da The Shield il lun dic 25, 2006 8:36 pm
ARTICOLO TRATTO DA SPAZIOGAMES
Dopo gli esordi nelle terre del Sol Levante e dei cowboys, contraddistinti da un numero talmente esiguo di console da spingere al crimine alcune persone per ottenerla, la nuovissima PlayStation 3, ultima fatica di Sony Computer Entertainment, è in procinto di arrivare anche qui. Nel mese di Marzo infatti (se tutto andrà come previsto) l’ultima incarnazione della piattaforma che in 10 anni ha battuto ogni record di vendita sbarcherà anche sui lidi del nostro caro Vecchio Continente, al costo di 599€ per la versione full, e di 499€ per la versione base.
In molti ( a ragione) si saranno chiesti e si chiederanno i motivi che hanno spinto Sony a propinarci un costo così elevato per il suo ultimo gioiellino, e, ovviamente, sono saltati fuori i soliti falchi che bollavano questa mossa solo come l’ennesima dimostrazione dell’arroganza e della noncuranza del colosso giapponese nei confronti dell’utenza. A conti fatti non è assolutamente così, anzi! Diamo un’occhiata insieme quindi al contenuto della nuova PS3.
IL BLU-RAY DISC
Ecco qual è la causa principale dell’elevato costo della console, il supporto ottico che, secondo i piani Sony, diventerà l’erede dei DVD: il lettore ad alta definizione BluRay Disc o, più semplicemente, BRD.
Il nome “Blu†deriva da colore del laser impiegato dal lettore, blu appunto, al posto del tradizionale rosso utilizzato per i DVD e per gli HDDVD. Suscita curiosità l’appellativo usato “blu†, al posto del tradizionale anglofono “blueâ€: ma la ragione principale della scelta è abbastanza semplice, infatti, “blue†è un aggettivo fin troppo usato e non è stato possibile brevettare il nuovo supporto con il suddetto termine, e si è arrivati ad optare per il latineggiante “bluâ€. Ma andando oltre l’estetica, cosa ha di tanto particolare (e costoso ) questo BRD?
Innanzitutto, è da sottolineare che in singolo strato (layer) il BRD può arrivare ad immagazzinare una quantità di dati fino a 25GB, ma da questo punto di vista la caratteristica più interessante è la possibilità per il BRD di supportare molti strati di dati, per un totale di 500GB, ovvero circa 20 ore di filmato in Full HD (ovviamente il lettore della PS3 non sarà così evoluto).
Elementi essenziali nella conformazione del lettore ( molto complesso e sofisticato ) sono la lunghezza d’azione del laser, e lo spessore dello strato protettivo. Interessante è quest’ultimo che, a differenza dei DVD e degli HD-DVD, che dispongono di un polimero trasparente spesso 0,6 mm, utilizza un materiale speciale dello spessore di 0,1 mm. In questo modo è facilitata l’azione del laser e il grande spazio a disposizione è spiegato.
A questo punto voi vi chiederete: ma in una console da gioco a cosa serve questa sofisticata tecnologia? E’ evidente che Sony abbia voluto utilizzare un brand ultrapopolare come quello PlayStation per imporre al mercato una sua tecnologia, che se si standardizzasse porterebbe vagonate di quattrini nelle casse del colosso giapponese, ma è altrettanto evidente come il nuovo lettore porti dei vantaggi anche nel settore dei videogames. Quali? Innanzitutto la maggiore necessità di spazio richiesta dalla nuova generazione si sposerà perfettamente con il nuovo supporto, e gli sviluppatori potranno sbizzarrirsi con le scene di intermezzo senza dover badare a noiosi limiti ( per la gioia mia e di tutti gli appassionati di Metal Gear Solid, il maestro Kojima potrà esaltare al massimo il suo talento ). Poi c’è da considerare il fatto che un lettore ad alta definizione di ultima generazione andrà a nozze con gli obiettivi della PS3, che punta moltissimo sull’alta definizione e sul Full HD, la tanto famigerata risoluzione a 1080 linee progressive, senza contare l’aiuto che il BRD darà ai più pigri, che non dovranno continuamente inserire e rimuovere i dischi dalla console. Da evidenziare infine come, a fine 2006, il lettore BRD della PS3 sia il migliore in circolazione, anche confrontato con i suoi ben più costosi parenti.
