Tipi di infibulazione
Sotto il nome generico di infibulazione, vengono spesso raccolte tutte le mutilazioni a carico dei genitali femminili, praticate in 28 paesi dell'Africa sub-sahariana, per motivi non terapeutici,che ledono fortemente la salute psichica e fisica delle bambine e donne che ne sono sottoposte.L'OMS ha distinto le mutilazioni in 4 tipi differenti a seconda della gravità per il soggetto:
Circoncisione o infibulazione as sunnah: si limita alla scrittura della punta del clitoride con fuoriuscita di sette gocce di sangue simboliche
Escissione al uasat: asportazione del clitoride e taglio totale o parziale delle piccole labbra
Infibulazione o circoncisione faraonica o sudanese: asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.
Nel quarto tipo sono inclusi una serie di interventi di varia natura sui genitali femminili.
Queste pratiche sono eseguite in età differenti a seconda della tradizione: per esempio nel sud della Nigeria si praticano sulle neonate, in Uganda sulle adolescenti, in Somalia sulle bambine.
Ovviamente, mentre la prima è puramente simbolica e non comporta quasi nessuna conseguenza, le altre e soprattutto la terza ledono gravamente sia la vita sessuale sia la salute delle donne, ed è contro quest'ultima che si adoperano i movimenti per l'emancipazione femminile, soprattutto in Africa.
Infibulazione e cultura
L'infibulazione faraonica è spesso considerata parte di alcune culture religiose ma in realtà è frutto di culture maschiliste e si pratica in società di religione sia islamica che politeista e cristiana.
Alcuni islamici sostengono che tale pratica sia prescritta in alcune ahadith del profeta Maometto che disse ad un operatrice che stava praticando l'intervento ad una bambina, "taglia ma non distruggere", ma non c'è prova di ciò perché l'infibulazione ha origini molto più antiche.
Anche il padre del Kenya moderno, Yomo Keniatta, difese l'infibulazione come una pratica culturale importante.
Nel cristianesimo le mutilazioni, anche quelle autoinflitte, sono considerate un peccato contro la santità del corpo e sono quindi proibite.
Molti imam islamici hanno specificato che l'infibulazione non pertiene alla tradizione islamica.
Effetti dell'infibulazione
I rapporti sessuali, attraverso questa pratica, vengono impossibilitati fino alla defibulazione, che in queste culture, viene effettuata direttamente dallo sposo prima della consumazione del matrimonio. Dopo ogni parto viene effettuata una nuova infibulazione per ripristinare la situazione prematrimoniale. La pratica dell'infibulazione faraonica ha lo scopo di conservare e di indicare la verginità al futuro sposo e di rendere la donna una specie di oggetto sessuale incapace di provare piacere nel sesso.
Le conseguenze per la donna sono tragiche, in quanto perde gran parte del piacere sessuale a causa della rimozione del clitoride e i rapporti diventano dolorosi e difficoltosi, spesso insorgono cistiti, ritenzione urinaria e infezioni vaginali.
La tutela penale della donna
Con la legge 9 gennaio 2006, n.7 il Parlamento ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile. Al codice penale è aggiunto l'art. 583 bis che punisce con la reclusione da quattro a dodici anni chi, senza esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili. Per mutilazione si intende oltre alla infibulazione anche la clitoridectomia, la escissione o comunque (norma di chiusura) qualsiasi pratica che cagioni effetti dello stesso tipo.
L'esercente la professione sanitaria resosi colpevole del fatto, ha come pena accessoria la interdizione dall'esercizio della professione da tre a dieci anni.
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Infibulazione/ Sono 5000 le bimbe a rischio in Italia
Mercoledà 12.07.2006 15:16
Oltre 5mila bambine sono a rischio infibulazione in Italia. Una pratica dolorosa e pericolosa, illegale nel nostro Paese, dove la legge prevede pene severe, incluso il carcere, per chi non rispetta il divieto. Nonostante questo, racconta Donna Moderna in edicola da domani, è una pratica ancora molto diffusa, che ha varcato i confini dell'Africa seguendo il movimento migratorio del suo popolo.
