da Promentory1985 il gio feb 22, 2007 3:09 pm
il problema politico è uno solo e chiaro: questa coalizione ha fallito, per la seconda volta consecutiva che è stata chiamata a governare. ha fallito perchè è stata sempre divisa su tutti i temi che ha trattato, perchè ognuno sbadierava una sua interpretazione dello pseudo programma, che più che un programma elettorale ha l'aspetto di un trattato di filosofia politica(nello girare attorno alle questioni concrete piuttosto che centrarle), lungo 280 pagine e fatto apposta per non essere letto (chissà se l'hanno letto pure loro...).
ieri sera da bruno vespa, di pietro ha detto di aver sentito un importante ministro dire: "non dobbiamo cadere perchè altrimenti torna berlusconi", il che è tutto dire sul perchè questa maggioranza è stata "unita"... ma da questa situazione l'unico ad uscire rafforzato è proprio berlusconi, anche nel momento in cui si continua a parlare di lui durante una crisi del governo attuale. anche amputare l'ingovernabilità al sistema elettorale è ingiusto, perchè ricordiamoci che alla Camera i voti di scarto sono stati 24000 e al Senato addirittura la conta dei voti ha visto il centrodestra in vantaggio con uno scarto di circa l'1%, quindi l'ingovernabilità deriva da elezioni finite esattamente in parità e da un paese spaccato. che poi esso sia stato un mezzo harakiri della cdl, cosi come la situazione dei voti all'estero, ciò è innegabili, ma un sistema elettorale perfetto per ogni sistema politico non esiste. questa legge elettorale si può sicuramente ritocare in alcuni punti.
io penso che si debba tornare a votare, non ora, perchè anche il centro-destra ora come ora, anche se vincerebbe a spasso senza fare campagna elettorale, non è in grado di mettersi assieme in maniera omogenea prima di risolvere delle questioni interne. credo che si formerà o un prodi-bis per un paio di mesi, il tempo di ritoccare la legge elettorale, oppure un governo istituzionale per sbrigare anche altre questioni, presieduto dal marini di turno o anche un altro. ai salti della quaglia, come accaduto nel 97, stavolta non ci credo.