ROMA, 14 luglio 2006 - Si sta per esaurire il conto alla rovescia per le sentenze di Moggiopoli. I verdetti, attesi dopo le 19, arriveranno in lieve ritardo. Si è attesa la chiusura la Borsa, che ha fatto registrare un crollo della Lazio (-9,68), ed una perdita del titolo Juventus (-1,15), dopo un inizio confortante. Grande attesa in tutta Italia, ma non c'è la diretta televisiva. I cinque membri della Caf a sorpresa non hanno ancora lasciato l'Olimpico, che stasera ospita il Golden Gala di atletica (anche se la macchina di Ruperto, ha lasciato lo stadio, ma senza il presidente della Caf), per recarsi all'hotel Parco dei Principi, dal quale comunicheranno le sentenze. Questo piccolo giallo potrebbe far slittare i verdetti a dopo le ore 20. Più di trecento persone intanto si sono radunate davanti allo stadio Franchi, intasando la strada, in attesa delle sentenze della Caf che potrebbero penalizzare severamente la Fiorentina.
Juventus in serie B con fortissima penalizzazione, retrocessione anche per Lazio e Fiorentina, ma con un handicap inferiore (6-7 punti), Milan in A, privato però dell’Europa. Prima della campana dell’ultimo giro della lunga camera di consiglio della Commissione d’Appello federale, i giudici diretti dall’ex presidente della Corte Costituzionale Cesare Ruperto hanno maturato quest’orientamento sanzionatorio, convinti della colpevolezza di tutti e quattro i club coinvolti nella prima puntata del processo di Moggiopoli, seppure con livelli di gravità differenti. Stasera dopo le 19 sapremo se le ultime ore hanno portato a significative correzioni di rotta o no. Il legale del Milan, Leandro Cantamessa, ha voluto rilasciare solo una breve dichiarazione in merito alle anticipazioni sulle sentenze pubblicate sulla Gazzetta dello Sport: "Deve andare meglio, ma vedremo dopo la sentenza".
NIENTE OLIMPICO - La giornata di ieri è stata riempita da un rincorrersi di voci sulle pene per le squadre e per i tesserati, ma anche su data, luogo e modalità di comunicazione al pubblico della sentenza. Nel giorno del Golden Gala di atletica, in programma stasera in diretta tv, si è pensato che la soluzione più saggia fosse smarcarsi dall’Olimpico anche per evitare situazioni imbarazzanti con cortei di telecamere a incrociare riscaldamenti di saltatori e quattrocentisti. E così, si è deciso di traslocare l’ultimo atto del processo di primo grado. Spostandosi all’hotel Parco dei Principi, davanti a Villa Borghese, lo stesso dove tra l’altro si svolgerà la seconda puntata a cura della Corte federale, ma anche l’albergo in cui Lippi e un bel po’ di azzurri hanno trascorso la notte dopo l’incredibile festa del Circo Massimo.
DUBBIO MILAN - I giudici di Ruperto - con il presidente emerito della Corte Costituzionale ci sono anche l’ex procuratore federale Carlo Porceddu, il professor Mario Zoppellari, gli ex giudici di Cassazione Michele Lo Piano e Giuseppe Marziale - si sono confrontati nelle ultime ore soprattutto con il dubbio Milan. Convinti che la società rossonera sia all’ultimo posto nella classifica della colpevolezza, si è ragionato intorno alla pena più consona ballando su un confine estremamente precario.
EUROPA VIETATA - Con una Juve in B, seppure con una penalizzazione da incubo (15 punti?), il Milan è in qualche modo "rimbalzato" in serie A per garantire la sintonia fra evidenze processuali, cioè differenti gradi di violazione disciplinare, e traduzione sanzionatoria. Il problema, su cui il lavoro era ancora in corso fino alla notte, è come distribuire la punizione per la società di Berlusconi. Si è ventilato anche l’ipotesi di una sanzione divisa per due: una parte che incida sulla stagione passata e impedisca a Gattuso e compagni di giocare la prossima Champions League; l’altra su quella futura, che costringerebbe i rossoneri a partire in ritardo. Ma è un’eventualità molto remota, per cui è da ritenere più probabile un’altra strada: il Milan viene punito con una penalizzazione che viene tutta scontata nella classifica dell’ultimo campionato per poi ripartire da zero nel prossimo. In pratica: la pena serve per sottrarre sia l’Europa più importante (Champions) sia quella meno (Uefa), alla squadra di Carlo Ancelotti.
SCUDETTI - La soluzione scelta dovrebbe essere quella della non assegnazione degli ultimi due scudetti. Ma il problema di una eventuale riassegnazione dei titoli non compete alla sentenza e al lavoro della Caf, perché rientra nelle prerogative del commissario Guido Rossi, che ovviamente si terrà un tempo congruo per prendere queste decisioni. Diverso è il discorso che riguarda i tesserati perché i giudici Caf sarebbero intenzionati a non sposare in toto le richieste del procuratore Palazzi: in particolare, per Carraro gli anni di inibizione sarebbero due o tre e non cinque come chiesto nella requisitoria del pm sportivo. A sorpresa, ci sarebbe anche l’assoluzione di alcuni degli arbitri sotto inchiesta (Rocchi e Tagliavento?).
NUOVA PARTITA - Superato lo scoglio delle sentenze di primo grado più o meno nei tempi previsti, i fascicoli del processo dovrebbero viaggiare verso la Corte Federale. Tempo di percorrenza: cinque giorni, comprese le controdeduzioni delle difese. Ciò vuol dire che il processo di secondo grado potrebbe cominciare giovedì 20 e chiudersi il 24, praticamente l’ultimo giorno utile per spedire alla Uefa la lista delle abili e arruolate per l’Europa della Champions League e della coppa Uefa. Nel caso si andasse oltre, con Nyon c’è già l’accordo di ritenere esecutive le sentenze di primo grado. Anche se è probabile che nella Federcalcio sempre più rinnovata, non ci si faccia troppe illusioni: quelle spinte verso la B trasferiranno la partita verso Tar e Consiglio di Stato
KE SKIFOOOOO!!!
'la società rossonera sia all’ultimo posto nella classifica della colpevolezza'