IL PROCESSORE CELL
Il processore Cell è la CPU, ovvero il cuore della PS3. Il Cell è il risultato di un lungo lavoro di cooperazione tra IBM, Sony e Toshiba, con l’obiettivo di creare un vero e proprio “mostro†da usare per scopi universali, dagli elettrodomestici ai super computers.
Il Cell è un multi processore eterogeneo SoC (System-on-a-Chip) composto da una “PPUâ€, e da otto “SPEâ€. A seconda dei casi, le SPE possono dirigere la PPU, o viceversa, la PPU può essere il direttore d’orchestra delle SPE ( che nella PS3 sono sette, in modo tale che in caso di rottura di un’unità , essa verrà rimpiazzata direttamente dall’unità in sovrannumero) che agiscono in parallelo col risultato di una potenza di calcolo stratosferica. Ogni SPE è un processore indipendente da 128 bit, collegato agli altri da un bus EIB da 1,6 GhZ (la metà della CPU), pari a circa 200GB/s
In laboratorio il Cell è stato spinto fino ai 6Ghz a 65 nm, mentre quello a 90 nm (come il Cell che verrà montato su PS3) si è fermato ai 5,2Ghz, ma un processore di potenza simile avrebbe fuso il case della PS3. Si è optato così per un Cell clockato a 3,2 GhZ.
La CPU Cell è un’assoluta novità per il mondo videoludico, che ha immediatamente impressionato tutti gli sviluppatori, sia per la sua colossale efficienza nei calcoli in floating point ( i calcoli in virgola mobile), sia per la sua somma ostilità ad essere piegato alle loro volontà : infatti il Cell è si un mostro, ma è anche molto arduo da programmare.
Il Cell apre nuovi orizzonti ai videogiochi, sarà il processore che riuscirà a rendere lo “stacco†dalla passata generazione maggiormente netto. Riuscirà a creare mondi incredibilmente complessi, animati da una fisica strabiliante che nessun processore con clock pari potrà mai eguagliare.
Insomma un grande processore che renderà i giochi in futuro più maestosi ed immersivi, ma data la sua notevole complessità , richiederà molto tempo per essere sfruttato a pieno, e costerà molto alla Sony produrlo per i primi tempi, ed è quindi un’altra spiegazioni al costo della console ma, a differenza del BluRay, assolutamente indispensabile per la concezione di nuova generazione che ci darà PlayStation 3.
LA GPU RSX
Sicuramente la componente hardware “meno recente†della PS3, è il suo processore grafico ( la GPU ), l’RSX (Reality Synthetizer).
Sviluppato da Nvidia ( e costato a Sony ben 30 milioni di dollari ) è un derivato delle schede grafiche per PC G70/G71, molto potenziato per certi versanti, “limato†per altri
RSX sarà collegato al Cell ( i due processori lavoreranno insieme, sempre e comunque ) tramite un bus FlexIo, che da accesso ai dati inviati da e al Cell, e quindi alla XDR, al posto del PCIExpress usato nelle G70/G71. Da evidenziare però come delle caratteristiche, che si davano per scontate prima del lancio, sembrano essere non più tanto certe, e sembrano esserci degli elementi di forte aumento o modifica delle potenzialità del chip. Tre sono le voci fondamentali che circolano: le cache dovrebbero essere presenti in quantità doppia rispetto a quelle risultanti dalle analisi precedenti il lancio, ovvero saranno 96 KB; le pixel pipeline dovrebbero risultare 28 ( 4 disattivate per la ridondanza).
In conclusione, quindi, RSX è un discreto chip grafico, perfetto per collaborare con il mostruoso Cell, e con questa accoppiata, sicuramente, ne vedremo delle belle.