti-De Biasi "contro" Bertini
L'arbitro di Juve-Milan 2004 nel mirino


Tiene banco il caso Calciopoli dopo la chiusura dell'indagine da parte della Procura di Napoli. Nel mirino quel Juve-Milan del 18 dicembre 2004 con i tabulati telefonici a dimostrare il fitto scambio di chiamate prima della gara tra Moggi, Fabiani e Bertini "Criticai subito l'arbitro", ha detto Ancelotti. De Biasi ha rincarato la dose: "Quando arbitrava Bertini avevo la sensazione che ci fossero due pesi e due misure".

La necessità di buttarsi un periodo buio alle spalle, ma anche il dovere di continuare ad andare a fondo in una situazione che dopo la chiusura dell'inchiesta partenopea ha riaperto una ferita che brucia ancora per l'intero movimento calcistico italiano. Quel Juve-Milan del 2004 sotto accusa (42 telefonate prima della gara tra Moggi, Bertini e Fabiani) ha permesso all'allenatore rossonero Carlo Ancelotti di ribadire il suo personalissimo giudizio sull'arbitro Bertini, che diresse, quella gara, esclusivamente in riferimento però alla specifica prestazione: "Lo criticai subito, dissi già negli spogliatoi che aveva sbagliato". Il riferimento è a due calci di rigore non concessi ai rossoneri e parsi evidenti. Tuttavia, Ancelotti ha sottolineato: "Devo pensare che gli errori siano in buona fede - ha ribadito - Altrimenti è finita...".

Anche l'attuale tecnico del Torino Gianni De Biasi (all'epoca al Brescia) ha rincarato la dose sull'operato di Bertini: "Quando giocavamo con le grandi e arbitrava Bertini avevo la netta sensazione che utilizzasse due pesi e due misure". Il riferimento è a particolari torti arbitrali subiti in maniera specifica contro la Juve.
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Messaggioda Spadino il mar apr 17, 2007 7:11 am

fedemadferit ha scritto:
gius ha scritto:Sbaglio o c'era anche un rigore per fallo di Thuram (o Zebina) su Kaladze?

Si, rigore netto, il difensore della Juve si è seduto sopra a Kaladze ma niente. E sempre in quella gara, c'era una superiorità numerica del Milan durante un contropiede nella metà campo della Juve dopo un fallo di Thuram. Bertini ha fermato il gioco e ammonito Thuram invece di lasciare correre Kakà come avrebbe detto il regolamento.

Cmq Spadino le fanno tutte su Sky in questi giorni, puoi godertele come guardare Scherzi a Parte.


Vista stamani...
E devo dire forse saro' di parte che tra tutte le partite la più inutile da commentare è quella..
Con questo non dico che la Juventus non abbia fatto una bella figura con le intercettazionipero' andate a trovare il pelo nell'uovo dove non ci sta !!!
Ora basta che un difensore della Juventus abbia scureggiato qualche anno fa la partita è stata rubata !!!
Ricordo di averla vista a Bologna al raduno di oasisitalia !!!
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Messaggioda Promentory1985 il mar apr 17, 2007 7:50 am

ieri mattina su radio1 ha parlato stagliano, il vive capo dell'ufficio indagini (o qualcosa del genere) ed ha detto che la juve non rischia, perchè quest'anno è stata giudicata su tutto il campionato 2004/2005
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Messaggioda fedemadferit il mar apr 17, 2007 5:00 pm

IL CASO / La Procura di Napoli ha inviato alla Federcalcio gli atti dell’inchiesta, Borrelli oggi comincia a esaminarli
Calciopoli, Rosetti si segna un autogol
L’arbitro confessa la telefonata di Bergamo, rischia 3 mesi di stop


NAPOLI — Ora tocca alla Federcalcio. La Procura di Napoli ha inviato a Roma gli atti relativi agli ultimi sviluppi dell’inchiesta giunta nei giorni scorsi alla fase di chiusura indagini nei confronti di Luciano Moggi e altre 47 persone tra le quali Giraudo, Carraro, gli ex designatori arbitrali Bergamo e Pairetto, e l’arbitro De Santis.
Oggi il capo dell’Ufficio indagini della Figc Francesco Saverio Borrelli inizierà a valutare il materiale raccolto dai pm napoletani Beatrice e Narducci e fisserà i primi interrogatori. A rischiare molto ora è il Messina, comparso nell’inchiesta per il coinvolgimento del suo ex direttore sportivo Mariano Fabiani, sospettato di aver pilotato i risultati di alcune partite in favore della squadra siciliana e, per conto di Moggi, al quale era e ancora è legatissimo, anche in favore della Juventus. Quindi è da prevedere un’altra estate in cui i calendari dei campionati dovranno tener conto dei processi, manel frattempo potrebbe arrivare a conclusione anche l’iter penale di questa vicenda. Prima però potrebbero esserci nuovi interrogatori, se qualcuno dei nuovi indagati che fanno parte dell’elenco dei quarantotto ne farà richiesta ai pm. Oggi o al massimo domani gli avvocati dovrebbero entrare in possesso dei numerosi faldoni che racchiudono le carte dell’inchiesta e potranno quindi preparare le contromosse. Ci sono sicuramente aspetti inediti, o anche nuovi dettagli relativi a vicende già conosciute. Come la telefonata che Bergamo fece nell’intervallo di Lazio e Fiorentina del campionato 2004-2005. L’ex designatore chiamò per parlare con l’arbitro Rosetti, che nel primo tempo non aveva visto l’intervento di mano con il quale un difensore della Lazio evitò un gol. Rosetti ne parla in un interrogatorio risalente al luglio scorso: «Rimasi basito perché non era una cosa normale», dice. E aggiunge: «Fui molto infastidito, tanto chechiusi la conversazione. Ma sono sicuro che non mi disse niente per quanto riguarda il secondo tempo».
In quella stessa deposizione Rosetti assicura: «Io non sono pilotabile, nessunopuò condizionarmi », e respinge i sospetti di aver ammonito i fratelli Lucarelli durante Livorno-Inter di quello stesso campionato per indebolire i toscani in vista del successivo impegno contro la Juventus: «Io non ho mai letto l’elenco dei diffidati». La sua posizione, però, almeno in ambito sportivo, non è affatto tranquilla: se non denunciò subito la telefonata di Bergamo rischia una sospensione di tre mesi.

Fulvio Bufi
17 aprile 2007
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