desiderio81 ha scritto:Tutto ciò che è in rete può essere tranquillamente falsificato da chiunque!
pino ha scritto:desiderio81 ha scritto:Tutto ciò che è in rete può essere tranquillamente falsificato da chiunque!
guarda gli atti dei processi,di più non posso fare/dirti.
Sei cocciuto come pochi,il classico cieco che non vuol vedere e il classico sordo che non vuole sentire.
E' una discussione inutile da continuare,è come parlare con il muro.
ciao
gius ha scritto:Anche l'Economist critica Prodi
Un altro anno. Un’altra Finanziaria. Un altro trucco" è il sommario dell’articolo apparso sull’ultimo numero di The Economist, "Fumo e specchi", a commento della legge Finanziaria presentata la scorsa settimana dal Governo Prodi.
The Economist si riferisce al provvedimento secondo il quale confluirà nelle casse dello Stato la metà del TFR dei lavoratori che non sceglieranno di destinare la liquidazione ai fondi pensione; lo stesso provvedimento che ha fatto dire a Luca di Montezemolo "assistiamo ad una sorta di nazionalizzazione di una parte importante di risparmio che impone un carattere dirigistico all’agire economico".
Il problema per The Economist non è nell’idea in sè che, anzi, considera "difendibile poichè taglia un sussidio nascosto alle aziende sotto forma di finanziamento a basso costo" ma nella natura della sua contabilizzazione nel bilancio previsionale da parte del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa. "Non è perdonabile", continua l’articolo, "il fatto che la Finanziaria tratti questa cassa come entrate, e non come un debito che in futuro dovrà essere restituito. Le entrate previste da questo provvedimento (5,3 miliardi di Euro) rappresentano più di un terzo di quanto il Governo intenda tagliare il deficit".
"Non sono gli errori che ci si aspetterebbe da un ex-membro del consiglio della Banca Centrale Europea" chiosa The Economist, concedendo però le attenuanti del caso a Padoa Schioppa che "ha dovuto piegarsi fino a questo punto per conciliare le richieste dei partiti della sinistra radicale. La Finanziaria include un annacquato taglio del cuneo fiscale ma aumenta le tasse sui redditi e opera poche riduzioni della spesa pubblica. Vi è il rischio che l’effetto finale sia quello di frenare una crescita già ridotta".
In conclusione, il settimanale definisce il progetto di Finanziaria "ottimistico" al punto da "chiedersi se Padoa Schioppa sarà in grado di tagliare il deficit nella misura prevista. Il trucco sul TFR potrebbe non essere riconosciuto da Bruxelles e il risultato dipende anche dalle misure per ridurre l’evasione fiscale che potrebbero non dare i risultati previsti (7 miliardi di Euro). Il pericolo maggiore è che il progetto inciampi al voto del Parlamento.
“Padoa Schioppa ha accontentato sindacati e sinistra, ma fatto infuriare i sempre più nervosi partiti di centro della coalizione, che temono, con l’aumento delle tasse, di perdere l’appoggio del ceto medio, particolarmente al Nord. Il governo ha ora una maggioranza al Senato di un solo seggio, ed è quindi fortemente vulnerabile alle pressioni di qualsiasi componente del suo largo spettro politico".
I quotidiani finanziari esteri più autorevoli alzano il livello di allarme sulle possibili ricadute di un ammorbidimento della Finanziaria.
Il Financial Times ("Prodi affronta le divisioni sulle proposte della Finanziaria") descrive "le fatiche di Prodi per mantenere inalterato il suo piano di tagli mentre i moderati e la sinistra radicale si danno battaglia intorno alle sue proposte per ridurre la spesa pubblica". Secondo il quotidiano finanziario, "la Finanziaria di quest’anno è la più importante dall’ingresso nel 1999 nell’Euro, a causa del deterioramento delle finanze pubbliche e della competitività internazionale negli ultimi otto anni" ma "le possibilità di ridurre il deficit e il debito pubblico sono limitate dal fatto che Prodi guida una litigiosa coalizione di nove partiti con una minuscola maggioranza al Senato".
"All’interno del governo salgono critiche allo stile di comando di Prodi, mentre i politici che non fanno parte del suo entourage si lamentano di essere lasciati all’oscuro sulle decisioni prese". Per esprimere il suo giudizio il Financial Times utilizza le parole di Tiziano Treu: "L’immagine che stiamo dando è quella di un governo che non sembra in grado di attaccare gli sprechi e che sta inconsapevolmente scivolando verso un aumento delle tasse".
