da columbia83 il sab lug 29, 2006 11:42 am
Born intanto su qualche sito ho letto che delle copie originali sono risultate falsi veri!
Leggete questa notizia che mi sembra essere una mossa al limite della scorrettezza...
Un tool del programma Windows Genuine Advantage si connette quotidianamente con i server Microsoft all'insaputa dell'utente.
Microsoft tiene a che i propri utenti usino solo software originale e si preoccupa a tal punto da aver inventato il Windows Genuine Advantage: un sistema che permette agli utenti Windows di verificare che la propria copia non sia piratata.
Non solo: come si legge sulle pagine dedicate al WGA sul sito Microsoft, in alcune nazioni (per ora Stati Uniti, Regno Unito, Malaysia, Australia e Nuova Zelanda) è in prova il Windows Genuine Advantage Notifications, ovvero un programma il cui scopo è far apparire sugli schermi dei possessori di copie non originali di Windows dei reminder periodici, affinché si mettano in regola. Entro la fine dell'anno se ne prevede una diffusione molto più ampia.
Chi poi si scoprisse in possesso di una copia non "genuina" potrà continuare a scaricare gli aggiornamenti critici di sicurezza, ma non potrà installare altri aggiornamenti quali Internet Explorer 7 e Windows Defender.
Fin qui le buone notizie: è più che giusto che Microsoft tenti di difendersi dalla pirateria e fornisca ai propri utenti i mezzi per farlo e sottoporsi, volontariamente, a dei controlli che garantiscano l'originalità dei programmi.
Quello che va un po' meno bene - lo si apprende da David Lazar, direttore del programma WGA - è che il Windows Genuine Advantage Notifications chiama "casa" via Internet ogni giorno all'insaputa dell'utente.
In pratica, ogni giorno invia ai server Microsoft dati quali l'indirizzo IP e un timestamp e segnala di essere vivo e attivo. Inoltre, ogni 90 giorni controlla che la copia di Windows sia legittima (è già capitato, dice sempre il direttore del WGA Program, che copie inizialmente ritenuto originali si siano poi scoperte pirata).
Lazar spiega: "è una specie di valvola di sicurezza"; se qualcosa non funziona - l'esempio fatto è un'epidemia di falsi positivi - il tool può essere così disattivato, e senza che l'utente sappia alcunché.
A seguito di ciò Microsoft è stata rapidamente accusata di inserire spyware nei propri prodotti, accusa a cui ha risposto ricordando che l'installazione di WGA Notifications deve essere autorizzata dal'utente e che le informazioni trasmesse sono "innocue e necessarie per scopi di manutenzione".
Tutta la faccenda è venuta alla luce dopo che Lauren Weinstein ha segnalato nel proprio blog la scoperta delle comunicazioni quotidiane verso Microsoft.
La posizione ufficiale di Redmond, per ora, è espressa ancora per bocca di Lazar: "Stiamo cercando dei modi per comunicarlo (il comportamento di WGA Notifications, n.d.r.) in maniera più diretta". Il vero problema, insomma, è che Microsoft non ha parlato chiaro fin da subito.