l mercato ha raggiunto un giro d'affari di 742 milioni di euro
Un italiano su due usa i videogiochi
Secondo gli ultimi dati dell'associazione di settore, il 43%
dei cittadini del Belpaese si intrattiene con console e pc
MILANO - Se una recente ricerca Eurostat smentiva il fatto che gli italiani siano un popolo di navigatori (sul web, ovviamente), una recente indagine sembrerebbe almeno confermare che rimaniamo dei sognatori. Secondo il
Un pilota virtuale in azione: il 43% degli italiani videogioca (Ansa)
Un pilota virtuale in azione: il 43% degli italiani videogioca (Ansa)
secondo rapporto annuale dell'Aesvi - Associazione editori software videoludico - poco meno della la metà degli italiani, infatti, si diverte con i videogiochi.
UN'INDUSTRIA IN PIENA ESPANSIONE - E mentre il 43% dei nostri connazionali consuma hardware e software di intrattenimento, a goderne è anche l'industria videoludica italiana: considerando solo i canali di vendita tradizionali (niente edicole e acquisto online, dunque) il mercato italiano dei videogiochi per dimensione è diventato il più importante nell'industria dell'intrattenimento: 514 milioni di euro nel 2005 (+9%) rispetto ai 400 milioni circa dell'home video (-10%) e ai 270 della musica (-4%).
Il divario tra il nostro mercato e quello dei principali Paesi europei resta alto (l'Italia è il quinto mercato, Gran Bretagna, Francia e Germania da sole rappresentano il 70% di tutto il settore in Europa), quindi gli entusiasmi sono ancora da frenare. Ma il mercato indiscutibilmente va: quasi 742 milioni di euro complessivamente (con anche l'hardware, che rappresenta il 30,7%) nel 2005. Nello specifico l'anno scorso sono state vendute più di 631 mila tra Nintendo Ds e Sony Psp, mentre sono in flessione le vendite delle console casalinghe: 850 mila (135 milioni), in un anno in cui c'è stato il lancio della sola Xbox 360. L'attesa per Playstation 3 e per il Wii di Nintendo dà la certezza di uno sprint futuro anche di questo comparto.
IL 39% DEI GIOCATORI E' DONNA - Tornando all'aspetto sociale, scopriamo quindi che circa 24 milioni di cittadini del Belpaese (dai 4 anni in sù) ama videogiocare e di questi 10 sono donne, una fetta pari al 39% faticosamente raggiunta negli ultimi anni. A livello di età , la media del videogiocatore è di 28 anni e il 57% è tra i 18 e i 44 anni. Lasciano quindi stupiti i dati relativi ai bambini/ragazzi tra i 6 e i 17 anni: in questa fascia utilizzano videogiochi con maggiore o minore frequenza il 98% degli italiani!
A livello geografico la maggiore concentrazione di giocatori è nel Sud, con la Campania al primo posto con il 56% di giocatori tra i residenti. Seguono l'Emilia Romagna (52%), le Marche e la Sicilia (46%), quindi in linea con la media nazionale la Lombardia, il Triveneto e il Piemonte.
Non stupisce, anzi si conferma la tendenza dei gamers a essere in una fascia culturale più alta rispetto alla media nazionale: sono forti lettori di
Il 39% dei videogiocatori italiani è donna (Ansa)
Il 39% dei videogiocatori italiani è donna (Ansa)
quotidiani e in genere di letteratura, ascoltano spesso la radio mentre l'utilizzo della televisione è decisamente più basso, sono forti consumatori di musica.
UN POPOLO DI PIRATI - Al fatto che poi siano effettivamente dei «consumatori paganti» è dedicata un'ultima parte della ricerca dell'Aesvi, incentrata sul fenomeno della pirateria esclusivamente però dal punto di vista del software videoludico. La premessa di questa sezione così interessante - perché di dati sulla pirateria in Italia, diffusa oltre ogni possibile confronto rispetto ad altri Paesi europei, non se n'erano mai visti - è però un accento sulla sottostima dei dati ottenuti dagli intervistati.
Solo il 26% di questi ha infatti ammesso di «piratare» i videogiochi, percentuale a detta della stessa associazione assolutamente più bassa rispetto alla realtà . Tra gli intervistati che ammettono i propri furti, il 16% compra copie pirata dei videogiochi, il 13% si «masterizza» da solo copie domestiche dagli originali degli amici e l'8% scarica direttamente dalla rete i propri oggetti del desiderio.