MOGGI:niente da farsi perdonare
Il giorno dopo la sentenza d'appello su Calciopoli che lo condanna a cinque anni di inibizione, Luciano Moggi tira fuori le unghie: "Sono scontento per la Juve che difenderò in tutte le sedi opportune - spiega l'ex direttore generale - la società non ha niente da farsi perdonare, perchè i suoi dirigenti si sono comportati sempre nel modo giusto. E' ancora da vedere se riusciranno a togliermi dal mondo del calcio".
Luciano Moggi è combattivo più che mai: durante una conferenza stampa convocata a Torino all'indomani della sentenza d'appello della giustizia sportiva, l'ex dirigente della Juventus attacca su tutti i fronti, lasciando una porta aperta ad un suo eventuale ritorno nel mondo del calcio nonostante i cinque anni di inibizione subiti per lo scandalo di Calciopoli: "Mi fa piacere che la gente mi dica che è con me e che capisce cosa mi stanno facendo. La verità , però, prima o poi verrà a galla" spiega. "L'assoluzione di Carraro? Lasciamo perdere è meglio" risponde sarcastico. "Chi mi conosce - ha aggiunto Moggi - sa che non sono uno che recita. Sono qui per difendere me stesso, Giraudo, la Juve e i tifosi e forse è la prima volta che la Juve viene difesa. Sono contento per chi è riuscito a salvarsi - ha detto ancora commentando la sentenza - mi dispiace per la Juve che continuerò a difendere. La Juve non ha nulla da farsi perdonare perchè si è comportata in modo giusto e così i suoi dirigenti. Tutto quello che è stato detto e fatto sarà smontato, mi auguro che tutto questo alla fine non abbia il finale di oggi. E' giusto che la Juve ricorra io lo farò fino all'estremo limite".
"Io a capo di un sistema? Ho l'impressione che l'unico sistema fosse quello che voleva fregare noi e la Juventus". Luciano Moggi smonta così il cosiddetto teorema su cui si è basato il processo contro la Juventus per illecito sportivo. "Chi ci guadagnava? Non il calcio", ha aggiunto rispondendo ai giornalisti. Poi una stilettata a Rossi e Palazzi: "Mi è piaciuto Diego Della Valle che ha detto tutto quello che pensa su di loro. Magari una piccola tirata d'orecchie la farei al presidente del Coni che ha nominato Rossi, ex legale ed ex dirigente dell'Inter, commissario". Ce n'è anche per il tecnico dell'Inter Roberto Mancini: "Lo stimo come allenatore, non come uomo - dice Moggi - Mancini 7-8 mesi fa disse: 'A Moggi non rispondo, sarà lui a dover rispondere nelle sedi opportune'. O sapeva quello che sarebbe accaduto, o ci ha azzeccato. Questo commento adesso lo rileggo in altro modo".
ma....io non ho parole...ma non si vergogna???
questo va rinchiuso per infermità mentale!!