Il Wall Street Journal parte da un altro dato di fatto emerso in questi giorni, la decisione della Corte di Giustizia Europea di obbligare al rimborso dell’Iva per le auto aziendali, per analizzare la situazione nell’articolo "L’Italia aumenta le previsioni di deficit". Secondo il quotidiano finanziario statunitense, nonostante all’annuncio dell’aumento della previsione di deficit per il 2006 al 4,8% del PIL sia seguita la conferma dell’impegno italiano a rientrare nei parametri di Maastricht, "la revisione al rialzo della previsione è un segnale che nonostante gli sforzi italiani per tagliare il budget, la spesa pubblica continua a superare le entrate". Il WSJ rileva come le nuove cifre si aggiungano alle "preoccupazioni del primo ministro Romano Prodi per raggiungere il consenso all’interno della sua coalizione divise su 30 Miliardi di Euro di manovra basata su controversi aumenti fiscali e tagli di spesa".
La preoccupazione del quotidiano è derivata dalle ricadute sulla economia dell’intera zona euro delle scelte italiane: "L’Italia deve tagliare la spesa, ma un drastico taglio della spesa o un aumento delle tasse potrebbe minare il recupero economico del paese, che trascinerebbe in basso la crescita dell’intera zona Euro. D’altra parte se l’Italia non implementa questi cambiamenti, potrebbe trovarsi di fronte ad un downgrade del suo debito, alzando il costo del debito e lasciando meno risorse per sostenere la crescita". Una situazione di difficile interpretazione: il fatto che Germania e Francia stiano rientrando rapidamente nei parametri dell’Euro non fa che porre il nostro Paese al centro dell’attenzione alle critiche di istituzioni ed analisti.
liam4ever ha scritto:pino ha scritto:desiderio81 ha scritto:Tutto ciò che è in rete può essere tranquillamente falsificato da chiunque!
guarda gli atti dei processi,di più non posso fare/dirti.
Sei cocciuto come pochi,il classico cieco che non vuol vedere e il classico sordo che non vuole sentire.
E' una discussione inutile da continuare,è come parlare con il muro.
ciao
oppure è come parlare con un pino..
pino ha scritto:liam4ever ha scritto:pino ha scritto:desiderio81 ha scritto:Tutto ciò che è in rete può essere tranquillamente falsificato da chiunque!
guarda gli atti dei processi,di più non posso fare/dirti.
Sei cocciuto come pochi,il classico cieco che non vuol vedere e il classico sordo che non vuole sentire.
E' una discussione inutile da continuare,è come parlare con il muro.
ciao
oppure è come parlare con un pino..
il tuo intervento(unico nel topic)ci voleva proprio.
Scrivi di cose che sai,ovvero di pupe&secchioni.
PinGuido ha scritto:Istat: "Finanziaria buona
per 16 milioni di famiglie"
Secondo l'istituto, porterà benefici di 263 euro medi a tre quarti dei nuclei famigliari; 400 euro la perdita media per gli altri (4,80 milioni). Ma nessun vantaggio per altri 4 milioni di italiani poveri.
A me non sembra così tragica la situazione, poi tra l'altro i sindaci ora sono a posto... ma sono convinto che chi si lamenta rientra nella fascia di quei 4,8 milioni di italiani che perdono 400 euro.
Pare non abbia più senso lamentarsi per una pura questione di schieramento politico, visto che come è stato precisato più volte in qualunque programma televisivo politico, o in qualunque giornale, o in qualunque pagina web di informazione politica, i conti appena è arrivata la sinistra al governo non quadravano e qualcosa di drastico andava fatto.
Purtroppo in 5 anni di governo qualcuno ci aveva mangiato e non poco!
columbia83 ha scritto:PinGuido ha scritto:Istat: "Finanziaria buona
per 16 milioni di famiglie"
Secondo l'istituto, porterà benefici di 263 euro medi a tre quarti dei nuclei famigliari; 400 euro la perdita media per gli altri (4,80 milioni). Ma nessun vantaggio per altri 4 milioni di italiani poveri.
A me non sembra così tragica la situazione, poi tra l'altro i sindaci ora sono a posto... ma sono convinto che chi si lamenta rientra nella fascia di quei 4,8 milioni di italiani che perdono 400 euro.
Pare non abbia più senso lamentarsi per una pura questione di schieramento politico, visto che come è stato precisato più volte in qualunque programma televisivo politico, o in qualunque giornale, o in qualunque pagina web di informazione politica, i conti appena è arrivata la sinistra al governo non quadravano e qualcosa di drastico andava fatto.
Purtroppo in 5 anni di governo qualcuno ci aveva mangiato e non poco!
Guido il fatto è che se i sindaci sono apposto dovrà cambiare qualche altra cosa perchè oramai il vincolo rimane di quei 35 miliardi di euro!
Quindi quei minori tagli ai comuni saranno rimpiazzati da altri tagli.
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