ARMI CHIMICHE ALLO STADIO
Normativa per gli “aggressivi chimiciâ€: sono nella terza fascia delle armi da guerra.
La giurisprudenza annovera in questa fascia tutte le sostanze gassose, liquide, o
solide che diffuse nell’aria o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni
anatomico- funzionali di natura tali da compromettere, in via definitiva o solo anche
temporanea, dell’organismo umano. In relazione agli effetti, queste sostanze si
distinguono in asfissianti, tossiche, vescicatorie, nervine, irritanti come i
lacrimogeni.
Quindi si può dire che l’uso della miscela CS è una vera e propria arma da guerra,
eppure vengono usati tranquillamente e in abbondanza come fossero semplici
petardi, un pò esagerato per uno “sfollagenteâ€.
Lo abbiamo visto a Genova per il G8, certo, evento molto diverso da una semplice
partita di campionato ,ma i gas usati lì sono uguali, cambia solo la quantità .
Tantissima gente anche persone che non sono state coinvolte direttamente negli
scontri con le “forze dell’ordine†hanno avuto problemi respiratori, dissenteria e
attacchi d’asma anche dopo settimane dalla fine delle manifestazioni. L’ aspetto
più inquietante è che questi effetti fastidiosi, ma sempre pur minori, si sono
verificati anche sui poliziotti che li lanciavano oltre che sui manifestanti, e sono
consistiti in varie allergie epidermiche su tutto il corpo.
Il perché? Dopo varie ricerche su internet si è trovata in parte la risposta: queste
miscele possono modificare geneticamente i cromosomi del sangue. Abbiamo
un’altra prova della pericolosità di questi Gas, il CS micronizzato e mescolato con
un antiagglomerante o trattato con idrorepellenti a base di silicone (formule note
come CS1 e CS2) può rimanere attivo per giorni e settimane, se polverizzato sul
suolo. Ciononostante, è considerato dai produttori e dalle forze di polizia come
un'arma non letale. A Québec, dove di CS si fece un uso smodato per reprimere le
manifestazioni contro il Trattato dell'Area di libero commercio delle Americhe
[aprile 2001], l'ufficio di pubblica igiene avvisò i residenti di indossare guanti di
gomma e lenti protettive nel trattare i residui, ed anche di gettar via cibo
contaminato, rimpiazzare i filtri dell'aria condizionata, e lavare l'esterno delle
abitazioni, ma a Genova nessuno si è preoccupato di avvertire i cittadini di questi
pericoli.
Bisogna prendere precauzioni, chiunque si trovi al contatto con questi gas non si
deve toccare il viso, deve utilizzare subito acqua fredda e per lavare le parti
contaminate può essere utile un fazzoletto bagnato con acqua e succo di limone
da appoggiare sul naso e sulla bocca per facilitare la respirazione.
Diffondere queste notizie in tutti gli ambienti servirà sicuramente per ottenere
maggiori informazioni e se necessario chiedere la messa al bando di questi gas.
Con la salute delle persone non si scherza!!