Nel mondo, ma soprattutto nel continente africano, fra 100 e 140 milioni di donne hanno subito mutilazioni genitali e ogni anno a 2 milioni di bambine viene imposta la stessa sorte. Infibulazione, ma anche stiramento del seno: per evitare che le ragazzine scatenino il desiderio maschile, il petto viene appiattito battendolo con pestelli, noci di cocco e pietre passate al fuoco. Anche in Europa ci sono donne e ragazze costrette a subire mutilazioni sessuali, spiega a Donna Moderna Waris Dirie, l'ex modella infibulata a 4 anni. In Italia le stime parlano di 5-6mila bambine a rischio; inoltre circa 40-50mila donne (dato del Centro di medicina preventiva delle migrazioni dell'Istituto San Gallicano di Roma) stanno decidendo se costringere le figlie alla stessa atroce operazione, condannandole ad un inferno di continue infezioni, rapporti sessuali dolorosi, mestruazioni e gravidanze difficili e impossibilità di essere visitate dal ginecologo in caso di bisogno.
Il fatto di non vivere in Africa non salva le bambine nate in Europa. Sono ancora molti infatti i genitori che le portano nel Paese d'origine: "Capita soprattutto durante le vacanze estive - rivela Omar Abdulkadir, ginecologo del Centro di prevenzione e cura delle conseguenze delle mutilazioni genitali, creato all'ospedale di Careggi (Fi) -. Ma lo scopriamo solo in rari casi, quando, una volta tornate in Italia, le bambine vengono ricoverate perché stanno male". E non si tratta solo di un'imposizione della famiglia: spesso, infatti, sono le stesse ragazzine a pregare i genitori di essere operate. Per essere accettate e non sentirsi diverse.
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Seno stirato. Una dolorosa tradizione
Camerun: massaggi a caldo per rallentare la crescita del seno. La campagna per dire basta
Piangevo e tremavo - "Un giorno mia madre prese un pestello, lo scaldò per bene sul fuoco e cominciò a martellare il mio petto. Poi prese una noce di cocco, la mise sul fuoco e mi stirò il seno. Io piangevo e tremavo".
Geraldine Sirri, camerunese, aveva solo nove anni quando sua madre la sottopose a questa dolorosa pratica con lo scopo di proteggerla da attenzioni sessuali da parte degli uomini del paese. Purtroppo, non si tratta di un caso isolato.
La pratica del "seno stirato" - In Camerun il 26% delle adolescenti in età puberale è vittima della pratica conosciuta come "breast ironing", "seno stirato": un "massaggio" a caldo con il pestello, o altri utensili da cucina, per rallentare lo sviluppo. Si tratta di una vecchia tradizione imposta su giovani ragazze da mamme, sorelle, zie e nonne.
In alcuni casi, sono le adolescenti stesse a massaggiarsi il seno per evitare le avances degli uomini, come è successo a Emilia, che ammette: "volevo andare a scuola come tutte le altre ragazze che non avevano il seno. E così l'ho fatto".
Molte madri sono convinte dell'efficacia di questo metodo: "La pratica dello stiramento del seno non è una cosa nuova. Io sono contenta di aver protetto mia figlia" - dice una donna - "Non sopportavo l'idea che un uomo avrebbe potuto approfittare della mia bambina, prima che portasse a temine gli studi. Sfortunatamente" - continua - "la televisione incoraggia l'immoralità sessuale".
L'Associazione delle Ziette - La pratica del "seno stirato" non ha alcun effetto sulla prevenzione del sesso precoce. Lo afferma l'antropologo camerunese Flavien Ndonko e lo ribadisce un gruppo di giovani che, riunitesi nell'Associazione delle Ziette, di recente ha ziato una campagna di sensibilizzazione sui problemi del "breast ironing". Lo scopo è quello di rendere pubblico il problema camerunese al fine di avvertire giovani, madri e l'intera popolazione dei rischi per la salute causati dalla dolorosa pratica.
"Il seno è un dono di Dio. Lasciamolo sviluppare naturalmente" recita lo slogan della campagna dell'Associazione delle Ziette.

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è una vergogna che al giorno d'oggi ci siano ancora delle usanze così schifose nei confronti delle donne